VI°
 
Kenosis dello Spirito e nozze
 
Tutto ciò che abbiamo letto del Padre e del Figlio, potremmo dire dello Spirito Santo. Lo Spirito di Dio, amore personale del Padre per il Figlio e, quindi, noi è sempre presente e operante, in tutto. La sua presenza e la sua attività è efficace e onnipotente. È la forza, è la Sapienza, è l'Avvocato, è il Vivificante.
Anche lo Spirito, come il Figlio, accetta la sua kenosis. E ancora di più. È il sempre presente dall'inizio alla fine dei tempi. È il presente oggi perché la promessa realizzatasi ieri si realizzi ancora in noi e attraverso noi. Lo Spirito, nel N.T., parla pochissime volte ma sempre in connessione con la Chiesa, la Sposa.
La sua azione la vediamo soprattutto negli Atti che è il Vangelo dello Spirito; ma anche oggi ogniqualvolta la sposa, Chiesa-comunità, vive in comunione. (perché accetta le nozze).
Il segno della presenza dello Spirito è la docilità in una vita di comunione. È sua presa di possesso!
Lo Spirito è amore; dove non c'è amore non c'è Spirito. Solo alcuni accenni perché altre volte abbiamo meditato sullo Spirito!
Giov. 7,307-39: è la festa dei Tabernacoli: lo Spirito è Acqua zampillante e Luca...
+ Lo Spirito opera: Gesù sceglie i dodici ma nello Spirito. Atti 1,2.
+ I discepoli e i primi cristiani sono legati insieme per una lenta operazione di koinonia, che è comunione propria dello Spirito Santo.
In tale modo lo Spirito è amore presente, ancora oggi. Dirige, orienta, dà sapienza, forma comunione, realizza il piano.
Non solo, ma dà la capacità di pregare e di credere. "Nessuno può pronunciare 'Signore è Gesù' se non nello Spirito". 1 Cor. 12,3.
In questa affermazione troviamo la centralità dello Spirito per tutta la vita cristiana.
Il mondo non può..! Intelligenza, incredulo: incapacità radicale! È una fantastica azione che lo Spirito compie... Come sarebbe necessario affinare l'orecchio! (Per poter ovviare alla incapacità di pregare il Padre ci fa dono dello Spirito che in noi prega: Abbà...).
È l'avvocato, difensore invincibile. (Vi ha già detto del caso di indemoniati…. Se la prendevano soprattutto con lo Spirito...).
L'amore del Padre che effonde nel cuore, attraverso il Figlio, lo Spirito, fa sì che tutti diventino un grande tempio, bellissimo, vivo. E tanto reale che Paolo può gettarne un progetto (teologia politica e impegno politico) tanto che può essere edificato in un luogo concreto, a Corinto.
Paolo ad un certo punto sarà persino sorpreso come mai le pietre vive che compongono questo tempio (Chiesa-comunità) non lo riconoscessero! "Non sapete voi che siete Tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?" 1 Cor. 3,16.
Il discorso riguardava Corinto divida da tante correnti. Una non-comunità perché in stato di divisione. Un concorpo non può essere se non unito. È l'estrinsecazione del corpo Mistico di Cristo, membra unite, solide, vive. Tutte necessarie per la costruzione del tempio o il perfetto funzionamento del Corpo che ha un Capo unico.
Il Sacrificio Eucaristico ridona lo Spirito perché la comunità annunci al mondo la Sapienza e salvezza.
Il sacrificio Eucaristico diviene la salvezza della comunità e fonte viva di comunione per il mondo intero. Allora lo Spirito così diviene la fonte della missionarietà ma anche la fonte, il principio, òa forza della libertà. Lo Spirito trasforma la nostra vita in una vita liturgica - di comunione. (Riceviamo la comunione per donarla al mondo ovunque siamo!) E siamo al termine di questa kenosis trinitaria. Amati da Dio. Dio è amore: leggere Giov. 4,7-21.
Qui è tutto il nostro programma politico che dobbiamo evidenziare nel mondo! Far emergere nelle nostre comunità perché diventino comunione con il Padre e il Figlio e lo Spirito Santo. Ritorniamo così alle prime medicazioni: la comunione con Dio e i fratelli è la Sapienza che salva oggi. La kenosis del Padre del Figlio e dello Spirito Santo per una comunione fraterna che ha dell'impossibile umanamente parlando ma che continua così il piano della salvezza.
