Un “gesto”, una “testimonianza” valida oggi:
  Il Volontariato!
 
“Il volontariato è come il segno e l'espressione della carità evangelica, che è dono gratuito e disinteressato di se stessi al prossimo, particolarmente ai più poveri e ai più bisognosi”. In una società dominata dalla brama dell'avere e del possedere per consumare…(…foglio fotocopiato…)
Non ci si può improvvisare volontari solo sulle ali dell'entusiasmo senza la necessaria e comprovata qualità di carattere. Tale servizio, infatti, esige spirito di povertà, capacità di prestare la propria opera senza ostentazione, ma con discreta e cordiale amicizia. Esso postula ancora allenamento al sacrificio, atteggiamento di ascolto, sensibilità ai valori culturali e spirituali dell'ambiente, prudenza nei giudizi, discernimento nelle scelte, testimonianza di vita autenticamente cristiana. Da tutto ciò appare quanto sia necessario un adeguato tempo di formazione e quanto accurata debba essere…”.
Giov. Paolo II alla Focsiv il 1 febb. 1981.
Il card. Martini dice: “Se il volontariato riesce ad attingere dalla fede della comunità una sua nitida motivazione cristiana, può, a sua volta, alimentare la fede della comunità diventando una avanguardia profetica di quel rinnovamento evangelico a cui aspira la nostra azione pastorale”.
Per dare il giusto posto al volontariato, dobbiamo chiarire, fin dove è possibile, il posto della carità nella vita dei cristiani.
  • Carità e Chiesa
Occorre ribadire con chiarezza che la carità occupa il posto decisivo nella costituzione della Chiesa e nella edificazione della vita cristiana. La parola e i Sacramenti - che sono l'amore espresso del Padre, di Gesù e dello Spirito, tendono oggettivamente alla carità con la quale ogni cristiano vive nella Trinità e diventa capace di donare se stesso - corpo e sangue - totalmente - personalmente - per il bene dei fratelli. La carità diviene profezia, la carità rende vera la Chiesa. Il servizio della carità sia all'interno che all'esterno della comunità, non si può delegare ad alcuno, ma è di tutti indistintamente, anche se in alcuni casi vi è una accentuazione profetica che va a stimolo e beneficio di tutti.
  • Carità e persona
E' la base e forma di tutte le virtù la carità. La carità è un'interiore senso di orientamento che permette di prendere ogni persona e avvenimento nel giusto senso. La carità ha una spiccata struttura personale in duplice senso:
  • chiama direttamente in causa la persona. E' la persona che deve muoversi, donarsi che vuole realizzare iniziative, intereventi, programmi. E' la persona che deve avere atteggiamenti di disponibilità, di gratuità, di perdono, attenzione ai bisogni, organizzare servizi. La persona del volontariato che così vive diviene una espressione significativa, profetica della carità.
  • Secondariamente la carità ci orienta a valorizzare e a promuovere la dignità della persona umana. La Parabola del Samaritano ad es. ma tutta la Riv. e il comportamento cristiano lungo i secoli. Accoglie ogni uomo senza distinzione. Scavalca ogni discriminazione di razza, cultura, condizione sociale, religione preferendo chi è maggiormente emarginato e mettendosi al servizio degli ultimi. Anche in questo caso il volontariato diventa profetico per tutti. Al di là dei doveri e legami giuridici e legali e sociali rivela l'origine divina!
  • Carità e società
La carità assicura un sereno sviluppo della società. La carità non si limita a soccorrere le persone disagiate ma stimola la giustizia a lottare contro le leggi,le situazioni, le strutture che producono disagi. La carità spinge la scienza a perfezionare le conoscenze e le tecniche che possono dare un giusto benessere alla persona umana. La carità fa maturare la coscienza dei doveri civili, inclina ad assumere coraggiose responsabilità sociali, incoraggia ogni intervento del pubblico potere in favore del vero bene dell'uomo. Va riconosciuto, a questo punto, la genialità del volontariato che, mentre fa leva sulla buona volontà delle persone, cerca, anche, però, di ricorrere a quelle strutture e a quei mezzi che sono messi a disposizione della evoluzione sociale e del progresso scientifico.
Dunque il volontariato, per ciò che si è detto, diviene profezie, cioè incarna atteggiamenti che potrebbero diventare un benefico fermento per tutta la comunità cristiana.
La posizione profetica non è facile e comoda. Se non si hanno più che convinzioni profonde e autentici sostegni è difficile che il volontariato possa essere profezia.
Alcune condizioni che possono aiutare il volontariato:
  • attenzione costante ai bisogni reali. Dialogo aperto, studio, confronto.
  • Formazione continua nelle motivazioni di fondo…
  • Orientarsi pure verso precise vocazioni profetiche…
  • Vivacizzare, nella comunità, la coscienza della priorità della carità a sostegno del volontariato.
  • Momenti forti di formazione e revisione
  • La comunità che intravede e discute delle urgenze..!
  • Attenzione continua ai problemi politici, alla pace…
  • Attenzione: è necessario partire da fraternità con i poveri, gli ultimi
 
Le attese di solidarietà
nel mondo contemporaneo:
una provocazione per i credenti-