Premessa
C'è un grande desiderio di vivere... e gioire, di scoprire, di essere adulti e liberi! C'è un grande desiderio di felicità che ci spinge a vivere, ad attendere il domani. Talmente pieni di questo desiderio di vivere; talmente trascinati da mille avvenimenti e proposte che sappiamo rispondere a tutto, gridare a tutti i nostri progetti ma... non ci siamo mai posti il problema di fondo ed elementare. Perché vivere? Perché sono stato chiamato all'esistenza, a vivere? Per chi voglio spendere la mia esistenza?
Ecco alcune risposte: "vivo perché mi piace vivere..." vivo alla giornata... non c'è scopo preciso... per essere felici... Questa è sicura alienazione.
Se sono stato chiamato al mondo è per uno scopo preciso. E questo deve essere scoperto. Se io non mi sono dato l'esistenza ed altri me l'hanno data è perché dovevano avere uno scopo preciso..! Perché vivere?
+ questo è un problema che ogni uomo disperato si pone nei momenti di amarezza... Ma è questa la vita? Ma è tutto qui? Disperazione... inganno... Di fronte a realtà sognate che sfumano... Possibile? Cosa sarà di me?
- oppure è di ogni uomo che voglia trovare un senso alla propria esistenza. È la storia di ogni persona intelligente: deve esserci un motivo. È la storia dell'uomo di tutti tempi.
Ed è chiaro che nel momento in cui si fa evidente la risposta ogni azione che compiamo prende senso solo se permette il raggiungimento del fine e non ha valore se non ci permette di raggiungere questo fine. La mancata risposta a questa domanda ci fa vivere alla giornata, da alienati, con una paura pazzesca della morte. Ci fa vivere il presente come un assoluto ma sperimentiamo che non è un assoluto... vuoto, solitudine, oppure esistenza senza senso. Non ci capiamo!
Ma non tutti si pongono questo problema:
- gli oppressi dalla miseria...
- i traditi nel materialismo pratico...
- gli alienati... gli eterni bimbi... ecc. si gioca... Purtroppo esistono pure gli individui che evitano il problema dichiarandolo privo di senso. È l'uomo che crea e pensa il proprio destino... non c'è Altro al di sopra!
- gli alienati del sistema: non c'è eternità..!
Tentiamo di uscire da questa... vediamo di darci, almeno noi, una risposta... Non dobbiamo continuare a vivere con la testa nel sacco per poter liberare gli altri...
 
Amici, siamo realisti. Vogliamo, una volta per sempre, dare una risposta definitiva a questa domanda: perché vivere? C'è uno scopo? Il cristianesimo dà un grande scopo all'esistenza; ma vi sono altre soluzioni. Poniamole a confronto, brevemente. Apparirà ricca e senza confronti la soluzione cristiana.
1) + innanzitutto il nulla... l'angoscia degli antichi. Ricerca affannosa e non sapere. San Paolo all'areopago: “ciò che voi attendete io...". Lo stoicismo è un prodotto di quell'epoca! Seneca!!
2) + l'uomo si pensa arrivato, pensa di avere realizzato lo scopo dell'esistenza quando ha realizzato la sua individualità materiale. È proprio vero?
La ricchezza ha mai reso felice definitivamente qualcuno? Quante lotte, guerre, sangue... E il piacere? Siamo realisti. Guardiamo in faccia a tutte queste realtà... Possono rendere felici per sempre? Allora vogliamo lasciarci ingannare? F. Borgia!
3) + l'uomo può dire di essersi realizzato quando può inserirsi in un moto della storia che toglie, a poco a poco, la miseria, la fame donando un domani migliore. È proprio vero? Come spiegare i suicidi in stati dove c'è tutto? Come spiegare il ritorno e il ricorso a Dio in questi Stati dove tale progresso marxista è all'opera? L'uomo si chiede a questo punto: che cosa valgono tutte queste conquiste a così caro prezzo raggiunte? A che scopo? Ignazio di Loyola: conversione. Gustavo Phoff
4) + altri in una concezione di vita di collettivismo spiritualista e individualismo spiritualista. Ma come fare? Impossibilità nel primo caso e incomunicabilità nel secondo.
