La chiesa - salvezza del mondo - e' una realta' di comunione e di missione
 
 
Introduzione:
 
Riflettere a fondo sulla condizione del mondo studentesco (vita, scopi, amicizie, studi, modo di occupare il tempo, ecc.) è condizione irrinunciabile per essere in grado di un annuncio evangelico che sia storico.
  • è pure una esigenza di rispetto verso questo mondo (rispetto verso tutte le categorie, non siamo classisti; ma stiamo parlando a studenti) che ci spinge ad essere decisamente seri nel nostro servizio.
  • ed è pure la coscienza che Cristo è in mezzo a noi con tutta la sua vitalità che ci spinge ad essere estremamente attenti all'evoluzione studentesca onde calare sempre più quella presenza dinamica.
 
 
I.
 
Da questo ripensamento, per non essere fuori dalla storia né contro la storia questa breve introduzione sul nostro mondo studentesco; la vedremo sotto quattro aspetti diversi o punti di vista:
  • psicologico
  • sociologico
  • culturale
  • religioso
 
  • psicologico: i mezzi di comunicazione sociale, maggiori possibilità finanziarie (per cui: divertimenti, riviste, films, viaggi e studi) hanno anticipato l'evoluzione interiore
  • ragazzi adulti… “che prendono” la parola… che vogliono prendere parte… che comprendono di più e quindi… droga, impegni vari, alienazioni
  • una anticipazione nell'evoluzione e un ritardo nell'ammettere alla corresponsabilità (in politica soprattutto).
  • Un aumento del periodo dell'adolescenza con maggiori possibilità di ripensamento (dovuto al benessere). Questo, generalmente, porta al problematicismo, quindi allo smarrimento: che fare? Tutto fa “schifo!” quindi al rifiuto di tutto (tradizioni, famiglia, chiesa, ordine…)
  • Questo rifiuto o staccarsi dall'autorità porta con sé insicurezza, vuoto, disimpegno, ipercriticismo, sul piedestallo a giudicare tutto… paura dell'isolamento.
  • sociologico: crisi dei gruppi naturali come la famiglia. Ricerca di nuovi rapporti ove sentirsi accettati, ove sentirsi “qualcuno” ed avere comuni esperienze. Dove pensarsi autonomi e nuovi creatori della società: “arriviamo noi…” da qui l'ipercriticismo, il rifiuto, la contestazione, la violenza. Il benessere e la ricchezza influenzano le decisioni vocazionali… il benessere, la ricchezza diventa freno, tarpa le ali, addormenta… spezza personalità! È terribile che cosa provochi una moto.. una vacanza.. è la fine. Può nascere apatia, noia, fuga… droga… contestazione.. violenza. Da qui anarchia e gruppi di rottura.
  • culturale: una enorme indigestione di nozioni senza alcuna possibilità di trarle ad unità. Indigestione di sensazioni, di cose che non vanno: che cosa fare, come agire? Superata la tesi liberale dell''800 balza, con forza, alla mente di molti il marxismo che tenta di portare ad unità, di spiegare, di dare un volto all'economia, di dare un indirizzo alla storia e, quindi , un ideale all'uomo. Alcuni, molti, rimangono abbagliati. Infatti, dicono, non ci sono alternative: scopro, in questa realtà, ciò che può dar senso alla vita. Il Cristianesimo? Fumo e nulla più. Tante parole, niente di concreto. Ma, intanto, non mi spiego il significato della vita, della morte; non smuovo gli apatici verso un impegno. Perché devo farlo? Dovrò morire! La vita diventa una continua, terribile lotta; una diplomazia, una politica esasperata ed esasperante. Non trovo nelle ideologie il significato ultimo di tutto. Questo porta con sé tanta superficialità: ribellismo momentaneo per lasciarsi integrare.
  • gli altri debbono cambiare, diventare poveri, lasciarsi sensibilizzare: noi no! Abbiamo la verità! Ma quale verità? E le soluzioni, spiegazioni che vengono portate con toccano la persona, solo la struttura. Certo, si dice, che è la struttura… ma è più vero che sia l'uomo a formarsi la sua struttura. Cambiato l'uomo cambia tutto..
  • una non conoscenza della Rivelazione in tutta la sua vastità porta, unita a mancanza di umiltà, ad una mentalità secolarizzata. Questo vale per i credenti. Non più preghiera.. Dio… Messa, obbedienza: ma solo impegno. Su questo verrò giudicato.
È un nuovo razionalismo. La ragione che impazzisce! (lo vedremo più… in altra circostanza).
Sotto l'aspetto culturale dobbiamo sottolineare alcuni valori: lo studio come servizio… preoccupazioni per un mondo più giusto… mentalità democratica, scoperta di valori, onesta e chiarezza..
  • religioso: moltissimi studenti non credono. Ve ne sono molti che vanno ancora a Messa, accendono la candela, ecc. ma è fede che sta per morire e superstizione. Pochissimi hanno coscienza di Dio e una mentalità di fede. Pur confuso in mezzo a un mondo studentesco ancora religiosamente equivoco, che crede profondamente è una esigua minoranza. Questa minoranza, se rimarrà fedele, diverrà sempre più “segno” quanto più questa società avanzerà. Ritorneremo al tempo in cui si dirà: ecco, quello è un cristiano! I motivi di questo mondo religiosamente equivoco sono diversi:
    • abbandono della religione perché non mi dice più nulla: era una adesione tradizionale imparata al catechismo e non più approfondita…
    • abbandono perché intellettualmente non riesco ad aderire. Non riesco a farlo diventare un buon schema filosofico. Sono superati… ridicoli: laicismo!
    • Abbandono perché sono “schifato” dal comportamento dei cristiani
    • Abbandono perché mi costa troppo dire di sì! Il benessere, la ricchezza riempie il cuore….
    • Abbandono perché voglio vivere, impegnarmi: non comprendo il legame tra fede e vita
    • Abbandono perché stanco degli ambienti che frequento o in cui sono nato: fatti solo di cose da fare e altre cose da non fare…
    • Abbandono, quindi, perché non riesco a trovare nel cristianesimo ciò che cerco: rapporto con Dio personale, la sua scoperta, ciò che vuole da me e l'impegno conseguente… non riesco a scoprire e vivere di Dio come i contemporanei di Cristo riuscivano…
 
