La comunità vive per le virtù teologali
nei gruppi di studio avete notato come la comunità nasce e vive dell'ascolto della parola ecc….
In altre parole vi dico che inizia a vivere nel momento in cui qualcuno decide di credere sul serio, di credere veramente.
La comunità esiste là dove c'è fede in Cristo. E credere in Cristo significa:
 
1) Impegno e valorizzazione di tutta la persona
 Credere in qualcuno è giocare tutto, puntare tutto su quella persona: gesti, sentimenti, impegni, mezzi,    
  iniziative: tutto su quella persona. Puntando tutto si viene formando via via la persona, ci
 personalizziamo….
 Si può scrivere la storia della vera personalità solo in relazione ad una certezza che ci illumina, ci  
 sostiene…!
 Ci spiega tutto….ci impegna in tutto!
 Quindi credere in Cristo significa puntare tutto su Lui!
 Significa convivere, ascoltare, seguire, sperimentare….
 Significa scoprirlo poco a poco, insieme = nasce un gruppo formidabile che prega, imita, ascolta, sì   
 impegna!
 Significa seguirlo nella comunità. Come? Dandoci tutto…..Su misura è l'Eucaristia.
 
2) Credere in Lui non è quindi un ragionare, ma un puntare tutto su di Lui.
 - significa impegnarsi nella Sua Parola = “se uno mi ama osserverà la mia Parola”.
- significa “rimanere in Cristo” vite e tralci. E la scelta di Lui prima di ogni cosa; è stabilire una scala di
 valori con questa scelta…..  
 - significa impegnarci ad amare come Lui ha amato. Amarci e amare come modo di vivere….Fil 2,4,8
 lettura.
 Tutto questo significa sentirci responsabili della comunità; delle iniziative tutto è casa mia…mi sento dentro      
 a casa mia della quale devo interessarmi e soffro se……….
 Non inizia la comunità se non nella fede, nella speranza e carità come sviluppo logico.
 Un indebolimento di queste virtù provoca necessariamente una degradazione, anzi lo smembramento
 della comunità cristiana. E' la fine della comunità =disimpegno, critiche.
 Se continua diventa sempre più vera e missionaria!
 Vera valorizzazione della persona (più avanti vedremo!)
 
Solo la fede nella presenza di Lui in mezzo a noi ci darà la possibilità di ascoltarci, di rispettarci, di considerare tutti come fratelli molto di più che non i fratelli …….mantenerci nella carità nell'incontro, dialogo …nel condividere ….Solo la fede può portarci a spendere totalmente noi stessi …accettare la povertà; solo la speranza di un domani migliore, radioso può darci la forza della perseveranza, del rimanere umili.
Se la comunità vive di carità è carità.
Siamo uniti fra di noi dal fatto che abbiamo una vita in comune, quella del Cristo risuscitato, quella dello Spirito Santo. Il Cristo in noi continua ad amare!
Attraverso ogni fratello Cristo ama. E ci ama, come il Padre non a causa dei nostri meriti e qualità. Ci ha amati, infatti, quando eravamo ancora peccatori……..
Ma ci ama per salvarci, per farci incontrare con Lui.
Amore, dunque sopranaturale ma concreto! Amore che si esprime in gesti concreti, visibili, palpabili; amore che ha bisogno di gesti estremi…come due fidanzati……
Amare è accettare l'altro………è rispettarlo…..
Solo amando ci si apre…..Solo nell'amore nasce l'esigenza della preghiera per l'altro….l'urgenza di metterci al servizio…..
 
