Conversione!
Abbiamo visto durante la settimana: Cristo proclama la necessità della conversione e la rende possibile. La conversione infatti è suo dono. E quante volte ha già stimolato ciascuno di noi! Quando ci decideremo a quel passo definitivo? Per la grazia che il Signore Gesù ci dà noi siamo capaci di morire, di arrivare alla rottura con una vita squalificata agli occhi di Dio e triste ai nostri occhi, per vivere un'esistenza di comunione, di amicizia.
Abbiamo voluto e vogliamo ancora prendere coscienza - Dio lo voglia - della necessità e dell'importanza che la conversione ha nella vita di ciascuno di noi. Abbiamo capito in altre circostanze e dobbiamo ancora capire che la nostra autentica realizzazione sta in una nostra adesione a Cristo Gesù attraverso la conversione. Conversione: passaggio obbligato della personalizzazione.
 
Ez. 33,11 "Io non godo della morte del peccatore, ma che egli si ritragga dalla sua condotta e viva"."Si farà più festa in cielo.. ". Punto di partenza della conversione è il prendere coscienza dell'immensa bontà di Dio che chiama l'uomo, che dà la grazia affinché l'uomo passi dallo stato di peccatore a quello di figlio, che fa di tutto per l'uomo... varie iniziative di Dio... e la possibilità dell'uomo di ascoltare questa voce e di camminare speditamente verso il Padre in compagnia dei fratelli.
La conversione è un'azione congiunta di Dio e dell'uomo. Tutto l'A. e il N. T.... fino al dono del Figlio che viene, si immola per riconciliare... e la risposta dell'umanità. Effetto della riconciliazione: comunicazione della vita divina che comporta da una parte la pace tra Dio e gli uomini e, dall'altra, la pace fra tutti gli uomini riuniti in Cristo, pace che a poco a poco si estende a tutta l'umanità e creazione.
1 Invito alla conversione.
È dei profeti nell'A.T. che hanno il compito di convincere il popolo del suo peccato per esortarlo ad abbandonare il male e ritornare a Dio. Questo ritorno è presentato come un cambiamento radicale: metanoia! Si invita il popolo a "cercare il Signore" a "cercare il volto di Dio..!". Il che significa rettificare la propria condotta!
Nel N.T. l'invito alla conversione è ossessivo: "convertitevi... cambiate... pentitevi..!" È oggetto primo della predicazione di Giovanni Battista, di Gesù, Di Pietro, di Paolo! Ed è rivolto a tutti. Il rinchiudersi in sé e nel proprio giudizio è segno di impenitenza e di indurimento di cuore. È necessario regolare la propria vita secondo la nuova legge dell'amore!
Ognuno sarà retribuito secondo la propria condotta Ez. 3,16-21
Il figliol prodigo Lc. 16,11-32.
Questo capitolo di Luca vuole mostrare l'amore di Dio verso gli uomini da lui disgiunti e la sua gioia per aver ritrovato ciò che era perduto.
+ È descritta la dinamica della conversione: passaggio..!
+ È descritta l'esistenza di chi vuole organizzare la propria vita in modo indipendente dalla volontà divina per dedicarsi al proprio egoismo. Vedrei l'esperienza di ciascuno di noi quando ci allontaniamo... è l'esperienza dell'umanità di oggi. Cieca, lontana, insoddisfatta!
-> L'allontanamento porta l'uomo ad un asservimento alienante; pur di riuscire da solo, pur di reggersi finisce con il mangiare ghiande dei porci e porsi in mille meschinità. Un tempo mai avrebbe accettato... oggi è schiavo angosciato e solo!
A meno che il ricordo della benevolenza del padre verso i servitori e uno sguardo di pietà - a che punto mi sono ridotto - chi l'avrebbe detto... mai pensato di giungere a tanto - lo portano a ricredersi e a ristabilire i contatti. È la considerazione del figliol prodigo: vuole chiedere perdono. Essere reintegrato come servo.
L'accoglienza del padre va oltre le attese del figlio: non solo perdonato ma figlio con tutti i diritti.