5) + oppure vivere alla giornata: ma abbiamo già visto che è un non vivere; è metterci un paraocchi oppure il metterci di fronte un piatto di... e rimanere soddisfatti così. Come un cane che non abbaia più...
6) + soluzione cristiana. Come vorrei che foste estremamente realisti e prendeste coscienza...
La soluzione cristiana salva tutti i valori che sono nelle soluzioni precedenti: materia, progresso, spirito, ma le armonizza e dà un senso al tutto e le trascende: "quel che occhio non vide, né orecchio udì, né salì mai al cuore dell'uomo, questo Dio ha preparato a coloro che lo amano" 1 Cor. 2,9.
 
La posizione cristiana secondo le fonti.
Arrivo alla soluzione cristiana per diversi motivi:
a) Dio non poteva creare se non per se stesso; quindi sono di Dio e non della materia o progresso ecc.
b) Se Dio ha creato se non per se stesso: la storia umana deve viaggiare in quel senso...
c) Se Dio ha creato, mi ha chiamato al mondo... è a Lui che devo chiedere il motivo. Diventa sciocco e fatuo l'uomo quando si allontana da questa visione per cui è stato chiamato alla vita.
d) La vita sarà utile o inutile solo se raggiungerà questo fine. Gli atti e le scelte che si faranno durante la vita saranno utili o inutili, ma utili o inutili solo se...
-> Se dunque è Dio che ci ha chiamati alla vita ecc. sarà Lui a spiegarci il motivo!
Mettiamoci in ascolto, silenzio e preghiera.
A. T.
Dall'insieme di tutti i testi appare evidente che Dio, chiamando l'uomo all'esistenza lo chiamò ad una intima partecipazione della sua vita divina. Questa meravigliosa realtà Dio la rivelò all'uomo lentamente, durante i secoli. Dopo la prima esperienza magnifica, entusiasmante dei progenitori, vita di intimità... parlavano con Dio... le tenebre, il buio, il disorientamento. Poi il
1° periodo. Dio assiste, chiamandolo, l'uomo e la sua assistenza è, soprattutto, nella salvezza esterna e nei beni materiali. Se gli uomini terranno in conto Dio, Dio sarà per loro tutto. Scopo della vita: relazione con Dio. Dio diviene il centro della vita dei Patriarchi, come una realtà viva, presente. Abramo. Giacobbe. Giuseppe. Mosé. Elia. Daniele ecc.
"Camminavano con Dio" "davanti a Dio". La loro esistenza con Dio. È confermata questa presenza da due fasi importanti della storia della salvezza:
a) per le promesse fatte ai patriarchi. "Farò di te un popolo grande" dice tutta l'assistenza di Dio a questo popolo perché... il dialogo, la vicinanza... e il desiderio di Dio di parlare al mondo attraverso questo popolo...
b) mediante l'alleanza: anche qui: amore, dialogo, presenza, difesa, tensione divina. Appare la finalità dell'uomo: accettare e vivere l'alleanza: è la ricchezza!
E è rivelazione di Dio! Se avessimo coscienza di Dio..! Ecco il testo fondamentale: "Così dirai alla casa di Giacobbe e annunzierai ai figli d'Israele: "voi stessi avete visto ciò che feci all'Egitto: come vi sollevai su ali d'aquila e trasportai fino a me. E ora: se docilmente ascolterete la mia voce e custodire la mia alleanza sarete per me possesso prezioso fra tutti popoli, perché mia è tutta la terra. E proprio voi sarete per me ragno di sacerdoti e nazione santa. Queste sono le parole che dirai ai figli d'Israele" (Es 19,3b-6).
In queste fantastiche parole abbiamo la scelta da parte di Dio, l'efficace chiamata o vocazione ed elevazione ad una vita di intimità (vi sollevai... vi trasportare fino a me...).