 
II.
 
A questo mondo giovanile così complesso, complessato ma interessante, ricco di fermenti e capace di grandi cose, che desidera, tolti molti casi dovuti a particolari situazioni ambientali, essere corresponsabile nella costruzione di un nuovo mondo, a questo mondo giovanile sono molte le proposte che vengono fatte.
  • dalla famiglia: (la principale responsabile dell'educazione) è difficile sentire un piano educativo valorizzante pienamente la persona; è frequentemente indirizzata verso la “riuscita”; l'esser furbi, il raggiungere quel posto per una sistemazione tranquilla. È comprensibile…ma delude frequentemente… porta, ha in sé la possibilità di proporre ciò che costituisce … ma solo in rarissimi casi riesce a proporre e a vivere…
  • dalla scuola: sappiamo le proposte della scuola. Conosciamo il nozionismo, certi indirizzi slegati, opinioni: mai proposte sperimentate all'interno ecc. anche perché non ne ha la possibilità. Non salva la persona anche se momentaneamente mi infervora con alcuni indirizzi.
  • Dai gruppi: sono i gruppi impegnati; dove ha ragione chi è più dialetticamente capace e ferrato, dove si tende ad imporre un'idea, dove ci si butta in mete parziali: per che cosa poi? Dove uno si trova calpestando o addormentando tutti i valori spirituali. Non sono al servizio, sono per dominare, imporre politicizzando tutto… all'inizio dà euforia: ci pare d'essere i creatori della storia: poi appare tutta la meschinità della presenza, della azione. I gruppi non educano se non in funzione di un'idea e non rispondono alle nostre esigenze fondamentali. Gruppi per captare una riserva aurea… la società tutta: basata sul progresso, benessere, soldi: non interesse alla persona. Mancanza di chiarezza nello scopo. L'uomo, il giovane è visto solo in funzione di questo sistema. Deve essere un bravo consumatore. Mode, films, macchine, tutto deve consumare! Non deve avere personalità: diversamente non compera… non collabora… gli adulti tutti collaborano a questa visione di cose: i giovani li vogliono educare in questa luce; quindi club, possibilità… divertiti…! Campo Mboki? In mezzo a quegli straccioni? Degradarti così? Domani: debosciati o contestatori superficiali!
  • Le comunità parrocchiali: anche qui troviamo proposte muffe, superficiali, deludenti; sono molte le parrocchie che stanno muovendosi: quali difficoltà, però, per un giovane ad introdursi. E poi, perché introdurmi? Non ne sento la minima necessità! (distrutti dal benessere, ma fino a quando… e quando si sveglieranno che cosa succederà?) e quando ne sento la necessità che cosa mi dà la Parrocchia? Una conferenza? Una predica del Parroco? Un po' di bene attraverso la S. Vincenzo? È una tale prospettiva buia, non valorizzante che blocca: mille altre proposte esaltanti della società subito mi prendono!
 