Preoccupazione, attenzione e attesa del padre che si accompagna alla gioia e alla festa!
-> Ci dice:
L'essenza della conversione è il ritorno al Padre, e, con questo ritorno, l'inizio di una vita nuova in cui si può chiamare il Padre col nome di Abbà con la stessa fiducia di un bambino. Questa nuova vita è:
- frutto del passo, del distacco dalla condizione di servitù... precedente...
- è il rifiuto a servire due padroni. È stata fatta ormai un'amara esperienza! Che hai guadagnato?
- consegnarsi a Dio e alla legge dell'amore
- vita con lo Spirito nella gioia della risurrezione!
Nella dinamica della conversione non è richiesta la preoccupazione per il futuro ma solo il valore del presente: convertirsi oggi, subito e basta!
+ accettare di convertirsi e accettare la prova del dolore, della lotta, del distacco: ma si sa che è la condizione necessaria per raggiungere la gioia del Padre.
2) La conversione oggi avviene nella Chiesa. Cristo è presente con la Sua Parola:
-> comunità... evangelizzazione-evidenza cristiana nel temporale.
Con i sacramenti: morte e risurrezione. Fine dell'egoismo che è crocifisso e libertà nell'amore alla Chiesa e al mondo. Tutto ciò ci richiama ad una continua conversione... Non può esserci tregua... è un cammino infinito!
È un camminare dietro a Cristo Signore! E' accettare che la sua Parola agisca in noi profondamente; è accettare che il Sacramento operi in noi, con la nostra partecipazione, una trasformazione totale! Oggi! Subito. Comportarsi altrimenti significa opporre alla Parola un radicale rifiuto. Accettare la Parola si entra in stretta relazione con Gesù Cristo, inizia un itinerario di conversione, Cristo Signore diviene maestro da seguire tutta la vita, il fratello che partecipa e condivide tutte le mie fatiche (non siamo più soli!) Diventa il principio e il sostegno continuo della vita e dell'impegno.
È vivere, oggi, adesso, subito, la morte e la risurrezione! Convertirsi diviene allora un lasciar libero, nella propria persona, a ciò che la volontà divina ha da proporci, di inatteso ed impegnarci nell'obbedienza totale ed incondizionata al compito che essa ci affida.
Convertirci diviene un passaggio da uno stato di immaturità a uno stato di maturità: stoltezza per il mondo perché è la croce, ma sapienza per Cristo Signore.
Così il convertito è colui che ha capito il linguaggio della croce, che non ha più bisogno di essere spinta dall'esterno, ma abbraccia, segue, si dona volontariamente, obbedisce! Per realizzare questo... è per noi è necessaria una continua conversione... una forma di soprannaturale obbedienza..!
-> Quanto più questa conversione avverrà tanto più dovremo evidenziare le opere (esterne) della conversione. La nuova realtà ontologica, riscoperta... deve portarci, se vissuta in continua conversione, ad un nuovo impegno etico. Opere di giustizia, con bontà, misericordia, verità. Attenzione di servizio continuo..! Preghiera! Gesù in noi: si realizza sul piano orizzontale quanto avviene con la conversione, nel piano verticale: e ciò importa, in continuazione, abnegazione, pieno esercizio della carità, umiltà e mansuetudine nel servire!
 
Conversione nel N.T.
Il termine: "conversione" nel N.T. si struttura attorno al sostantivo metanoia  e al verbo metanoeo. Esprimono qualcosa di decisamente diverso rispetto a quello che essi esprimono nella grecità ellenistica.
Nel mondo greco: riflettere, pensare dopo; tornare a rivedere il proprio modo di ragionare... in prospettiva intellettuale. Nel N.T: esaminiamo alcuni testi seguendo la predicazione di Giovanni Battista, di Gesù, della Chiesa primitiva, di San Paolo. Giovanni Battista Mc. 1,4 invita, iniziando... alla conversione. Come la presenta? "Giovanni battezzava... conversione per la remissione...".