La comunità è autentica solo quando ci si ama insieme per essere una risposta all'invito d'amore che il Cristo ci ha rivolto. Quando ci si riunisce per vivere il vero amore di Cristo é viverlo per tutti. Ci si riunisce per essere una cosa sola, insieme, con il Cristo ed attirare tutti al Cristo. Il cristianesimo è sempre andato incontro al mondo come comunità d'amore sapendo di avere Cristo, con sé. Questa coscienza può cambiare noi e il mondo! Accontentandosi dell'amicizia, del cameratismo, dell'affetto, presto o tardi cadrà; è solo l'amore di Cristo che ci salda.
La fortuna di una comunità è incontrare persone decise ad amarsi insieme fino in fondo, senza avere falsa indulgenza gli uni per gli altri.
La presenza del Signore nella comunità dovrebbe infonderci tanto rispetto per essa =porta il Cristo!! Quando cessiamo di amare, mettiamo alla porta il Cristo; Cristo non rimane dove non c'è amore.
Quando nella comunità c'è solo gentilezza e non donazione concreta di tutto noi stessi -crolla. Qui “chi” perde, vince!
- Nell'amore dobbiamo realizzare l'unità……..
La comunità che vive d'amore è sempre in un parto terribile = dimenticarci per generare …..deve crescere Lui……….
-Vivere fino al sempre la comunità è la miglior preparazione all'evangelizzazione = se non sperimentiamo l'amore di Cristo, come è possibile parlarne, invitare a questa esperienza? La convinzione ci spingerà…..
-Vivere nella carità dunque è vivere nella docilità al Suo Spirito che è in mezzo a noi e in noi!
-Se rimarremo umili, bimbi al suo soffio, crescerà!
 diversamente ci divideremo …. E' un'enorme grazia scoprire questa indicazione, vivere oggi, sempre la comunione perché è questo che Lui vuole, nell'amore.
E' attraverso ciò il richiamo, l'annuncio ….! Questa umiltà superamento di crisi quando ci sembra che ci soffochi……..
Riscoprirne il senso e continuare ad amare!  
Fede e amore all'inizio, amare come centro, amare come scopo perché tutti gli uomini scoprano e vivano l'amore!
 
Ci chiediamo in questo secondo punto, se il vivere la comunità sia necessario e urgente per noi tutti e la comunità.
-Già abbiamo visto la necessità per chi vuole rispondere alla chiamata dell'amore…………
-Così pure per chi vuole evangelizzare.
Vi sono poi altri motivi che potremmo chiamare sociologicamente religiosi che ne sottolineano tuta l'urgenza per la nostra educazione.
a) per le mutate condizioni, per la laicizzazione di tutto…per giungere ad una convinzione per esperienza, un “luogo” di mediazione….
-proprio per le mutate condizioni sociali il giovane si lascia educare da un gruppo……ecco l'urgenza del “luogo di mediazione” di educazione, formazione !
-per l'urgenza, la necessità di dire a qualcuno “vieni e prova” l'urgenza della presenza della comunità
 -se non ci fosse, non scopriremmo Cristo, non aderiremmo a Lui. E' la comunità che educa, media, converte, impegna.
 
La comunità è la risposta alla mia fondamentale inclinazione: vivere d'amicizia, d'amore.
La comunità allora mi valorizza, mi completa!
Quanto più faccio, vivo d'amicizia, tanto più mi costruisco la comunità, la Chiesa…!Esperienza d'amicizia, esperienza di Chiesa!
 
In terzo luogo la comunità è urgente proprio per la salvezza, per l'atto di fede. Infatti:
-Noi sappiamo che la fede è il principio della salvezza.
Chi ha fede si salva…Senza la fede….Abramo credette e venne giustificato.
La teologia dice che la fede è un atto dell'intelligenza mosso dalla volontà. Se tutto fosse chiaro, evidente, l'intelligenza, da sola darebbe il proprio assenso. Ma esiste oscurità, c'è zona d'ombra ed allora l'intelligenza si trova in difficoltà; è qui che interviene la volontà.
La volontà sposta l'attenzione dell'intelligenza dalle ragioni intrinseche, che non vede, non trova, alle ragioni estrinseche: chi è che propone il messaggio? E' un'autorità in materia?
-Ora il Cristianesimo viene proposto come una verità sconvolgente…annuncia realtà che vanno contro ….vuole precisa scelta;
-Vede pure come è annunciata la gioia, la risurrezione, la libertà;ma si accorge che deve passare per passaggi obbligati: tribolazioni, dolori, meriti ecc….e poi si vede un mondo marcio, pieno di…e allora:come è possibile credere? noi accettiamo!
- E' qui che si ha bisogno di una spinta che venga dall'esterno.
E questa spinta è la testimonianza.
Persone che testimoniano, che credono sul serio!!
Una comunità che crede e, quindi, ama. E' l'argomento persuasivo della fede, “se vi amerete”
A questo punto ognuno vede l'urgenza di creare delle autentiche comunità….
 
d) E' la comunità che mi libera dall'egoismo …,in continuazione; da senso all'esistere , e impegna a fondo!La riuscita della mia persona è in mano alla comunità.
 
e) Senza la comunità mi perdo;senza la sua spinta, il suo sostegno, non riesco a rimanere a galla.