Appare la nascita del popolo, la potenza di Dio, il suo amore paterno ma pure la richiesta di fedeltà e tutta la vita del popolo sarà meravigliosa se accetterà la signoria continua di Dio, vivendo come regno di sacerdoti, nazione santa. Emerge qui tutta la finalità dell'esistenza: intimità con Dio ed essere santi ed aderire a Lui totalmente. Il risultato immediato di questa adesione sarà una vera prosperità di ordine materiale. Ma il primato dello Spirituale.
2° periodo. Si sottolinea la responsabilità individuale nel prepararsi a ricevere il "Regno messianico”. Sono i profeti che lo dichiarano apertamente. Nel libro di Giobbe: pur privato di tutto... è Dio e si può chiedere il perché... e Dio è il sommo bene! Nel libro dell'Ecclesiaste: universale vanità delle cose e liberarsi da tutto per disporsi a ricevere il bene supremo.
Poi sono i libri sapienziali... e poi finalmente la visione del regno messianico che verrà inaugurato da un gran personaggio! È valido tutto anche per oggi: in intimità con Dio!
3° periodo: libro di Daniele-Maccabei: non c'è nulla di più importante e prezioso che la partecipazione dell'uomo alla vita di Dio.
- La forza, costanza, testardaggine di Daniele... in tante prove: per non lasciare l'amicizia con Dio... provato, messo a morte, calunniato... Rimane con Dio!
- Come non ricordare la madre dei Maccabei? La forza, il coraggio... per Dio solo? Come si rende chiara la finalità dell'uomo! Il vecchio Eleazaro! I Mac. 6,19.
N. T.
Tutti testi dell'N.T. ci invitano a convertirci, prima di qualsiasi altra azione ecc. perché il Signore è qui, il regno di Dio è presente. Da ogni pagina rivelata esce lo scopo della nostra esistenza: dichiararci per Lui, per il Suo Regno; prendere posizione, testimoniare nel mondo... scopo dell'esistenza: vivere in questo regno che continuerà nel futuro! Vivere il Regno, lottare per il Regno, pregare perché venga il Regno, essere lievito e sale perché cresca il Regno! (Considerazioni sullo stato giovanile di oggi). Non ci sono alternative: o con me o contro di me..! Non puoi servire chi capita... un po' ciascuno... perché il tuo scopo è il Regno: Maria ha scelto..! E a te che vale guadagnare... se poi..? Stolto questa notte..! "Sta' attento a chi ha la capacità di mandarti...". “Il mio regno non è... oggi sarai con me". Scopo di tutto dunque: entrare nel suo regno!
-> Da questo impegno morale di raggiungere il Regno nascono tre affermazioni fondamentali:
1) Al suo invito, al presente, siamo liberi oggi di rispondere. Dio non violenta ed è rispettoso della volontà: "se qualcuno vuole venire dietro a me..." "se vuoi entrare nel Regno...".
2) Al termine della storia l'entrata o la non entrata nel Regno dipenderà dall'aver giocato bene la nostra libertà. Entriamo nella sua storia, che non avrà mai termine, nella libertà del presente. La nostra felicità dipende solo dall'accoglienza o meno del Regno. Non esiste neutralità.
3) Accettare di vivere nel suo Regno è accettare di vivere nel radicalismo evangelico: lasciare tutto per seguirlo....
“Se qualcuno... rinneghi... prenda la sua croce..." Mt 16,24 "se non rinunci a ciò che possiedi, non puoi essere mio discepolo" Lc 14,23. "Se ami tuo padre... più di me...". È un assoluto radicalismo che non ci distacca dal prossimo anzi è la miglior forma per servire il prossimo, il mondo.
San Paolo.
Perché vivere? Qual è il nostro scopo? "Consiste nell'essere conformi all'immagine del Figlio". Rom. 8,29.
Non è certo una somiglianza esteriore, ma molto profonda, che tocca la natura..!
Rendersi conformi al Figlio... è tutto un programma! Provate a meditarlo... Siamo amati dal Padre nel Figlio. Allora vivere nel Figlio con il Figlio. E raggiungere la statura adulta del Figlio in noi.
Liberamente confermandoci: nasce la Chiesa.
In Paolo era ormai chiara la posizione del Figlio nel mondo: unico salvatore. Fa dunque emergere la sua visione della storia: unirci all'unico salvatore - vivendo in comunione - e "ricapitolare tutto in Cristo" perché tutto si salvi!
