La Parola di Dio libera l'uomo
 
Entrare in un corso di esercizi spirituali per scoprire e approfondire il mistero di Dio, per capire meglio la nostra condizione e i nostri impegni e grazie ricevute, è un'impresa molto ardua per tutti. Potremmo correre il rischio di illuminare un dato fondamentale della vita cristiana lasciandone in ombra un altro. Per sfuggire a questo rischio, dobbiamo rifarci solo a Dio, alla sua rivelazione, non ai nostri capricci intellettuali o intuizioni. Il punto di partenza è dunque la Parola di Dio che ci comunica la ricchezza di Dio, la ricchezza del mondo trinitario.
1 Il processo della fede.
Dobbiamo invocare la fede… nella fede prende valore la Parola... tutto ha inizio con la fede; tutto ha termine distruggendo la fede. Parla o Signore... donami la fede nella tua Parola..!
Dio per primo ha parlato. La fede è un dono che nasce dalla Sua Parola, dall'ascolto obbediente. La fede nasce dalla Parola. Spesso, quando noi parliamo di fede, cadiamo nel pericolo, a livello di rivelazione, di vedere la nostra esperienza di fede come un sentimento di ricerca di Dio, mentre la fede è fondamentalmente Dio che viene, che incontra l'uomo e gli parla. È il principio che troviamo nella lettera di Paolo ai Romani: “come crederanno se nessuno dona agli uomini la parola della verità?" Rom. 10,14. E ancora San Paolo ai Tessalonicesi dirà: 1a 2, 7-13 “la fede di Tessalonica è la Parola che cresce perché l'esperienza della fede nasce unicamente dalla Parola". Nella Rivelazione la Parola di Dio è così viva da essere paragonata ad una spada a doppio taglio che interpella e colpisce la realtà più profonda dell'uomo. La Parola di Dio mette in crisi l'uomo... facendolo rigenerare. Senza la parola di Dio non esiste fede: esiste, sì, la fede in dimensione umana... ma quella soprannaturale nasce necessariamente dalla Parola.
Se la fede nasce dalla Parola, perché la Parola nello scorrere della nostra vita, spesso non crea o non rigenera il nostro cammino di fede? Perché la Parola che leggiamo ogni giorno, sera, e che fonda (il raggio settimanale) il contenuto della nostra salvezza non ci genera come persone nuove, comunità nuova ogni giorno? Il motivo è molto semplice: la Parola di Dio nella esperienza della nostra vita non rigenera la nostra fede perché non siamo profondamente convinti che quella Parola sia la Parola di Dio per noi. Il grosso rischio nel quale tante volte cadiamo (raggi) e quello di percepire la parola di Dio come una acquisizione intellettuale (omelia pure!) che non ci interpella dentro..!
Talvolta troviamo interessante la Parola... e tuttavia in quel momento ci manca la convinzione che quella parola sia per noi: la sentiamo o la leggiamo come parola di un autore letterario qualsiasi, ne facciamo l'esegesi, cerchiamo di capire il senso, il filone conduttore... ma poche volte è Parola per noi. Dio parla per convertire l'uomo che ascolta. Quando noi diciamo che la fede nasce dalla Parola non affermiamo semplicemente che la fede nasce dall'ascolto, ma che la fede è soprattutto la Parola che diventa l'ascoltatore e l'ascoltatore che diventa la Parola. La Parola viene pronunciata, ascoltata e l'uomo diviene creatura nuova: è il processo della fede.
Anche nell'esperienza umana è la parola che ci costruisce o ci demolisce. Nell'esperienza cristiana l'uomo è reso giusto, figlio, creatura nuova per la Parola che ha generato in lui la fede. Non sono le parole umane che ci fanno giungere alla fede ma solo l'atteggiamento di ascolto, solo il nostro stato di accoglienza, di disponibilità interna. In questa povertà di spirito ci lavora Dio e ci giustifica donandoci la fede. È certo però che quando uno di noi vuole realmente credere, deve accettare la Parola di Dio in tutta la sua realtà e in tutto il suo dinamismo e realismo senza porre alcun impedimento.
2 Esperienza dei Padri della Chiesa.
A questo proposito è interessante l'esperienza dei Padri della Chiesa. Quello che hanno detto della Sacra Scrittura, a livello esegetico, non sempre regge a livello di interpretazione letteraria. Eppure essi hanno fatto delle meravigliose esperienze di fede perché essi di fronte al mistero di Dio che parla, hanno intuito un Dio che voleva entrare nella loro esistenza e che voleva loro comunicare il suo mondo ineffabile. Noi invece tante volte ci vogliamo difendere dalla Parola. Applichiamo il metodo esegetico per mettere in dubbio o per ridimensionare il tutto. Ci fa paura prendere sul serio ciò che Dio dice e vuole dirci. Pensiamo solo al problema della povertà - prima beatitudine - quante interpretazioni... così per tanti altri passi... Che cosa vale sapere tutto se non ci lasciamo invadere da ciò che Dio vuole. Quando ascoltiamo la Parola dobbiamo lasciarci prendere fino in fondo: solo allora ci incammineremo per un autentico itinerario di fede. Agostino, Gerolamo, Leone Magno non sono solo persone che hanno raggiunto le vette della teologia ma si sono lasciati interrogare dalla Parola, sono entrati nel mistero della Parola; si sono lasciati svuotare dal proprio io. Sono rimasti abbagliati dal Tu divino. La Parola era il cammino sicuro!
