LA CHIESA REALE
 
Come possiamo dire che la Chiesa è un popolo di comunione se l'80% dei cristiani non partecipa più alla vita della Chiesa?
-Come possiamo dire  che la Chiesa è un popolo di comunione se il 20% dei praticanti vive così poco il Vangelo?
-Come possiamo dire che la Chiesa è un segno e uno strumento di unità per tutto il genere umano, se non riusciamo a realizzare la comunione neppure in casa nostra?
-Come possiamo dire che la Chiesa, essendo un popolo in missione esiste per evangelizzare se soltanto l'1,2% dei cristiani è impegnato coscientemente nell'azione pastorale?
-Come possiamo dire che la Chiesa è un popolo santo se questo popolo è permeato dal secolarismo, dal laicismo, dal consumismo, dal pansessualismo?
Vogliamo dunque affrontare anche questo aspetto per poi trovare la nostra identità.
 
1° Una crisi epocale
     fase agricola
     fase industriale
     fase post-industriale  Post moderna!
 
Con il secolarismo imperante. Nasce il consumismo. Marginalizzazione della Chiesa. Mancato senso della vita.
La situazione italiana:
-La famiglia= ridotta. Denatalità-incapace di educare-finalità di benessere materiale
-La scuola
-Il lavoro: la grande crisi
-La politica e la fine dei partiti-fine delle ideologie-
-Il benessere: fine di tutto
 
La religiosità in Italia
Un cattolicesimo da “scenario”
La gran parte si dichiara “cattolico” se poi si va a vedere salta fuori l'armata Brancaleone.
C'è chi…. Altri….Battesimo-Cresima-Comun.-funerali e poi?
-E' lo stesso ragionamento che si fa per l'ultimissima percentuale degli studenti che scelgono la religione.
Infiniti motivi. Ma quanti con convinzione?
Tradizionalismo, pratiche religiose ma ignoranza religiosa.
Vi è una minoranza. Ma anche nella minoranza quanta diversità e sfumature! Quanti, tra questi ultimi, sono impegnati e si sentono corresponsabili per il Battesimo ricevuto?
-La pratica religiosa: non è omogenea. Ma quanta indifferenza e abbandono!
-Una fede soggettivizzata e frammentata.
-Un'etica del “secondo me”. Senso del peccato, senso del pudore, rifiuto a priori della morale.
Amoralità diffusa più di immoralità dilagante.
-I comportamenti: aborto-convivenze-mancata serietà matrimoniale-matrimoni civili .Non apriamo il capitolo della giustizia, tasse, piccole tangenti ecc.
-La situazione delle nostre parrocchie….burocratiche
-Immobilismo di tanti gruppi: o gruppi assolutamente non missionari. Al massimo tengono vicini i giovani ma senza apertura apostolica, senza apertura alla collaborazione con altri gruppi….! Senza un piano apostolico.
-Le prospettive non sono buone. Nei nostri istituti….nelle nostre famiglie….scuole:sempre più forte l'indifferenza religiosa. C'è un certo risveglio per un impegno sociale….in alcuni un risveglio di confronto religioso.(le sette….)
La conclusione è la necessità di una nuova evangelizzazione; l'urgenza di evangelizzatori. Noi esistiamo per evangelizzare e la nostra crisi è proprio la mancanza di un serio lavoro di evangelizzazione.
-Se il sogno di Dio è la realizzazione della Chiesa comunione e missione per il mondo ognuno deve scoprire  scoprire in se stesso la chiamata a rispondere a questo sogno di Dio. E' il motivo per cui siamo qui.
 
 
Tra la Chiesa attuale e la Chiesa ideale c'è un abisso che deve essere colmato attraverso un progetto di ristrutturazione .
Perché le nostre comunità attuali non corrispondono al sogno di Dio?
 
Alcune osservazioni
-Nella Chiesa si è affievolito l'annuncio di Gesù e quindi c'è il rischio  che la maggior parte della gente perda la fede in Gesù. La gente giunge ad accettare la Chiesa con i suoi scopi sociali (caritas) ma no Gesù Cristo…!
-Nella Chiesa si prega molto poco. E' diminuita la parte contemplativa.
- C'è un certo pelagianesimo: per cui ci si salva con tutte le nostre iniziative.
- E' in atto  l'ansia dell'azione.
- nei catechisti manca frequentemente l'autentica esperienza di Cristo che, quindi, non viene trasmessa.
- Pastorale mediocre e che manca di progetti e di piani pastorali.
- Non si leggono i segni dei tempi e non è centrata sui lontani. E' centrata sui vicini che si perdono…
- Non sono coinvolti sufficientemente i laici e non è programmata la pastorale della cultura come mentalità ecc.
- Mancano le cinghie di trasmissione tra i vicini e i lontani. L'80% della gente non sente la Parola.
Documenti bellissimi che non vengono letti e di cui non se ne conosce l'esistenza.
-Si afferma che la Chiesa è comunione, missione ecc. ma chi l'aiuta a diventare tale? In che modo?
- C'è poi un motivo strutturale pesantissimo: la comunità continua ad essere verticistica, piramidale!
 
 
 
 
Come è possibile far fronte ad una […] da 90% con un 1% di impegnati?
- Le Parrocchie, almeno alcune, sono troppo numerose di persone. Con 5-10 mila abitanti come è possibile…?
- Nel mondo studentesco: con 5000 studenti media superiore come è possibile realizzare una pastorale?
- Le prime comunità erano formate da piccoli gruppi! Occorre allora cambiare, trovare un progetto
cioè: sapere che cosa vogliamo- Studiare a fondo il problema- paragonare l'ideale al reale. Stabilire varie proposte per avviare il reale all'ideale.
Qual è il nostro progetto? Formare una Chiesa comunione, missione e testimone della  santità di Dio!
Concretamente che fare?
Rompere lo star bene insieme, la semplice compagnia per realizzare un piano di intervento microstrutturato.
Piccoli gruppi per ogni istituto. Con una azione personale, con azioni di gruppo. Con testimonianza comunitaria.
Riprenderemo più avanti questo discorso. Vediamo intanto come Gesù viveva la suo pastorale nel suo tempo e come la vivevano le Chiese primitive. Da tutto ciò la nostra azione.