Oftal
Come nasce lo spirito dell'Oftal? Qual è lo spirito dell'Oftal?
Nel lontano 1957, quando Mons. Vescovo mi incaricò di preparare il pellegrinaggio a Lourdes per l'anno centenario, non mi posi questo problema. C'era da correre... e riuscimmo. Però, nel piano organizzativo, un disastro. Era il primo ed eravamo nell'anno santo. Anche osservazione da parte di Monsignor Rastelli sul vestito, puntualità eccetera.
Allora ci buttammo sull'organizzazione e con entusiasmo: i primi incontri ecc.
Furono gli anni successivi che ci fecero comprendere che non poteva bastare una organizzazione perfetta. Il personale dell'Oftal non doveva essere preso solo come aiuto... trasportatori... facchini. L'Oftal voleva rispondere ad una chiamata di una Madre misericordiosa... "voglio..." e per i malati tutto! Se era una chiamata, l'Oftal non poteva se non essere una vocazione, una missione e tutto allora diventava fede, problema di fede! Fede nel messaggio della Madonna... in Gesù! Fede nella sua bontà infinita. Fede nel valore redentivo del dolore - immenso, vasto dolore - fede nel Cristo che continua la sua passione nel malato e, da qui, la somma dignità e rispetto del malato. Servo Cristo!! Da quel momento non fu curata solo l'organizzazione ma il servizio di carità, l'ascolto, il dialogo, la visita e da tutto ciò una maggiore conoscenza del dramma del dolore: quanti ricordi (Cottolengo - V Scientifico - Emilietta) e la scoperta che solo la fede, una parola dettata dalla fede, in un servizio illuminato dalla fede poteva esplodere in autentici atteggiamenti di servizio, di amore, di delicatezza. Nasceva così lo spirito oftaliano: una formidabile fede che doveva illuminare ogni scelta, ogni parola, ogni gesto. Il servizio verso il malato.
- Alla riscoperta dello spirito oftaliano. L'incontro di oggi. Eccovi la mia meditazione
1°) Vivere di fede vuol dire, per noi e per i malati, accettare di vivere nel dramma della fede con tutte le sue prove.
a) prima prova: quella del deserto
b) seconda prova: difficoltà intellettuali
c) terza prova: difficoltà dell'esistenza
d) quarta prova: il turbamento e l'abbandono
e) quinta prova: il silenzio sconcertante di Dio.
f) malafede e certezza!
Alla scoperta dello spirito oftaliano: 2° punto
2°) la certezza di un Dio misericordioso!
E qui: Gesù e gli ammalati. Gesù e noi. Dio nell'A.T.: che cosa e come poteva esprimere meglio la sua bontà? Verso i piccoli - lebbrosi - cieco di Gerico, Lazzaro; samaritano; figliol prodigo; l'adultera!
3°) La certezza della infinita bontà di Maria Ss.: nel Vangelo a Cana ecc. nelle apparizioni. A Medjugorje.
4°) a questo punto lo spirito oftaliano si esprime: diviene servizio, dono!!.
a) diviene preghiera incessante.
b) delicatezza, silenzio, ascolto, dialogo
c) attenti pure agli atteggiamenti esterni
d) vuole, esige la continuità.
In sintesi
Nella fede, la contemplazione del mistero di Dio, mi dona un autentico spirito oftaliano