3 L'esperienza liberante della nostra fede.
Quando incominciamo ad accostarci alla Parola o facciamo sì che entri nella nostra mente, nella nostra esperienza, ci lasciamo esaminare, purificare, riordinare, allora la Parola di Dio diviene esperienza, diviene un'esperienza liberante. Se Dio è Dio e la sua Parola è la verità dell'uomo e per l'uomo, lasciandosi interpellare e costruire dalla Parola l'uomo diviene un essere libero! L'uomo si mette sulla strada della libertà.
Forse un motivo per cui l'uomo di oggi non si lascia interrogare dalla Parola di Dio è perché ha paura di essere libero. L'uomo libero è colui che ha superato tutti i condizionamenti. Ma chi ha la volontà di andare controcorrente? Di fare scelte personali che non sono secondo il modo corrente di vivere e di operare? È molto più facile vivere nel comodo... non avere problemi... non dover fare scelte dure eccetera.
La fede liberante ci porta verso un destino Ignoto! Vivere la libertà è vivere inevitabilmente il rischio della persecuzione, della solitudine, della povertà a tutti i livelli, il rischio del buio. Dio ci fa passare attraverso il buio per farci capire chi era Lui... Ricordiamo che Dio, a livello biblico, si rivela solo all'uomo che è nel buio; è allora che dobbiamo accogliere la Parola con coraggio e far sì che entrando in noi, nella nostra vita, ci sradichi dal mondo di una luce fittizia per entrare nel mondo della vera luce: Cristo Signore. L'uomo tribolato non sarà mai capito se non da Dio! Ultima beatitudine. Su chi si appoggerà? L'uomo storico ha bisogno di un sostegno..! L'uomo di Dio, che ascolta Dio fa a meno del bastone, del sostegno! "Maledetto l'uomo che confida nell'uomo"! Ger. 17,5. In quest'esperienza di solitudine, di dolore, di crisi appare come la giustificazione sia data solo dalla fede! Solo Dio ti darà merito..! La somma libertà della fede è solo dell'uomo crocifisso! L'uomo sulla croce è l'uomo veramente libero. È la Parola che distrugge a poco a poco l'uomo esteriore e fa crescere l'uomo interiore.2 Cor. 4,16. L'uomo esteriore, quello che si rende sempre schiavo del contingente, smette di avere il suo potere nel momento della morte fisica la quale è l'atto massimo di liberazione dell'uomo. Quando il credente dice il suo sì di fede al mistero di Dio, entra sicuramente nel mistero della notte. Ma di conseguenza si incammina verso la luce della vita.
4 L'uomo liberato glorifica il Signore.
L'uomo è stato chiamato a collaborare con Dio. Dio ha consegnato il mondo all'uomo! Come può l'uomo, di fatto, concreare il mondo, collaborare... se non lasciandosi interrogare dalla Parola? Se non divenendo ogni giorno Parola? Come può l'uomo far sì che il mondo cresca secondo il piano voluto da Dio se l'uomo stesso non è costruito secondo il metro di Dio? (In politica, in economia eccetera.). Tutto è da Dio, tutto è opera sua e tutto a Lui deve tornare. Non c'è dunque un'esperienza veramente operativa nella storia se prima non si interroga la Parola. L'uomo nel mondo non deve creare il suo mondo ma deve creare il mondo di Dio. E che cosa è il mondo? È ciò che esiste e che deve glorificare Dio! Allora la Parola ci deve interrogare e orientare per creare in noi quell'umanità nuova che porta avanti il mondo nuovo che glorifica Dio! La vera creazione del mondo allora la porta avanti chi sa contemplare; la vera creazione del mondo (e quindi evangelizzazione e promozione umana) la fa emergere l'uomo, solo l'uomo che vive nella Parola perché è reso giusto dalla Parola, è reso libero dalla Parola e può dare il tocco esatto al mondo mediante la sua parola. L'uomo diventa allora il muratore perfetto a servizio dell'architetto che è Dio. E qui emerge anche il problema fede e cultura, fede e politica! Infatti quando diciamo che l'esperienza della fede non ha incidenza della storia, diciamo un assurdo... perché colui che ha veramente incidenza nella storia è colui che crede! Più crede e più opera. Più opera più deve lasciarsi interpellare dalla Parola perché il mondo glorifichi Dio.
E la nostra testimonianza su che cosa si basa se non sulla Parola? La testimonianza di un mondo nuovo? La testimonianza è l'obbedienza alla Parola, obbedienza al mondo voluto da Dio, da sempre. A questo punto ognuno vede che l'esperienza di fede è esperienza di vita autentica. Quando siamo dunque davanti all'esperienza della fede dobbiamo porci veramente nelle condizioni di lasciarci interpellare dalla Parola, non aver paura; le verità di Dio più sono difficili, più sono vere; più sono facili più possono divenire false. Dobbiamo far sì che la Parola di Dio sia un'esperienza radicalizzante l'io, perché solo Dio può gratificare l'io. L'importante è aver avvertito che una delle cose più belle della vita è lasciarsi sempre interpellare o porre nel buio, da Dio; quello è il cammino più vero della vita cristiana. In questa condizione saremo giustificati dalla fede e glorificheremo Dio. (Esame: facciamo le nostre scelte nel buio ottenendoci la giustificazione per la fede? Povertà? Umiltà? Obbedienza? Castità prematrimoniale e matrimoniale? La preghiera? Ecc. Le nostre opere, il tempo che impieghiamo sono secondo la Parola? Le nostre scelte ecc.). La parola di Dio ci libera!