È la Chiesa che salva
 
I.
  • Siamo esasperati, subissati da mille proposte, inviti: dovete agire così.. venite a protestare… facciamo una marcia di protesta.. solo la violenza ci può salvare.. di fronte a tutte queste proposte umane dobbiamo schiettamente dire: è Cristo che ci salva attraverso la comunità - Chiesa!
  • Chi salva è Lui, la sua sapienza, nel mistero! La salvezza viene a noi dalla nostra adesione a una realtà misteriosa, che non vediamo ma constatiamo nella misura in cui crediamo!
  • Quanto umili, bimbi bisogna essere e rimanere; ma quanta forza ci vuole per compiere questo passo: crede ad un mistero piuttosto che a un mio schema ben definito!
S. Paolo scrive ai primi cristiani di Corinto dicendo che egli aveva basato il suo messaggio “non su argomenti persuasivi d'umano ragionamento… affinché la vostra fede non si fondi sulla sapienza degli uomini, ma sulla potenza di Dio (1Cor. 2, 4). Il cristianesimo non nasce come frutto di una nostra cultura, come scoperta della nostra intelligenza: non si comunica al mondo come frutto di modernità o della efficacia della nostra iniziativa. Il Cristian. Nasce e si diffonde nel mondo per la presenza della potenza di Dio. Questa potenza di Dio (basta vedere l'A.T.) si rivela in fatti e avvenimenti che costituiscono una realtà nuova dentro il mondo, una realtà viva, eccezionale, imprevedibile entro la storia degli uomini. È la potenza di Dio che dovunque inizia, diffonde, conduce avanti il Cristianesimo, la salvezza negli individui e ambienti. Nell'A.T. è la potenza di Dio che segue, crea il popolo, Abramo, Giuseppe, Mosè, Davide ecc. Ed ha la sua massima espressione in Gesù Cristo. Con Gesù C. la potenza di Dio è in Lui. Rivela Lui. È ormai Gesù la potenza dei miracoli, la potenza che converte menti e cuori.
Ben l'avevano capito gli Apostoli: predicheranno G. Cristo. Nel suo nome.. Colui che.. Solo Lui…. Così Paolo: “Dio mi prescelse fin dal seno materno e mi chiamò mediante la sua Grazia perché annunciassi il Figlio suo ai pagani”. Questa è la sua missione..! Ai Romani “prescelto per annunciare G. Cristo” e ancora “ciò che predichiamo è il Signore Gesù”. La meta che si prefigge: “è far giungere ad una più profonda conoscenza del mistero di Lui: Cristo nel quale sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della conoscenza”. S. Giov. pure: “Ciò che.. lo annunziamo a voi!”
Cristo, nella predic. degli Apost. e negli scritti appare come la potenza, la salvezza di Dio.
A Gesù Cristo sono indirizzate tutte le profezie dell'A.T.; in G.C. noi abbiamo la liberazione dei peccati, l'elevazione a vita nuova, l'intimità con Dio, la realtà d'essere figli. È Lui che il Padre ci dice di ascoltare “questi.. ascoltatelo!” Tutto il Cristianesimo è ascoltare, ricevere, vivere, crescere in Cristo, seguire Cristo. “A quanti lo hanno ascoltato Cristo ha dato il potere di diventare figli di Dio” S. Giov.
Se Cristo è la rivelazione, la potenza , la via ecc. di Dio Padre, la nostra esistenza si risolve nell'incontrarci e nel seguire Lui. Se è Cristo la salvezza conviene a noi puntare tutto su Cristo…. Tutta la vita deve essere giocata su Lui.. abbiamo questa certezza: il Padre ce l'ha rivelata.
Lui è la salvezza, la certezza, l'indirizzo del vivere: per chi l'ha incontrato, esiste, nella sua esistenza, una linea di demarcazione un prima (paure, noia, …) e un dopo (gioia, impegno, serenità ecc!)
  • Se Lui è la salvezza il primo problema di ogni uomo è quello di incontrare Cristo! “Considero ogni cosa come spazzatura a confronto del vantaggio immenso che è la conoscenza di Cristo. Per Lui ho fatto getto di tutte queste cose e le reputo lordura a confronto di Cristo, per poter guadagnare Cristo” Filip. 3,8.
  • Il primo compito = incontrarlo .. e farlo incontrare (è Lui che salva, non le nostre strabilianti iniziative, anche se necessarie..)
  • La prima missione della Chiesa, di noi: come Cristo rivelava il Padre, noi il Cristo, rendere presente il Cristo. Rendere accessibile a tutti l'incontro con Cristo. La nostra missione: insegnare Cristo, renderlo sperimentabile oggi.
  • E siamo al nodo: come, oggi, incontrare il Cristo? Come incontrarlo e dove dopo 2000 anni? In che modo la realtà di Gesù raggiunge, oggi, tutti gli uomini?
 
 
 
 
 
 
 
 
 
II.
 
