1° incontro
“La situazione dell'evangelizzazione dei lavoratori nelle nostre industrie”.
Collocazione: C - 2
Innanzitutto: 1) l'annuncio del Vangelo giunge sempre meno ai lavoratori - nelle fabbriche, case, ambienti ecc.
Il fenomeno è grave e va diffondendosi sempre più. Il fatto appare evidente. Viene denunciato come un fenomeno di vaste proporzioni da chi opera direttamente nel mondo operaio, da sacerdoti, laici e datori di lavoro impegnati cristianamente.
+ La situazione è particolarmente grave nei centri urbani ove masse di giovani non hanno più contatti con parrocchie, gruppi e, quindi... come è possibile che trovino l'Annuncio?
Il fenomeno però si fa evidente un po' ovunque e soprattutto là dove l'Arci si è costituita con un ben preciso scopo!
+ E particolarmente preoccupante è lo stato di coloro che, volendo rimanere cristiani, si trovano in un fortissimo disagio, ascoltati e accettati da nessuno anzi visti come pesi inutili... posizioni terribili per il cristiano, posto tra due fuochi ..!
E il disagio diventa maggiore soprattutto quando il lavoratore non è neppure ascoltato all'interno di quella Chiesa che deve difendere e testimoniare..! Infatti: quando una parola adatta a loro, una predicazione, degli incontri? Il tutto è fatto solo ed esclusivamente in funzione dell'intellettuale!. Ideali, linguaggi, mete: non hanno rapporto con il mondo del lavoro!
+ E allora, questi cristiani, come reagiscono?
- alcuni superano la crisi e diventano più maturi; ma saranno degli isolati
- altri scelgono il compromesso e il disimpegno
- altri accettano l'analisi marxista volendo rimanere nel contempo cristiani.
A tutto ciò i sacerdoti e le comunità ecclesiali hanno o continuano a rispondere fiaccamente senza un'apertura o un lavoro particolare, almeno nel nostro mondo lomellino!
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- + Le cause del distacco
- alcune cause generali
- e particolarmente quelle riguardanti la Chiesa
- Cause inerenti alla realtà umana, alla società industriale, alla condizione operaia
Il fenomeno non è esclusivo del mondo operaio ma tocca tutto il mondo del lavoro. È il grande problema della chiesa nella società industriale e secolarizzata: come annunciare, costruire?
La nostra difficoltà a riguardo del mondo operaio è ancor più grave perchè mai l'abbiamo affrontato e studiato.
Tra le cause complesse della situazione ci sembrano rilevanti le seguenti:
+ la società industriale attuale, accanto ai valori positivi, contiene profonde storture, perchè si fonda su criteri errati.
Tra i valori positivi: miglior tenore di vita.. superata l'indigenza.. analfabetismo.. aumento di socializzazione... Se sono positivi, possono diventare negativi qualora diventassero assoluti per cui lotta violenta ecc. Ma pure negativi per la presenza di sfruttamenti ecc.
- La causa più profonda di tutti questi mali non è lo sfruttamento, la lotta di classe ecc. ma è nell'uomo
A motivo del peccato è portato a creare squilibrio ed a opprimere dovunque, dalla famiglia alla società internazionale. Una struttura fatta dall'uomo disattento pesa sugli uomini in senso deformante e li induce al male.
Le cause immediate sono nella sua gerarchia dei valori... la cui logica è: ( a formare questa logica materialismo, edonismo, utilitarismo..)
1) Il massimo profitto = il profitto inteso come motivo essenziale unico... senza alcun controllo sociale
2) individualistico = diritto assoluto su cose e uomini di cui disporre in forma autoritaria senza alcun rispetto alla dignità, alla libertà e partecipazione.
3) assolutizzazione della produzione della proprietà fino a sacrificare i beni essenziali come la salute, lo sviluppo equilibrato della famiglia e della persona.
4) La concentrazione di un enorme bene economico in poche mani con i criteri di cui sopra.. (onde il vestito, la scuola, tutto programmato.. tutti figli della grande azienda) (In tutto questo: il gioco delle medie aziende per stare a galla.. delle piccole per non..; il gioco degli arrivisti... dei miglioramenti.. delle posizioni di comando.. delle piccole e sofferte dittature interne..)
5) La cultura di tipo consumistico, diventa il motore di questa società, appare come una delle forme più gravi di condizionamento, perchè crea modelli falsi di vita in funzione della produzione. Basti pensare ai mass media... e tutto ciò attua una preoccupante manipolazione dell'uomo.
6) Il potere politico che dovrebbe.. cambiare la situazione anche quando non è asservito al potere economico... si rivela quasi incapace di controllarla o di invertire la tendenza
La logica descritta esercita una pressione continua, forte, sottile, disumanizzante, su tutti: molti non riescono a difendersi, perchè non si rendono conto di questa nuova e più grave forma di sfruttamento, di spersonalizzazione e di distruzione dei rapporti umani.
+ Gli aspetti negativi di questa società industrializzata pesano soprattutto sulla classe operaia.
L'ingiustizia diffusa nella distribuzione del reddito, le condizioni di trattamento disumano, di sfruttamento e di discriminazione cui gli operai sono sottoposti; l'insicurezza del lavoro, il dipendere nella vita da decisioni di altri; il vivere in zone soffocanti e in condizioni non umane; il dramma di una immigrazione forzata e non preparata; la continua lotta per ottenere giustizia e condizioni più umane per tutti sono situazioni oggettive, diffuse e talora generalizzate: ciòe hanno una dimensione collettiva.