 
II°
Per facilitarci a capire questo piano e per disporci ad una comunione valorizzante e gioiosa, la Bibbia usa, per ciascuno di noi delle espressioni arditissime che esprimono amore e dedizione completa: nozze, sposalizio. Un rapporto interpersonale, intimo e esclusivo dello Sposo con la Sposa. Un amore che domina in assoluto in questa relazione.
E' Dio che vuole questa Sposa. Se la prepara, la salva, la segue, insegue e attende: nozze d'amore di Dio con il suo popolo, metafora arditissima ma prediletta. Il Signore infatti, tra tanti attributi e titoli funzionali, si rivela Colui che ama come uno Sposo.
è una metafora rivelata da Dio attraverso cui vuol farci capire, oltre al piano di scritta (ma non tutti arrivano a questa sintesi) il suo amore totale e indissolubile che attende altrettanto amore dalla sposa. Osea la usa con dovizia: la storia della salvezza e vista come un matrimonio... E la sposa-popolo-comunità diviene così il con-protagonista della storia della salvezza! Isaia, Amos, Cantico dei Cantici: fisseranno definitivamente l'immagine di Dio che ama come uno sposo!
-> Nell'immagine significativa dello sposo - che però è e rimane infinitamente altro che compie la sua kenosis, si cela tutto un dramma. È tutta la storia di Israele e nostra.
Il Signore sposo è in una tensione continua: sviluppa una pedagogia grandiosa, paziente, amorosa: indirizza, guida, purifica la sposa. Punisce anche le infedeltà ma per renderla bella, vicina a sè. E' tutta la predicazione dei profeti: realizzare questa conversione-ritorno: matrimonio-comunione.
Il Signore si esprime con questo linguaggio umano perché efficace a far capire che vuole esprimere la sua volontà di unirsi per sempre alla sposa che si è scelta, il suo popolo. E siccome è santo e fedele, il suo amore è perfetto e fedele, durerà per sempre e sempre perdona!
E come uno sposo "conosce" la sua sposa così il Signore conosce il suo popolo ma così il popolo-noi, dobbiamo conoscere il Signore. Linguaggio arditissimo abbiamo detto ma che esprime a meraviglia l'intima comunione di vita che il Signore vuole instaurare con il suo popolo.
-> Il Signore-sposo, si è reso sperimentabile, si è fatto conoscere! A noi accettarne le nozze.
Il Cantico dei Cantici porta molto in alto questo concetto ed è opportuno capire il discorso di questo libro rivelato per capire la profondità unica delle nozze nel N.T..
Il Cantico presenta nodalmente il tema matrimoniale: la terribile tensione tra fedeltà e infedeltà; tra fiducia e gelosia; tra appassionato cercare e lieto trovare (certi bei film - San Francesco di Zeffirelli): tra fuga e ritrovamento; tra sonno e attesa vigilante; tra le tenebre della notte e la trionfante luce mattutina. Sono tutti temi del N.T. nuova Pasqua che vengono usati per descrivere la stessa realtà divina e umana.
-> L'amore nel N.T.: fatto nuziale e pasquale.
Il nuovo matrimonio ormai passa attraverso il sangue, la croce e sono il mezzo per creare le nuove nozze con la Sposa nuova.
La tradizione antica già vedeva nel Cantico dei Cantici la celebrazione dell'amore tra il Signore e la nuova comunità, la Chiesa. E, quindi, tra il Signore e ognuno di noi che formiamo questa Chiesa. Origene vede tutto questo anche nello sposalizio con Maria SS. Il Verbo è ciò che viene dato da Dio a Maria come Sposa del Signore e questo sposalizio inizia una nuova storia. È un amore sponsale che genera una nuova storia: e questo viene presentato in forma esemplare anche per noi. La comunità, Sposa,agenere e continua, proprio per questo matrimonio-comunione, la nuova storia.