Cristo glorioso, invisibile si traduce, per noi, in forma terrena, tangibile. Si potrebbe dire che Cristo dà un corpo terrestre alla sua umanità quale si trova attualmente in cielo: assume un corpo materiale che è la traduzione esterna del suo corpo spirituale, del suo Spirito. Questo corpo è la Chiesa.
La sua potenza, la sua Grazia entra ed assimila a sé tutte le persone che a Lui aderiscono. (conversione, umiltà..) È un nuovo corpo che si dilata, si ingrandisce dilatandosi nello spazio e nel tempo. Questa realtà è chiamata, da Paolo, corpo misterioso. Dalla storia: Chiesa. È attraverso questa che passa la potenza di Dio; è attraverso questa che Cristo raggiunge tutti gli uomini e li invita alla conversione, alla valorizzazione, alla scoperta. Questa è, oggi il volto di Cristo, la presenza di Cristo. (“crederanno in me se sarete..”, “sarò con voi fino alla [curu]” “quando vi porteranno… non preoccupatevi. Lo Spirito..”)
  • Quando il Padre decise di mostrarsi.. e di comunicare…: il Corpo di Cristo prolungato, corpo di Dio.. chi lo toccava toccava Dio. Rivelava Dio con tutto.. Era lo Spirito di Dio in Lui… Come in un incontro tra amici il nostro volto esprime all'esterno ciò che c'è all'interno: gioia, dolore, preoccupazione ecc. così la vita di Cristo: esprimeva la vitalità la presenza di Dio! Così oggi: Gesù vuol continuare ad essere presente, sperimentabile, a comunicare con gli uomini: è la sua missione.
Allora prende ancora corpo per esprimersi esternamente. Questo corpo sono le persone che a Lui aderiscono, formando Comunità, Chiesa, in cui Lui è presente con il suo Spirito. La comunità totale dei credenti è il nuovo corpo di Cristo.
Ogni persona è formata da un'anima e un corpo. Nella Chiesa il corpo siamo noi e l'anima è lo Spirito: ecco il corpo totale, la persona di Cristo che è ancora presente.
  • La Chiesa è il corpo di Cristo, il prolungamento della sua umanità; è il Cristo in forma umana, visibile, palpabile. Non è quindi un freddo cartello stradale che ci indica dove c'è la salvezza: è un volto vivo in cui palpita, all'interno, il cuore di Cristo che vuole tutti salvi, tutti amati… (se la nostra comunità fosse così.. che brutta copia del Cristo siamo frequentemente..)
  • E attenzione: non solo è il corpo di Cristo la Chiesa, ma contiene e porta realmente Cristo, salvezza. La Chiesa è salvezza perché realmente, oggettivamente ha!! Come il nostro sorriso è la forma esterna di una gioia che realmente abbiamo all'interno!!
Responsabilità enorme per noi! Quindi siamo corpo di Cristo! Comprendiamo allora Paolo: ”la comunità di Corinto deve essere “vergine pura da presentare a Cristo”. Giov. XXIII: il volto di Cristo splendente sulla Chiesa. “rendere bello il volto della Chiesa”. Sarà tale solo se davvero sarà la fisionomia esterna dei lineamenti, i più fedeli possibili, interiori di Lui.
  • Essere Chiesa oggi significa essere la precisa manifestazione storica di Lui una perfetta traduzione esterna di Lui (per G.S.: oggi nel mondo studentesco).
  • Allora, in definitiva, oggi si incontra Cristo nella comunità cristiana. Sperimento Cristo nella comunità cristiana. (se gli atei non si convertono o molti non incontrano Cristo, la causa è spesso nella mancanza di comunità vere, rivelatrici di Cristo).
  • Allora il nostro problema: vivere la comunità cristiana = disponibilità, servizio, nasce la responsabilità… la missionarietà.
  • La Chiesa, infatti, è una realtà di comunione e di [canti] missione = se sarà tale Dio l'autenticherà con il suo divino Spirito.
  • La salvezza, per noi e tutti gli ambienti… nella misura in cui lo renderemo presente attraverso la comunità cristiana. Non sapremo, forse, i frutti: ma sappiamo che dobbiamo meglio far poco con la comunità che molto allontanandosi dalla comunità. Vivere la comunità, dobbiamo, ogni giorno, costruire la comunità.
  • Dobbiamo, ogni giorno, lavare la faccia, perché risplenda… ogni giorno faticare, lottare…
  • Se è la potenza di Dio che salva e salva attraverso la comunità, dobbiamo fare ogni sforzo per costruirla, renderla presente.
  • Tre sono i segni che ci dicono se viviamo la comunità e la stiamo costruendo oppure no. È molto importante il chiedercelo per non camminare a vuoto, per trovarci con un niente:
  • - unità che si esprime sensibilmente, che si vede
  • - legame docile e continuo con l'Autorità
  • - la preghiera incessante.
  • unità = terza via. [delespesse 41 o ni] (che nasce dalla Parola, dall'Eucaristia, dall'amore)
attraverso queste “proprietà” abbiamo il “comunicarsi” del Divino attraverso l'umano.
 
22-3-88 [81?]
 
II incontro = che funzione ha oggi la comunità? Che funzione specifica si assume a Vigevano, oggi, la nostra comunità?