A questo punto comprendiamo la presenza di mille e mille ingiustizie, di mille e mille perversità:
  • si è educato l'uomo all'orgoglio, all'egoismo, ad interpretare la vita per sè; deve primeggiare, reggersi, non importa come…
comprendiamo allora:
  • la politica ed i partiti come regno di uomini senza scrupoli che… (non tutti per fortuna..) ingiustizia ovunque.
  • Le lotte tra padronato e operai. L'incapacità del dialogo. Le lotte di piazza, la violenza da ambedue le parti per ottenere. L'uno vuol rimanere il padrone forte del principio della proprietà privata; l'altro la compartecipazione forte del principio che la proprietà è un furto…
  • L'esasperazione sessuale come evasione… la droga… i furti che si moltiplicano… le società in decadimento: Danimarca… Svezia, ecc.!!
  • Le violenze! Viene posta come unica alternativa per cambiare, mutare: ad una violenza si vuol porre un'altra violenza.
  • Quanti gli scontenti, gli apatici… quanti gli inutili = vite vuote! Senza senso o significato…! Infatti tutto ciò è risultato di proposte:
    • proposte eludenti: non rispondono a tutte le esigenze. Non danno la possibilità di portare ad unità; sono incomplete… infondate… precarie…
    • proposte equivoche: anzi distruttrici della vera personalità e libertà del giovane. Viene soffocato oppure vivacizzato negli istinti, non liberato..
    • proposte abdicanti: non formano una vera personalità. Non impegnano… sono tranquillizzanti…
    • proposte alienanti: sono quelle dei mass media ma sono pure quelle dei partiti, dei gruppi impegnati quando spingono all'impegno per l'impegno…! È giusto mettersi nei partiti, ma non per portare la testa all'ammasso…!
 
 
III.
 
Allora tutto è marcio, insufficiente, da condannare? Non c'è salvezza? Non c'è salvezza nella misura in cui non riusciamo a scoprire e a verificare, sperimentare Cristo. È Lui la salvezza rivelataci dal Padre. È Lui la via, la verità, la vita. È Lui che dà risposta al tutto e può impegnare tutti rispondendo a tutte le nostre infinite esigenze. La salvezza non è lo studio, il sesso, la riuscita, il denaro, la politica; anche tutto questo però solo se illuminato da Cristo. Tutto passa, Cristo rimane! Le proposte religiose che con invitano all'esperienza di Lui, o sono conseguenza di questa scoperta, o quelle umane non illuminate da Lui, sono e saranno sempre inutili, alienanti, senza scopo definitivo!
Cristo, salvezza del mondo, dove lo trovo, lo incontro, lo esperimento? Cristo, oggi, lo incontro e sperimento nella Chiesa che diventa salvezza!
La Chiesa, salvezza del mondo, è una realtà di comunione e di missione: è Cristo ancora in mezzo a noi che fa comunità e ci invia ad annunciare che è Lui la salvezza. Trarre tutti ad unità!
Allora Cristo-Chiesa-comunità non sono dottrina, ma realtà concrete, oggettive, sperimentabili, come sono una famiglia, un gruppo di amici. Non si tratta solo di ascoltare, di fare qualcosa, di impegnarsi per la Messa, la comunione ecc. Si tratta di fare un'esperienza concreta con Cristo, Chiesa-comunità per capire, per scoprire se e come sia Lui la via, la verità, la vita. Se sono parole o autentiche realtà!
 
 
IV.
 