È affascinante la posizione e l'indirizzo di vita di Paolo... è entusiasmante..!
Per San Giovanni:
Vivere in comunione con Dio. Questo vivere la vita divina ci mette in comunione con tutta la Trinità: veniamo a Lui e faremo... Questa stessa vita divina crea, fra i credenti, un'autentica comunione e si esprime attraverso l'amore esterno. Questa vita divina realizzerà:
- una grande gioia. "Vi ho detto queste cose perché la vostra gioia..." "affinché abbiano la mia gioia..."
- e una grande purificazione: "se il grano di frumento...". Chi ama la sua vita la perderà; ma chi dona... la custodirà per la vita eterna". 12,24.
Abbiamo dunque ancora bisogno di altre rivelazioni che ci dicano dello scopo della nostra esistenza? Se siamo convinti che queste espressioni sono di Dio, che cosa vogliamo ancora attendere? Perché poniamo la nostra speranza e il fine di tante nostre lotte e notti insonni in altre realtà? E volete che Dio ci abbia creati per un fine sciocco che non ci appaga? Che abbia messo nei nostri cuori desideri infiniti per poi non appagarli? Si appagherà in forma superiore ad ogni nostra attesa ma ci conviene seguire la sua Rivelazione..! Vi invito a non essere miopi, superficiali e stupidi..!
Prima di terminare questa parte biblica conviene sottolineare due termini biblici con cui frequentemente viene presentato il fine ultimo dell'uomo:
a) la gloria di Dio. b) la salvezza dell'uomo.
a) Vivere per dare gloria a Dio... si mette tutta la vita in una particolare luce... tutte le azioni... e il modo di agire, essere, pensare..! "Omnia facete ad maiorem Dei gloriam”.
b) Vivere da salvati e per la salvezza eterna perché Gesù è stato il salvatore.
Lc 2,11: "è nato a voi un saltatore, che è il Signore".
Giov. 3,17: "ma perché il mondo sia salvato per Lui".
Rom. 1,16: "... Vangelo... è potenza divina per la salvezza...".
Solo se saremo a Lui uniti e faremo ciò che Lui dice saremo salvi. Vivere per raggiungere la vita oggi e domani. Salvarsi!
In aiuto alla nostra meditazione cogliamo alcune affermazioni del Magistero.
Concilio Vaticano II.
a) affermazione del fine ultimo. G. S. n. 19: prime sette righe.
b) Il contenuto del fine
1) rendersi conformi a Gesù Cristo: G.S. n. 22 d.
2) deve vivere per la gloria di Dio: ne deriva la felicità umana: Ad Gentes n. 2 b.
3) aspetto sociale e materiale nel fine: "tutto verrà restaurato (ricapitolati) in Cristo".
Populorum progressio:
L'enciclica dedicata allo sviluppo e progresso dei popoli non poteva ignorare la meta ultima cui deve tendere la storia dell'umanità. L'enciclica sottolinea soprattutto due termini: umanesimo trascendente e umanesimo plenario.
L'umanesimo trascendente viene espresso in questi termini: dopo che si è affermato che "nel disegno di Dio ogni uomo è chiamato ad uno sviluppo, perché ogni vita è una vocazione e che l'uomo dotato di intelligenza e di libertà è responsabile della sua crescita, così come della sua salvezza si aggiunge che tale crescita non è facoltativa perché come tutta intera la creazione è ordinata al suo creatore la creatura spirituale è tenuta ad orientare (spiritualmente e materialmente) ma spontaneamente la sua vita verso Dio, verità prima e supremo bene. Ne segue che la crescita umana è chiamata ad un superamento che storicamente avviene mediante la sua inserzione nel Cristo, per cui l'uomo accede a una dimensione nuova, ad un umanesimo trascendente che gli conferisce la sua più grande pienezza: e questa è la finalità suprema dello sviluppo personale".
Ovviamente non si tratta solo di sviluppo personale ma pure di sviluppo comunitario; che deve ispirare la solidarietà universale!