Costituiscono una continua pressione su tutti...!
b) mali e storture sono presenti anche nei lavoratori e nel movimento operaio.
E come si manifesta questo male? : la logica della società più sopra descritta è parente pure della mentalità dell'operaio. I mali presenti.... : sono
+ limitarsi all'interesse economico individuale o perchè costretti dalla situazione o perchè accettano la logica del guadagno e dell'alienazione. Arrivano così a vendere la salute, a cercare la promozione individuale; a trascurare gli altri e la società, a rompere la solidarietà, a perdere il senso dei valori dell'uomo.
+ le sperequazioni esistenti tra operai.. impiegati, contadini.., salariati... creano tensioni.
+ Il lavoratore più cosciente tende a isolarsi: tutti i valori della vita non contano più! Conta solo il cambiamento delle strutture; vedono solo l'aspetto politico della vita..! E questo pericolo è presente pure in coloro che si dedicano al sindacato.
c) La causa radicale della difficoltà ad accogliere il Vangelo si rivela per tutti nel peccato che è in ogni uomo.
+ La radice vera del male sta nel peccato.
Tendenza ad essere autosufficiente... a staccarsi da Dio... rifiutando il suo amore.. a servirsi degli altri anziché servire.. diventa egoismo, pigrizia, immobilismo.
Ritroviamo questo male in tutti gli uomini...
Esso si concretizza inoltre nei rapporti sociali e nelle strutture attraverso le quali esercita un pesante condizionamento sulle persone.
1a conclusione:
Nell'evangelizzazione dei lavoratori bisogna aver presenti tutte queste cause. La coscienza di esse aiuta a non mitizzare la classe operaia; a non identificare l'evangelizzazione con il cambiamento delle strutture; ma anche a non ignorare l'importanza di questo cambiamento.
II. Le cause riguardanti la Chiesa.
È un fatto che i lavoratori denunciano di trovare, nella chiesa, difficoltà ed ostacoli gravi per ricevere il messaggio e credere. Lo rileva chiunque entra in contatto con loro. Il ricorrere insistente di questa accusa costituisce un grave male che non può essere ignorato.
Che dicono i lavoratori? Alcune accuse:
- nonostante quel che dice: è una forza capitalistica legata a questo sistema..! Invece la classe operaia ha coscienza di essere sfruttata! È necessario lottare pure contro la Chiesa... Marxismo..
- C'è poi l'idea che molti cristiani giustifichino troppo facilmente questa situazione.. per cui ci si deve identificare nel comunismo per una lotta di liberazione anche contro costoro.. perchè osteggiano.. si disinteressano...
b) molti cristiani accettano come normale (quasi voluta da Dio) l'esistenza dei ricchi e dei poveri e la sottomissione dei poveri ai ricchi. Si giustifica troppo facilmente mentalità e strutture ingiuste.. Su punti fondamentali quali la proprietà privata, il lavoro ecc. risentono più della mentalità borghese che di una visione cristiana della vita e della società.
Per le cause di ingiustizia si viaggia più facilmente sull'assistenza sociale, piuttosto che attaccare le cause profonde... Però..!
- Le accuse si fondano su fatti, preti, laici, parole, azioni, omissioni, assenteismi..!
- Si manca di un linguaggio adeguato...
- Non c'è spazio per l'operaio al suo interno!
+ Nelle organizzazioni diocesane e parrocchiali: scarsamente rappresentati... oppure ci lasciano perchè non si trovano...
+ Spese inutili, manovre di sottobanco.. soldi che vengono raccolti e non si sa come vengono spesi... distaccano l'operaio che lotta per un poco...
+ queste ed altre cause svalorizzano il Vangelo agli occhi degli operai..! Esiste così una pre-comprensione!
b) Vi sono carenze che ostacolano seriamente l'evangelizzazione dei lavoratori.
- La comunità delega degli specializzati, mo non si impegna! Una comunità formata... Non è vita della chiesa che vuole emergere..! Una messa per loro..una funzione: ma sono di seconda categoria? Sono umiliati all'interno della Chiesa?
- Nel mondo operaio vengono a galla grosse carenze di educazione cristiana!
Si vuole uscire dal mondo operaio.. l'operaio è un emarginato dei nostri ambienti (Chi hai sposato? Un'operaia..!)
Individualismo, arrivismo.. e chi arriva diventa ancora più gretto e arrivista! Certi capi squadra!
La formazione poco adeguata.. non aiutati.. non in gruppi specialistici... emarginati cristianamente, fin dall'inizio. Non cristiani, per la nostra società, fin dai teneri anni; nelle nostre case alpine? E chi può venire?
c) L'attività pastorale è ancora troppo ancorata alla realtà e alla mentalità proprie della società pre-industriale: nei contenuti, nel suo esercizio... nelle strutture!
- nelle parrocchie: mentalità e strutture formanti. Vedete degli operai suonare il campanello della casa parrocchiale X? E qui attendere, in piedi, con il cappello in mano?
Mentalità, opere, iniziative sono di rottura, di distacco! Parecchi tra i più sensibili ed impegnati ne sono così preoccupati da chiedersi se possono veramente evangelizzare il mondo operaio restando nelle strutture attuali.
Un numero sempre maggiore è portato a rispondere negativamente.
- Altri credono di sì ma cambiando molto..!
d) Sono evidenti alcuni punti di frizione tra lavoratori, sacerdoti e vescovi.
- diffidenza reciproca tra responsabili di Chiesa e lavoratori accusati di autoritarismo e paternalismo.
- Alcuni su posizioni tradizionali, altri trovano difficoltà ad interpretare la autorità come servizio...
Questo in sintesi