La Chiesa annuncia la salvezza portata da Cristo
 
Ciò che diremo è ciò che si trova nei decreti conciliari.
 
1) La Chiesa è nel mondo sacramento di salvezza: cioè deve viverla - annunciarla - renderla operante.
Cristo agisce attraverso lo Spirito in una comunità, non isolatamente. È la Chiesa il volto di Cristo, non l'individuo. È la Chiesa che continua... anche attraverso l'individuo che rappresenta la Chiesa.
+ Suo compito principale: annunciare il Vangelo con l'essere - testimonianza - e con la Parola; con il modo di vivere. Soprattutto deve dare testimonianza dell'amore all'interno... e all'esterno: come si mette al servizio.
+ L'annuncio pone le basi alla fede. Attorno ad essa si costituisce la comunità. Deve percorrere la sua strada sulla Parola, convertendosi continuamente ad essa.
+ Non è suo compito assumere in proprio le attività terrene... a meno che... supplenza... perché non esiste..! Però non si estranea perché sa che qualsiasi cosa faccia al più piccolo... e perché è comunione e fratellanza che deve dilatarsi fino ai confini... e perché i cristiani vivano dei rapporti cambiati... facciano concretamente... (qui si aprirebbe un capitolo enorme delle responsabilità dei cristiani nelle opere... Ma la comunità deve aiutare...).
- Deve aiutare tutti gli uomini ad aprirsi alla solidarietà.
- Deve dare un giudizio sul mondo perché il Vangelo lo dà. Ed è suo compito aiutare i credenti a farsi un giudizio sul mondo e a educare all'impegno secondo lo spirito evangelico - spirito critico - a realizzare giustizia... a opporsi...
- Deve esercitare una funzione profetica superando il neutralismo; deve costruire, denunciare... orientare... Il neutralismo sarebbe corresponsabilità e rinuncia alla propria missione.
- La Chiesa è missionaria... deve ... è la sua natura... "il fine specifico di questa attività missionaria è l'evangelizzazione e la fondazione della Chiesa in quei gruppi e popoli in cui ancora non esiste" Ad Gentes n. 6.
È missione affidata a tutti... indistintamente... Non è solo di pochi "chiamati". Tutti sono chiamati!
 
2) Cos'è l'evangelizzazione.
"L'evangelizzazione propriamente detta è il primo annuncio della salvezza a chi, per varie ragioni, non è a conoscenza o ancora non crede. Questo ministero è essenziale per la Chiesa oggi come nei primi secoli della storia...
L'evangelizzazione è normalmente preceduta ed accompagnata dal dialogo leale con quanti hanno una fede diversa o non hanno alcuna fede... È un dialogo che alcuni chiamano preevangelizzazione” (rinnov. Della cat. N. 25-26).
- Evangelizzare è annunciare che Dio Padre vuole salvare concretamente tutti gli uomini, dentro la loro storia liberandoli dal male e portando loro la vita eterna. Essa consiste nel vivere da uomini la vita divina in comunione insieme con il Padre e tutti i fratelli nello stesso Spirito.
- Questa salvezza è solo dono di Dio...
- È però una salvezza offerta a tutti.... Di chi la responsabilità se non arriva a tutti?
- Non è taumaturgica cioè un taglio del dolore e della lotta ma toglie il principio del male per la realizzazione di autentica comunità.
- Nel momento in cui si accetta autenticamente si offre agli uomini uno spettacolo di una novità totale... costruzioni di società più giuste... fratellanza e giustizia... cadono le catene della schiavitù...
- L'evangelizzazione è autentica liberazione e inizio di una nuova società. Liberazione... libera... proietta...
- L'evangelizzazione richiede in chi l'annuncia, piena fedeltà a Cristo, creduto... amato... seguito... modellarsi insomma!
- Il Vangelo va annunciato come l'ha annunciato Cristo che si è incarnato nella condizione concreta degli uomini vivendo tra loro e assumendo la condizione...
- Deve necessariamente preferire le persone che da sole non ce la farebbero... emarginati, piccoli, anziani, poveri ecc.
3) L'evangelizzazione in una società industrializzata.
La Chiesa, oggi, vive in una società industrializzata... Vive tra uomini che reagiscono diversamente alla situazione: coloro che la creano e la mantengono, quelli che la subiscono rassegnati, quelli che reagiscono e lottano per superarla. Poniamoci in questa realtà e cerchiamo di scoprire i "segni dei tempi" cui urge dare una risposta evangelica.
a) i poveri e gli emarginati della nostra società. Come Cristo... così noi... scegliere i poveri della società industriale. E' un mondo caotico: sfruttati e sfruttatori. Con quale difficoltà riusciamo a scoprire... dove sono gli uni dove sono gli altri...
Da un certo punto di vista potrebbe apparire chiaro... ma presso le nostre piccole aziende artigianali...
+ Però osserviamo masse di emarginati: indigenti, analfabeti, bambini... vecchi, malati, asociali, immigrati... le due vite... le sofferenze... l'ignoranza...
Tra gli emarginati figurano spesso anche gli operai e i contadini. Pur avendo raggiunto una discreta forza e posizione, permangono trattamenti non umani, condizioni di pericolosità, insicurezza per il lavoro... o condizioni di case e quartieri..!
b) i conflitti sociali
L'attuale società è molto conflittuale perché sacrifica i valori fondamentali e non permette una loro affermazione pacifica.
+ Conflitti tra egoismi opposti... fra nazioni... fra padronato e...
+ Conflitti che nascono da reazioni contro ingiustizie
+ La lotta di classe marxista ad esempio rientra fra questi conflitti!
+ È un fatto constatabile che i lavoratori hanno sempre dovuto strappare quantp era loro..!
+ La lotta della classe operaia interpella la Chiesa... e la Chiesa che dice?
+ E i singoli lavoratori cristiani che possono fare? Da che parte staranno? Qualsiasi scelta..! Eppure prima degli altri dovrebbero essere attenti alla evoluzione...
 
La Chiesa deve:
a) aiutare a scoprire il significato profondo del lavoro...
b) il suo valore umano e religioso.
c) purtroppo turbato dal peccato
d) ma "salvato da Cristo". La verità di Cristo ha salvato pure il lavoro dando ad esso un valore ed un orientamento enormi.
 
4) A questo punto si inserisce il problema dell'evangelizzazione del mondo operaio. Il movimento operaio è una necessità e un segno dei tempi. La sua presenza è importante non solo per la denuncia delle ingiustizie, ma perché propone un quadro di valori alternativo al quadro di valori della società attuale. Si può così riassumere:
- Il primato dell'uomo sulla produzione e sul profitto
- La solidarietà in luogo dell'individualismo e della competitività
- la partecipazione libera alla vita dell'azienda e della società invece della pura subordinazione.
- l'umanizzazione del lavoro invece che ridurlo a strumento di eliminazione e di sfruttamento umano
- una cultura che si fondi su valori umani autentici e li sviluppi concretamente invece che il consumismo
- un corretto ed armonioso sviluppo della società in luogo del predominio del potere economico.
+ Però i lavoratori non hanno coscienza di ciò salvo alcuni: ecco il valore del movimento operaio.
 
La Chiesa nel mondo operaio:
+ deve impegnarsi per la liberazione totale dell'uomo
+ deve condividere i valori del mondo operaio
+ rendersi accogliente ai lavoratori (come?)
+ respingere lo spirito del mondo...
+ solidarizzare con i lavoratori
+ formare comunità all'interno... cioè costruire la Chiesa nel mondo operaio...
 
Una comunità che dovrà vivere...
- ascolto della Parola
- sacramenti
- preghiera ecc..