Qui ha inizio la nostra proposta di G.S. In mezzo a mille proposte parziali, superficiali, a proposte soltanto intellettuali; visto che il Cristo, persona viva, attuale è in mezzo a noi (per cui siamo chiesa..) offrire ai giovani che vogliono, una esperienza concreta, profonda, personale di Cristo. Dall'esperienza la convinzione! Non più perché me lo hanno detto ma perché oggi so che tu sei il Cristo, che la sua religione è ciò che mi valorizza! G.S. vuole essere la Chiesa nel mondo studentesco. È Cristo che vuole salvare anche nell'ambiente! La nostra presenza condiziona la presenza di Cristo.
  • Se non siamo presenti, non è presente. Non c'è salvezza! Quale responsabilità! Salvezza di tutto l'uomo!
  • La comunità G.S. dovrebbe essere il risultato di due forze:
    • esperienza di una esigenza: amore, fratellanza
- esperienza della società basata sulla somiglianza
- esperienza della società basata sull'interesse
- esperienza della comunità basata sull'amore
si scopre la fratellanza, la giustizia, la pace…
  • è dono dello Spirito. Gli anarchici sognano un mondo così fatto. Ma senza fondamento, senza conversione. I Cristiani sanno che il fondamento è lo Spirito che ci spinge ad una continua conversione, al superamento dell'io, al dono! In questa luce si scopre un impegno rivoluzionati, (non per interesse insomma…) che continua… in questa luce capisco il significato del tutto; come impostare la giustizia, come la pace ecc..! una comunità che così vive nell'ambiente non può se non risvegliare l'altro ad essere se stesso, e questo richiamo diviene il più grande segno di amicizia. Non solo: diventa “segno”, richiamo al superamento di ogni politica, ideologia perché tutti vivano nella concordia, nell'amore, nella giustizia.
Questo è vivere ed è grande ideale!!
Insomma attraverso G.S si vuol fare scoprire, incontrare il Cristo, e richiamare tantissimi a sperimentarlo, riscoprirlo. Per molti può essere l'unica occasione! Ci state? Volete? Il vostro sì dà inizio alla Chiesa-comunità di salvezza- salvezza! Perché significa vivere e predicare il Cristo, oggi. Lo rendiamo presente, sperimentabile, visibile!! È Lui che lo promette: sarò in mezzo a voi! Realtà presente!
Tutte le iniziative che attueremo e che abbiamo attuato, hanno solo questo scopo:
  • sperimentarlo: risposta alle mie esigenze e a quelle della comunità
  • crearmi una autentica cultura che poi sarà la mentalità di fede! Raggi, ecc.
  • rendermi sempre più disponibile alla grazia con la preghiera e l'offerta del mio corpo alla comunità e al mondo!
 Renderlo presente!
Perché, quindi, G.S.? ognuno l'ha capito. Mancando, oggi, mancherebbe la proposta del “vieni e seguimi” a tanti! Ci sarebbero tante proposte! Ma non la più importante, la più necessaria, la più urgente. Una continua tentazione: far scivolare il gruppo in azioni e agitazioni sociali. Cesserebbe di essere lievito, rivelatore del Cristo. È la nostra originalità. Agitatori sociali ne troverò ancora ma… gruppi che rivelano il Cristo, che portano la salvezza, forse no!
Non è l'unica forma di incontrare il Cristo, è certo! Ma per chi lo cerca, oggi, dove lo trova? Dove lo incontra? Come lo sperimenta? Come si fa delle convinzioni?
 
 
V.
 
Alcune condizioni indispensabili:
  • Fede, fiducia = se siamo e rimaniamo legati a dubbi, pregiudizi non faremo strada né scoperta di Cristo. Per iniziare una scoperta è necessario essere privi di schemi, pregiudizi: essere bimbi insomma. È importantissimo. Non si inizia nulla senza questa fiducia piena a Lui e a ciò che realizza, la Chiesa comunità! Per questo è morto ed è resuscitato. Anche se all'inizio capiremo poco o niente: nella Tua Parola butterò le mie reti.
  • Fede e fiducia nella sua Parola, dalla quale dobbiamo lasciarci fare… puntare tutto sulla sua Parola… ne uscirebbe un gruppo fantastico.. fiducia nell'insieme della comunità, non fermandoci a vedere gli screzi, le naturali manchevolezze; (se avessero giudicato la prima comunità dal tradimento di Giuda e dal comportamento… chi si sarebbe convertito?) continuità nel seguire tutte le attività! Non seguo oggi perché ne ho voglia.. e domani no! Faccio questo perché lo capisco, ma questo no perché non lo capisco e non mi piace. Tutto ha un preciso significato e tutto va scoperto. Se non lo capisco debbo chiedere, pregare.. fidarmi della comunità. Se la comunità ha quello scopo, non posso seguire i miei alti e bassi, seguire mie indicazioni ecc. Debbo capire e seguire: si scopre seguendo!
  • Importa una continua povertà nel “seguire”. Non imporre, ma presentare, collaborare, faticare, offrirsi in continuazione! È umiltà e disponibilità!