Trasfigurazione
“Prese in disparte”: poiché non sia un momento alienante.
E' il momento della vocazione: in disparte per Dio…
Ma c'è anche il “disparte” della preghiera…
Cercare la nostra identità se non in ciò che Dio attende.
La Bibbia non ha mai definizioni statiche, ma dinamiche cioè definisce ciò per cui dobbiamo essere in relazione ad un fine.
Discorso sulla fedeltà: fedeli ad un principio da cui deriviamo e a cui siamo indirizzati.
Sul Cristo! Fedeltà. Gesù è il Figlio. Il Figlio è nel Padre. E' il Figlio del Padre. La sua prima attività è la Preghiera. La nostra azione è la preghiera. Figli nel Figlio con la preghiera. Convertirci alla preghiera.
Ma se non c'è lo Spirito Santo che ci indica la preghiera, se non grida: “Abba. Padre” tutto è inutile. Possiamo balbettare qualche cosa! Non deve essere qualcosa, né un vano dialogare, ma qualcuno. Cristo. E' Lui la preghiera. Cristo ci trascina nella gloria del Padre. La nostra preghiera non ha valore se non si inserisce nella preghiera del Cristo, il Figlio. E' Lui ormai il vero tempio di Dio. E' la preghiera per eccellenza.
La vita del Cristo è la preghiera al Padre. Ma per noi?
  • La preghiera come attitudine personale
  • La preghiera come promozione storica
  • la preghiera come fatto ecclesiale
  • La preghiera come solidarietà con il tempo presente
 
Al 1: come attitudine personale. Scoprire la preghiera
a) di ciò che siamo. Semi di contemplazione: Thomas Merton. L'uomo ha questa responsabilità: può lodare Dio ma può rendere opaca la sua relazione con Dio. Con le sue doti, talenti ecc. lodare Dio. Non bisogna perdere la propria identità: è la prima preghiera.
[Santillanges]: è la preghiera della nostra vita: preghiera ontologica. La nostra vita deve essere una oblazione continua e personale. Tutta la vita diventa così (sentimento, fatiche, studi) preghiera.
b) far diventare la vita una riflessione continua delle meraviglie. Il senso del mistero
c) Ci sono momenti intensi in cui esprimiamo questa attitudine alla preghiera. La preghiera nel silenzio. La preghiera “puro sguardo”. La preghiera come [amore]
Al 2) promozione storica: come crescente trasfigurazione Rom. 8,18-21 del cosmo. La preghiera è dare voce alle cose che non hanno voce.
La preghiera come occupazione particolare. Come il “disparte”; è il tempo isolato. Perché dobbiamo fare questo? Motivazioni:
1) perché sappiamo di non sapere ancora pregare. Perché [ancora] non riusciamo ancora fare delle vita una preghiera. Allora ci esercitiamo nella preghiera. Andiamo dal Maestro, andiamo alla scuola di Cristo.
2) E' un momento di revisione della nostra vita
3) per esprimere anche vivamente le nostre esigenze storiche. La nostra preghiera è ricapitolativa del gemito dell'umanità. Nulla è senza eco: per la comunione dei santi.
Al 3) fatto ecclesiale: ascoltare lo Spirito Santo nella Chiesa. Ascoltare lo Spirito.
L'eucaristia è veramente il culmine e la fonte di tutto ciò che esiste nella Chiesa. La celebrazione dell'Eucaristia è il punto apice. Dobbiamo inserirci nel dolore della Chiesa. Situazioni difficili… essere odiati a causa del Signore. Dagli uni perché nell'ordine. Dagli altri perché rivoluzionari. La Chiesa è posta tra un già e un non ancora. E' una condizione di martirio. Vocazione di figli: vocazione di preghiera. Perché figli della Chiesa:sofferenza accettata.. preghiera come figli
Al 4) attenzione, di preghiera, per le situazioni del mondo.
 
Pranzo presso i peccatori. Gesù seduto a questa mensa. Presso i peccatori. Il condividere
Renderci umili: è Dio che ci salva e santifica.
Festa dell'ascensione: è la festa di tutti coloro che collaborano ad elevare il mondo([scienziati], educatori ma comunque santi…)
Per la legge della solidarietà umana: le colpe altrui, sono le mie colpe. Rivedo le mie colpe, sono responsabile anche di quelle colpe. La liberazione di Gesù è liberazione progressiva del peccato.
- Dio è paziente con noi! Dobbiamo avere pazienza con noi stessi. Pazienti con tutti.
+ Precipuità del cristiano alla tavola dei peccatori: portiamo un umile esempio di ciò che Dio ha fatto in noi. La pace di Cristo da donare a tutti.
+ Partecipare alla tavola: è la volontà di sostituzione. La sofferenza per gli altri. E' il dono totale di noi.
Ultimo punto: desiderio di giovare sulla terra dal cielo. E' una progressione.
Dal senso dell'appartenenza, alla solidarietà, alla rivelazione, sostituzione, giovare dal cielo.
II parte: 1Cor. 10,14-22: partecipazione alla mensa dei peccatori.
 
I - Necessità della fede
  • La fede è …e componenti della fede
  • Infatti in Abramo, Mosè, M SS. Pietro
  • Oggi, per il materialismo, per la secolarizzazione: crisi di fede. Tutti siamo esposti.
  • Non solo ma i motivi per cui molti…
  • La situazione è tragica! “Non potete salvarvi”! “Non entrerete”
  • Non solo ma anche il caos nell'umanità dipende solo da mancanza di fede! Dio, il prossimo, le cose!
II Gesù, perché si credesse, dava delle giustif. razionali. Oggi: “dai frutti vi conosceranno” “vi conosceranno se vi amerete…” “se sarete una cosa sola…”
  • Il miracolo della comunità dai rapporti rivoluzionati, amore, amicizia, canto, sorriso: questo diventa:
Sperimentazione - mediazione  - segno incontro, richiamo. Personaliz. Liberazione | ma ce ne sono altri
  • Ognuno vede l'importanza: la fede passa così!
  • Questo è il vero problema! Gli altri sono pseudo-problemi! Non esisterebbero se… quindi andiamo all'essenziale! “senza le fede è impossibile piacere a Dio
III - La nostra situazione.
  • Urgenza di una qualificazione definitiva.