L'umanesimo plenario è espresso in termini simili: "sviluppo di tutto l'uomo". Un umanesimo chiuso, insensibile ai valori dello Spirito e a Dio che ne è la fonte potrebbe apparentemente avere maggiori possibilità di trionfare. Senza dubbio l'uomo può organizzare la terra senza Dio, ma senza Dio egli non può alla fine che organizzarla contro l'uomo. L'umanesimo esclusivo è un umanesimo contro l'uomo". L'idea della vocazione all'Assoluto completa il pensiero dell'enciclica: "non v'è dunque un umanesimo vero se non è aperto verso l'Assoluto, nel riconoscimento di una vocazione che offre l'idea vera della vita umana. Lungi dall'essere la norma umana dei valori, l'uomo non realizza se stesso se non trascendendosi.
A conclusione.
1) fine dell'uomo: comunione con Dio. Non c'è altro fine degno dell'uomo... E questo fine non è una alienazione ma un arricchimento di tutte le cose materiali e umane che prendono senso e valore!
2) quindi porre questo fino è fonte, per l'uomo, di arricchimento e liberazione.
 
- arricchimento:  tutto prende senso, significato; tutto prende il suo giusto valore; si può giungere a fare una sintesi della storia...
- liberazione: ci si libera progressivamente da ciò che non è valore per tendere; si liberano le cose, la natura dell'uomo dal non senso per inserirle nella storia santa. Tutto questo lavoro farà emergere:
+ La nostra vera personalità: lotta, fatica...
+ l'autentica maturità: dalla sintesi l'operare.
3) da quanto detto nasce l'urgenza, per ogni uomo, di interpretare la vita e la storia alla luce della liberazione. La storia: il cammino di liberazione dal non senso al senso - significato. Ma cammino di liberazione perché l'umanità somigli sempre più alla Trinità, dalla quale è stata creata a immagine simile.
Guardiamo in faccia la realtà... chiediamo, preghiamo...
 
II° Il cammino della liberazione.
Dio stesso ha posto le basi per la nostra liberazione: "Io sono Dio e non ve n'è un altro"
"Io sono il Signore Dio tuo: non avrai altro Dio fuori di me".
"Non nominare il nome di Dio invano". Dio... l'infinitamente altro... il Creatore... il Signore, il Provvidente! In ogni luogo, tempo, spazio... Salmo 139. Dio tutto!
Prendiamo coscienza..! Se è Dio, se esiste Dio non possiamo vivere se non per Lui. Ecco il cammino della liberazione. Lui è l'essenziale: per questo tendere a lui liberandoci... "che vale all'uomo..."!
+ Se la strada della liberazione ha una precisa indicazione... (anche e soprattutto per ciò che abbiamo detto nella prima meditazione a riguardo del perché vivere...) la base per poter iniziare questa avventura di liberazione è la fede. "Se credi ti salverai" "Solo chi crederà sarà salvo". "Solo chi ha fede è gradito a Dio".
Se non avessimo fede, se non ci fosse questo "credo", non inizieremo il cammino della liberazione.
+ Come inizierà la liberazione del popolo di Dio, liberazione come nascita, come non popolo a popolo? Quella fede di Abramo: è Dio! Non capiva, non vedeva!
+ E la liberazione dall'Egitto? Con la fede di Mosé in "Io sono colui che sono". Partirà... crederà..!
+ E la liberazione nostra dal peccato? Con la fede della Madonna! "Si faccia di me...".
+ E la nostra attuale liberazione? Credendo e fidandoci della Sua Parola. Diversamente saremmo in un pantano di ignoranza, oscurità ecc. ecc..
1) Per iniziare la nostra liberazione bisogna credere all'impossibile... bisogna credere a ciò che non possiamo immaginare... è entrare in un'altra realtà! Credere è pazzesco: ma è la liberazione che si fonda su Dio, il Dio dell'impossibile!
Esempi?
+ Maternità e verginità della Madonna!
+ Per quarant'anni nel deserto: migliaia di sfamati.
+ Nozze di Cana: scherzo di cattivo gusto? Patto strepitoso.
+ Entra a porte chiuse nel cenacolo.
