I Mistero gaudioso
"Colui che nascerà da Te, sarà il Santo, il figlio di Dio".
Un angelo, un messaggero, una voce annuncia a Maria un avvenimento misterioso: la maternità divina. Qualcosa di impensabile, che non si riesce a cogliere in tutta la sua portata, un grande progetto in cui si vedono solo alcuni elementi: così si presenterà a Maria questo annuncio. "Come avverrà questo?". Nel suo animo fedele, attento alla parola di Dio, tutto è già definito, predisposto, tutte ormai stabilito.
Quando si è già delle persone per bene, religiose, oneste, che cosa si vuole di più? Quando si va a Messa, si viene in pellegrinaggio, che cosa si può fare ancora?
Eppure proprio attraverso le più disparate circostanze, quando meno ce l'aspettiamo, la voce di Dio chiama. Non possiamo sottrarci: Dio chiama per nome!
"La Potenza dell'Altissimo scenderà, e lo Spirito di Dio abiterà in te". Dio irrompe nella storia di ciascun uomo: a lui nulla è impossibile e tutto diventa amore e fecondità.
È un po' la storia di ciascuno di noi: c'è stato o c'è un momento in cui Dio si fa sentire, racconta cose che paiono assurde, ci indica mete che sembrano di altri mondi. Forse in certe circostanze l'abbiamo sentita questa voce battere e ribattere... forse abbiamo voluto tappare le orecchie...
Dobbiamo accettare la chiamata di Dio, anche se ci sembra tanto pesante, dolorosa: più tardi tutto si chiarirà! La sua chiamata è per la nostra piena valorizzazione; la sua chiamata è solo grande amore per ciascuno di noi.
 
II Mistero gaudioso.
"Beata sei tu che hai creduto" esclama la cugina Elisabetta salutando Maria. Maria donna della fede, ha saputo credere alla parola di Dio anche se tutte le circostanze e le saggezze umane dicevano parole contrarie coi soliti discorsi della cosiddetta prudenza.
L'angelo le ha detto che è madre di Dio, eppure non ha un luogo dove far riposare il suo bimbo quando viene in questo mondo e deve fuggire in paese straniero per mettere al sicuro il padrone del mondo. Poi passano lunghissimi anni nascosti, nella miseria e nel silenzio, nella più comune e monotona vita: un giorno dopo l'altro senza nessun segno, senza che nessuno se ne accorga... Dieci, venti, trent'anni...! La fede è sempre una sfida a quello che si vede e si sente, perché esprime il mondo di Dio che è sempre tanto diverso dal nostro: la fede è l'atteggiamento di chi è forte e sa risalire la corrente, guardare più in là, cercare quello che non si vede! Ogni giornata, ogni avvenimento ci chiede, oggi, una scelta di fede! La vita, tutta l'esistenza di Maria è sottolineata da questa fede adulta. Quanta fede è necessaria a noi per mille fatti, avvenimenti di ogni nostra giornata! Fede per resistere... fede per accettare... fede per donare... Preghiamo...
 
III
"Lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia". Maria è in adorazione: crede! È il Padre che gliel'ha detto, la Parola di Dio dura in eterno. Maria crede anche per noi per tutte le nostre situazioni impossibili, per le nostre giornate e ore di agonia, di sofferenze; quando non c'è più nulla che ci persuade. E tutto sembra crollare attorno a noi... quando più niente e nessuno ci convince! Maria, la donna di fede, ha creduto anche per te, caro malato, soffrendo la difficoltà del tuo credere per la gravosità del dolore diuturno, difficoltà del credere per un'esperienza difficile di vita. Maria ha creduto per insegnare a noi a credere anche nei momenti più oscuri della nostra esistenza; quando chi deve tenere alta la fiaccola e acceso il fuoco scappa o si addormenta; quando tutte le speranze e i buoni propositi svaniscono, quando il mattino sorge più buio della notte; quando ci sembra di non avere più forza, più fede e Dio lo sentiamo tanto lontano.
"Beati coloro che pur non vedendo crederanno!". Dobbiamo credere! Dobbiamo buttarci in questa avventura della fede come Abramo... la Madonna... una fede che è continua scelta... e vigilanza... fedeltà... fiducia! È un piccolo bimbo che nasce, ma è Dio. Ci sorride invitandoci ad una grande avventura!
 
IV Ccompiuto il tempo della loro purificazione lo portarono al tempio per offrirlo al Signore".
Maria è l'ancella del Signore, a Lui si dona e a Lui tutto dona: è la donna dell'amore! Amore per tutti … [..]. Più avanti negli anni dirà, in una certa circostanza: "non hanno più vino". È una osservazione semplice, quasi banale. Rivela una preoccupazione materna: che gli sposi non facciano brutta figura, nel loro giorno più solenne. È un amore di Madre che vede tutto che avverte e sente le cose prima ancora che appaiano, e intuisce ciò che altri occhi non sanno vedere.
Un amore semplice che sembra non esistere nemmeno: senza strepiti, senza dichiarazioni e senza ricevute. Un amore che esiste semplicemente perché è amore, perché è un dono. Il Vangelo non parla quasi mai dell'amore di Maria, ma lo si sente tante volte presente, come un respiro che per essere avvertito richiede un orecchio attento. È un amore così grande e così concreto che la porterà fino alla sommità del calvario per donare tutto e ricevere tutti noi come figli.
La donna dell'amore è nostra madre. Come dovrebbe aprirsi il nostro cuore... con quale fiducia a Lei ricorrere... con quali intimi e profonde preghiere a Lei rivelare... presentare! A questa meravigliosa madre apparsa un giorno... ove noi saremo tra qualche ora vorremo dichiarare, ricordare impetrare.
 
V Mistero
"Tuo Padre e io, addolorati, andavamo in cerca di Te".
Dal giorno in cui Simeone le disse: "una spada ti trapasserà il cuore” la Madonna non ebbe più giorni felici. È come se, ad una mamma, nei primi giorni di esistenza del suo bimbo un medico le dovesse dire: "il tuo bimbo ha una malattia grave; verrà giorno in cui dovrà soffrire molto..." giornate piene di angoscia! Così per la Madonna! Questa stessa sofferenza la Madonna l'accetterà ancora per tutti noi sul monte calvario: diventando nostra Madre sarà sempre in trepidazione per i suoi figli fino alla fine del mondo! In questa luce capiamo l'apparizione alla Salette... Lourdes ecc.. Che cosa decidiamo noi? Continuare a farla soffrire oppure diventare consolatori?