Il primo episodio miracoloso di Gesù sono le nozze di Cana. Molti sono gli esegeti che vedono in questo episodio le nuove nozze, quelle di Gesù ormai con il Suo nuovo popolo.
E' la storia di Dio che cammina: ad antiche nozze nuove nozze; l'A.T. è finito, ha inizio N.T e si vede nella trasformazione dell'acqua in vino questo nuovo radicale matrimonio. "E i discepoli credettero in Lui". Le nozze di Cana quindi non è vista semplicemente come miracolo o conferma per gli Apostoli ma come anello in tutta quanta la storia della salvezza. Non solo l'incarnazione ha questo senso ma queste nozze di Cana!
Tutti i "segni" e i miracoli che avverranno dopo si possono leggere in questa luce: sposalizio nuovo che si vuol creare, storia della salvezza che deve continuare fino al compimento, il più grande segno: la resurrezione. Ma prima della resurrezione Gesù verserà il nuovo vino, il Suo sangue per purificare la Sua Sposa alla quale poi farà dono del Suo Spirito fino al Suo ritorno!
-> Il Figlio dell'uomo, Sposo, appare in tutta una serie di testi evangelici. Tra questi uno esemplare è Mt 22,1-14 la Parabola del Convito nuziale.
Nozze preparate per il Figlio ma per tutti gli uomini: un amore che non conosce limiti, che non accusa il rifiuto... È per tutti il convito e tutti ricevono una veste candida, nuziale, uguale a quella del Figlio.
È una gioia generale, festa, comunione di tutti senza distinzioni. È una festa nuziale che avverrà..!
Il convito nuziale diventa pure un motivo, in certe circostanze per insegnare ai discepoli come devono comportarsi: modestia, tenere l'ultimo posto, cedere il posto: insomma eserciti la carità. E poi ancora dice che nell'invito tutti devono essere invitati e soprattutto coloro che non potranno mai ricambiare così apparirà più evidente il dono dello Sposo! E quando i discepoli verranno insultati come dei beoni e mangiatori Gesù risponde che chi è con lo Sposo deve fare festa Mc 2,19 s. È l'inizio del tempo, ed è nostro, in cui noi dobbiamo fare festa perché lo Sposo è in mezzo noi. E fare festa pure a tavola è creare rapporti più semplici, più umani, e formare anche più unità; è creare più comunanza tra fratelli.
Mt 25,1-13: lo sposo e le 10 vergini.
Lo sposo invita e la sposa è la comunità - 10 vergini. Lo sposo attende e le vergini corrono a cercare lo sposo: è lo stesso tema che ritorna del cercare e del trovare. Lo sposo viene, ma vuole che lo si cerchi, lo si attenda! E con tanto amore. Ma l'attesa si prolunga oltre il calcolo alcune volte. Le vergini sono colts dal sonno. È il tema della sonnolenza del Cantico dei Cantici e il tema della vigilanza. Davanti al Signore è necessaria la continua vigilanza. Ma poi si svegliano e vogliono fugare le tenebre con la luce perché sentono che lo sposo sta per avvicinarsi. Cinque rimangono nel sonno, ombra, buio, le altre cinque sono in attesa. È tutta la predicazione profetica che invitava Israele a destarsi e diventare disponibile perché il Signore era alle porte. L'entrare con lo sposo è la fine della storia. L'attesa è la vita, il matrimonio è per tutta l'eternità. Molti sono in attesa, ma di se stessi, di altro. Quando lo sposo arriva non lo riconoscono! È una parabola chiave che va meditata profondamente. Alcuni esegeti vedono nelle cinque vergini imprudenti le vergini dell'A.T.: non hanno corrisposto l'invito a nozze, non hanno riconosciuto i tempi.
Ma in questo stato siamo anche noi: non riconoscere i Suoi passi, vivere superficialmente... "Temo il Signore che passa"..!
+ Il tema delle nozze loro ritroviamo nella moltiplicazione dei pani... lo sposo...
+ Lo ritroviamo nel Signore che ritorna dalle nozze fino alla terza vigilia della notte e... beati...
+ Lo ritroviamo nell'ultima cena: Rimanete...