+ Cammina sulle acque.
+ Sfama migliaia di persone..!
+ Risuscita i morti... guarisce improvvisamente!
"Se crederete fare che cosa ancora più grandi... direte a questo monte...". Sue parole! È pazzesco!
-> Comprendete, a questo punto; che se vi fosse questa fede e dovessimo continuare a vivere di questa fede noi vivremo nella libertà, nella gioia, in pace, in serenità. Tranquillamente rideremmo ogni qualvolta dovessimo vedere porre la liberazione in qualcosa che non sia Dio - o orientato e illuminato da Dio.
-> Negli esempi portati incominciamo a capire un poco che cosa significa credere all'impossibile!
Ho voluto porre questa base per demitizzare un impegno assoluto per il cibo, casa ecc. non è in ciò il cammino di liberazione. E' nel tendere a Dio per cui si comprende anche la casa…!
2) Proprio per una fede così che noi iniziamo il cammino della liberazione: "se credi... tutto ti sarà possibile... Se credi riceverai... Tutto ha inizio da qui. Per il cristiano non ci sono altri inizi. E tutto questo significa: Per camminare nella liberazione.
a) Accettare la Sua Rivelazione, le sue Parole.
Accettare e viverle anche se non riesco a capire... anche se tutto attorno la violenza brucia... anche se tutto mi chiama a ben altre scelte... anche se teologi, amici, urgenze potrebbero indirizzarmi... credo!
Se non accettiamo spassionatamente questo primo passo, non accetteremo nulla oppure saremo sempre in crisi, problematici...
b) seguirlo: diventare discepoli. E tali si diventa non seguendo un nostro criterio (“non coloro che diranno Signore...") ma facendo la sua volontà... accettando di essere indirizzati... orientati..!
c) credere: star saldi: per essere liberi! "Lui ha vinto il mondo...".
3) E' per la fede che noi accettiamo di essere chiamati a far parte di una nuova comunità, in una novità di vita.
È per la fede che noi accettiamo di vivere in una originalità cristiana. In una novità entusiasmante!!
Se non ci fosse novità, originalità perché ci chiederebbe la fede? Una grande fede? Per che cosa?
+ Per fare mille pratiche di pietà, venire a Messa e ecc? Potevamo farle anche senza...
+ Per poter fare, lottare, costruire ecc? Ma non era necessaria la Rivelazione la fede!
+ Se non si capisce la fede, non si capirà la novità cristiana e si vedrà il cristianesimo solo come forza d'urto o forza conservatrice... Inutile e deleteria!
- Quanti sono coloro che rendono completamente inutile l'esistenza del Cristo, la fede, e la novità cristiana!
- Se, come Dio Salvatore è venuto e ci chiede tanta fede, è perché doveva e ed ha un motivo! Non vi sembra? Se è venuto è perché aveva qualcosa di completamente inedito, di una vera originale novità, di una vera liberazione capace di impegnarci e di entusiasmarsi!
+ Vedete quanta fede è necessaria, a questo punto, per poter accettare il cammino della liberazione?
Il Signore Gesù ci ha portato e rivelato una novità radicale!
- Il battesimo non opera solo una miglioria in noi...
- La concezione della vita deve cambiare (quanta fede è necessaria...)
- Rinascere! Per camminare liberi verso la luce! Diventando cristiani, accettando di essere cristiani, ci liberiamo dall'egoismo per immergerci nel mondo... Viviamo per il Regno! Cattolici!!!
4) Vivere per il Regno e realizzare il cammino della liberazione. Se il fine è Lui, ciò che Lui ci indica (la Rivelazione) è la miglior strada per liberarci e liberare onde giungere a Lui: questo è vivere per il Regno.
+ Il piano di Dio - ovvero la liberazione dell'uomo!
- Gesù solo per questo piano
- dimentica se stesso
+ Continua attraverso Gesù.
+ Continua la liberazione attraverso la Chiesa
+ Ma la Chiesa siamo noi
+ Chiamati alla libertà. Ma questa passa attraverso il nostro impegno per la costruzione della Chiesa.
 
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Sintesi:
- fine dell'esistenza: tendere Dio
- la vita come cammino di liberazione
1) - base della liberazione: la fede
2) - cammino per liberazione:
+ accettazione della Rivelazione
+ accettazione della novità di vita.
3) - Il realizzarsi per la liberazione: vivere per il Regno.
 
 
III° La liberazione diventa progetto di vita: per un'autentica personalità per la società tutta.
 
Questa è la liberazione che realizza pienamente la mia personalità e la società tutta? Questo progetto di Dio su di me è solo obbligante oppure mi valorizza totalmente? Incominciamo a dare una breve ma riassuntiva risposta: questo cammino di liberazione verso Dio (realizzando il Regno), dà senso tutte le altre liberazioni che sentiamo in noi e chiarisce così il cammino, progetto, per la riuscita di autentiche personalità per la salvezza dell'umanità.
È il progetto di Dio sull'uomo e sulla società e collina e risponde alle intime esigenze dell'uomo e della società.
 
I° punto
1) Innanzitutto sentiamo in noi un grande desiderio di libertà, di liberazione. Alcune volte è addirittura una smania, un'ossessione: se potessi andarmene via... se non avessi quel difetto... se potessi disporre di me come voglio... Ognuno di noi fa esperienza della smania di libertà: si vuole essere liberi fin da bambini con il desiderio di viaggiare, andare lontano, fuggire di casa; oppure essere liberati dalla incapacità di... per essere di più...
Esempi ce ne sono a non finire: quante sono le cose, le persone, le circostanze che ci soffocano e vorremmo...
Esempi della società: la lotta femminista; la mini come liberazione; avere più soldi per essere liberi di spenderli come si vuole...; le ferie, i viaggi di fine settimana, il moltiplicarsi del turismo, crociere ecc.
Diverrebbe logico chiedersi a questo punto: ma per chi, per che cosa tanta smania? Che cosa trovi al fine di tutto? Sei intimamente felice?
Ma non è questo lo scopo dei precedenti interrogativi anche se pongo il problema, ma a dimostrazione che esiste un profondo desiderio, connaturale all'uomo, di essere libero, di voler vivere, aprirsi, viaggiare, vedere..!
Questo desiderio di essere liberi è nella natura dell'uomo. Questa esigenza è buona: ma se manca un itinerario di liberazione, il senso della liberazione che diventa progetto di vita, ideale grande, progetto di educazione per sè e la società, a che vale questo sforzo di liberazione; che senso ha questa smania di liberazione?
Una prima risposta, e sfido chiunque a darmene un'altra che sia soddisfacente: solo nel cammino di liberazione verso Dio trova senso questa smania che sentiamo in noi, e trovano il loro giusto posto tutte le altre parziali liberazioni e il loro vero significato!...
Primo motivo e pista di meditazione: che valore diamo a questo desiderio di liberazione? Da che cosa e per che cosa? Vogliamo essere estremamente realisti con noi stessi? Potremmo subito rispondere: per Dio! Vorrei che foste profondi ed arrivare... dopo aver guardato bene in faccia  a tutte le liberazioni..!
2) Questo desiderio di vivere, impegnarci, fare, incontrare, liberarci è riscontrabile anche a livello biologico:
- necessità di conservazione...
- necessità di espansione: cibo, luce, vita, sviluppo...
Ecco la legge: quanto più mi libero dalle varie necessità biologiche tanto più realizzo me stesso. Non è chiudendoci, non mangiando... aria buona...
3) Ancora a livello biologico: nascendo abbiamo bisogno di tutto..! Nessuno è autosufficiente...
4) Ma è pure l'esigenza psico-sociale necessità di essere qualcuno... di crearsi una posizione...
- il bisogno di contatti... essere aiutati... solitudini...
- la necessità di amare è spaventosa per alcuni.... È amando, donandosi..!
Ma perché, per che cosa tutta questa forza che esiste in ogni persona e che spinge a impegnarsi... ad amare?! A che scopo tutta questa immensa forza?
5) A livello intellettuale: desiderio di discutere, di mettersi in rapporto, di partecipare le proprie scoperte, di realizzare migliori servizi... è esigenza naturale. Ma a che scopo? Intellettualismo!