+ Lo ritroviamo alla sera della resurrezione. Quando lo sposo rincorre la sposa smarrita nei discepoli che si allontanano e crea sposalizio nello spezzare il pane. L'Eucaristia diviene un tema nuziale per eccellenza...
L'Eucarestia e la presenza dello Sposo che nel sangue crea nozze e continua a generare per l'umanità... L'Eucarestia diventa il pranzo di nozze, il sacramento di comunione al quale ci prepariamo e del quale viviamo. La vita cristiana diventa vita Eucaristica, matrimonio continuo, vita di comunione.
-> E poi vi sono pure delle nozze stolte.
Gli evangeli delineano anche il quadro deprimente delle nozze stolte, insensate, causa di perdizione e non frutto d'amore.
A questo convito tutti sono chiamati - buoni e cattivi. Il Re rivela anche i segni premonitori. Ma vi sono anche coloro che non vogliono comprendere, non vogliono rimuovere da loro l'accidia, l'invidia, l'ottenebramento in cui vogliono rimanere. Il Diluvio - i credenti avevano ricevuto l'invito... è quel qualcosa che potrebbe ancora accadere!
Luca completa il tutto dicendo: "così pure avvenne ai giorni di Lot; mangiavano, bevevano e Sodoma...".
Tutto ciò dipende dalla mancata risposta all'invito nuziale. Gesù dice: "come è avvenuto ai giorni di Noè così avverrà nei giorni del Figlio dell'uomo" Lc 17,26.
(Un altro esempio della festa conviviale è quella del figliol prodigo e che non porta nella casa paterna. È il figlio sposa che lascia... Ed è lo sposo che attende ed è una grande festa al ritorno!)
-> E' amore divino disporre che le nozze dell'Agnello siano celebrate nel Sangue. Il Figlio di Dio è lo Sposo sperato dalle genti; è atteso, cercato.
L'amore dello Sposo suscita amore. L'amore verso lo Sposo si accende da parte della Sposa, la comunità dei salvati, e tutto è descritto secondo la gamma diversa dei sentimenti: felicità, consolazione, gioia, speranza, fede, fedeltà, unione indissolubile, canto, lode.
Questi sentimenti della comunità sono resi definitivi dalla vittoria dello Sposo, sulla morte, sul male, sul peccato per acquistarsi la Sposa. Questa vittoria è la resurrezione. Questo indissolubile amore va vissuto comunitariamente nello spirito della resurrezione. Anche se in questo momento non è visibile, ma sappiamo della sua presenza e che ritornerà! Il Signore è fedele alle sue promesse. Non dobbiamo tradirlo, mancargli di fedeltà... anche se lunga e dolorosa l'attesa. Verrà, ne siamo certi, siamo salvi!
-> Gesù Risorto è dunque lo sposo della comunità-popolo. In questo tempo che ci separa dall'unione finale la sposa, acquistata a caro prezzo, nel sangue, deve vivere nel mondo ed estendere nel mondo la Testimonianza dello Sposo; vuole vivere ovunque nell'amore e fedeltà per riportare tutto e tutti allo Sposo.
La Sposa diviene così il "segno sapienziale" innalzato nel mondo dallo Sposo per salvare il mondo. È un miracolo continuo; è la manifestazione visibile di un amore intenso e profondo. Lo Spirito d'amore che sorregge la sposa è perché renda visibile questa fedeltà d'amore allo sposo. La vita di comunione è la più grande risposta all'attesa dello sposo: è l'unità, è la comunità che diventa luogo, corpo dello spirito; sono le continue nozze! È da queste nozze, matrimonio che nasce ancora la salvezza, come dalle prime nozze è nato Gesù. Cristo sarà, nascerà in molti se le nostre saranno autentiche nozze, un vero ed indissolubile matrimonio "l'uomo amerà la sua donna come Cristo ha amato la sua Chiesa". Sul piano dell'esperienza, più vicina a noi: come l'uomo con la sua donna, così Cristo ci ha amati e così noi, Chiesa dobbiamo amare. Non esiste realtà più grande.
Nella Messa Eucaristica è tutto questo... cercato, unito... vivere insieme! La vita cristiana, matrimonio indissolubile, è vita Eucaristica con le sue conseguenze di comunione, fedeltà, amore, gioia ecc..