6) E' pure un'esigenza morale: è di tutti il desiderio di una vita migliore, di una piena realizzazione della giustizia, della pace! Moralismo!! Dittatura!!
Non notate dunque che esiste questa forza immensa, dinamica nel mondo, una forza grandissima che tende alla realizzazione dell'essere e della società? Non vedete che è un grande anelito di liberazione, cioè di liberarsi da un qualcosa per raggiungere quel qualcosa che non conosce?
San Paolo affermava che tutto l'universo è in attesa e geme nel desiderio di una liberazione?
* Che senso ha, amici cari, quest'immenso desiderio di liberazione, di attesa, i sogni presenti in tutte le epoche, in tutti gli uomini se questo non ci fosse?
Sarebbe una beffa di Dio... ma sarebbe come dire che Dio non esiste!
-> Dio dà una precisa risposta a questo universale anelito: sei fatto per il Regno di Dio e il cammino di liberazione è per renderti disponibile ad accoglierlo e a costruirlo!
Fuori di questa tesi generale più niente ha senso! Cercando di realizzarla prende senso tutto: la generale smania di liberazione, ciò che sentiamo a livello biologico, psicosociale... intellettuale,  morale; tutta la vita prende senso: ... siamo fatti per vivere nel Regno!
-> A questo punto si scopre che tutto questo è un preciso progetto educativo, un disegno educativo rivelato, per l'uomo e la società tutta!
-> Questo progetto-cammino di liberazione per il Regno e verso il Regno (comunità-comunione) è la piena realizzazione della nostra personalità perché dà senso e scopo a tutte le nostre esigenze!
La realizzazione da parte di tanti, della comunione-Regno diverrebbe così la salvezza dell'umanità. "Cercate prima di tutto il Regno, il resto vi verrà dato...".
 
Conclusione della prima parte:
a) - l'uomo e tutta l'umanità sente questa smania, questo desiderio a livello... e assolvendo questo desiderio sa di potersi valorizzate! Ma, è tutto qui? A che scopo?
b) - Dio dà una precisa risposta: vivere per il Regno. Se già a livello umano uno comprende che deve donarsi... il Signore dà un grande scopo-ideale a questo donarsi, liberarsi: per la realizzazione del Regno.
La novità cristiana? Liberarci per spendere l'esistenza per il Regno!
Se le cose stanno così noi scopriamo di essere stati educati diversamente sul piano umano e cristiano.
-> Traditi sul piano umano anche perché non a conoscenza del piano cristiano. Trattando il cristianesimo con superficialità e come qualcosa che non interessava la vita, l'uomo e l'educazione vedeva la piena realizzazione della persona nella riuscita borghese: raggiungere una posizione, accasarsi ecc.
Vite inutili... sciupate! La non conoscenza della cristianesimo lasciava tranquilli tutti..!
Ancora oggi... Egoismo, individualismo, superficialità!
-> Non accettare il cristianesimo non si dà senso alla immensa forza di liberazione che c'è in noi. Si capisce che l'abbiamo ma tutto si ferma a metà! E quindi anche sul piano umano tutto scende nell'egoismo!
-> Ma è pure sbagliato snaturare il cristianesimo: cioè la rivelazione che dà senso al mio desiderio di donarmi, di liberazione per cui combattiamo! La Rivelazione dà senso e scopo: accettare, vivere, collaborare per la realizzazione del Regno di Dio che è la Chiesa-comunione.
-> Se le cose stanno così i genitori dovrebbero chiedere... gli insegnanti... noi stessi: con questi miei talenti dove posso occuparmi meglio per far crescere il Regno? Che cosa fare, come occupare il tempo tutto, lo studio perché cresca la comunione - Chiesa nel mondo? E Gesù che dice: "chi perde-dona la propria esistenza, la ritrova; ma chi la trattiene, la perderà..!"
Amici: da quanto abbiamo detto prende il via un progetto di autentica educazione alla libertà, alla piena realizzazione della persona e della società; un grande progetto che partendo dall'interno dell'uomo porta alla grande rivelazione della società!