La coscienza nella Bibbia
 
III°  A.T.
 
L'A.T. non ha un termine specifico che indica la coscienza morale. Troviamo però descrizioni di fenomeni e avvenimenti che fanno emergere ed evidenziano la coscienza.
Adamo ed Eva che si nascondono… Caino che fugge… Abramo che intercede … La pace che Giacobbe vuol viver con Labano e poi con Esaù.. Giuseppe e la moglie di Putifar Davide che non può uccidere Saul … Nathan si pente del peccato ecc. Baldassare che vede la mano scrivere …
In forma più ampia: “Alleanza
Tutto l'A.T. è contrassegnato da questo patto: Dio fa alleanza con il suo popolo e il popolo e tutto il suo comportamento si capisce solo nel contesto dell'alleanza.
+ Piano di salvezza: inizia con Abramo. Popolo in schiavitù ed opere meravigliose di Dio. Dio liberatore. Dio è tutto per Israele = il popolo vuole essere “il popolo” di Dio, legato a Dio con una Alleanza!! Es. 24,1. L'uomo lo si capisce nel contesto dell'alleanza: accetta, si comporta, vive, prega secondo il Patto stabilito con Dio. Tutto questo è e sarà la sua coscienza e la sua valorizzazione! Deut. 4,5: “la vostra sapienza e intelligenza”.
L'uomo dell'A.T. è colui che sta di fronte a Dio che parla e rivela; e in questa rivelazione comprende se stesso e stabilisce un patto con Dio.
Si capisce in questo contesto: “poiché la Parola è molto vicina a Te, è nella Tua bocca e nel tuo cuore in modo che Tu puoi metterla in pratica” Deut. 30,14.
Questa rivelazione o Parola chiarisce l'esistenza dell'uomo cosicché se l'uomo vuol capire il significato della sua esistenza, il significato e il valore della sua attività esterna e interna deve ricorrere a Dio come a sorgente che dà origine al suo essere e al suo operare, e valore. L'uomo si capisce in Dio, nel fare e seguire i precetti; si sente peccatore quando si allontana dalla legge dell'alleanza! Esra e Neemia 8,1. Da queste espressioni prende significato l'immagine frequente dell'”occhio di Dio” … Salmo 139 = lettura!
Ascolto e obbedienza
1Re 3,5 ss. “egli camminò al Tuo cospetto con fedeltà” “da al tuo servo un amore che sappia ascoltare affinché…”. Nell'ascolto di Dio e nel rimanere obbedienti alla Parola rivelata l'uomo, l'umanità tutta trova, per tutti gli impegni sociali, politici, economici la sua sapienza e il discernimento fra il bene e il male; trova il suo comportamento che diviene testimonianza per tutto il popolo.
Tale sapienza e tale discernimento avvengono solo e sempre come ricordo e osservanza dei precetti di Dio: S. 16,17 -18 “Benedico il Signore che mi ha dato consiglio; quanto,nelle notti, mi esorta il mio cuore! Io ho posto sempre il mio Signore innanzi agli occhi miei; così, con lui alla mia destra, non sarò smosso” S.40: “La Tua è al centro del mio cuore”. “Custodisco nel cuore la Tua legge, la Tua Parola, per non peccare contro di Te!” S. 119 Così la presenza della Parola rivelatrice e creatrice di alleanza costituisce una proposta che l'uomo deve ascoltare e liberamente accettare: l'ascolto si traduce in appartenenza; Dio diviene l'eredità dell'uomo che, in questo modo, può opporsi al peccato. Il discernimento fra il bene e il male, il sapere interno al bene e al male è legato a questa parola, a questa voce di Dio che evoca la voce dell'uomo; il loro incontro e accordo non è solo il progetto, il senso e lo scopo dell'alleanza; è anche l'orientamento e il punto di riferimento di tutto il mondo dei valori morali e religiosi. Allora: Alleanza e obbedienza, Parola e ascolto costituiscono lo sfondo in cui va visto il problema della coscienza nell'A.T.
Occorre osservare:
  • La mancanza del concetto di “coscienza” non è una lacuna; siamo, infatti, in un contesto vitale, concreto, fatto di rapporti, dialoghi, orientamenti. Non era necessaria una definizione o un concetto astratto: l'uomo è sempre visto nella sua totalità -comportamento ecc.) del suo rapporto con Dio.
  • Questo rapporto con Dio, illuminante è da intendersi come uno stato, una percezione effettiva e vitale dei valori, e tutto ciò dice della presenza, nel nostro intimo, originaria delle esigenze morali e religiose. Da sempre!!
  • E che nell'uomo questo rapporto con Dio, ha un centro intimo, che crea la sua interiorità morale e religiosa… Un punto di riferimento…
Il cuore
Comprendiamo, a questo punto, un tema comune e frequente nell'A.T.; tema che prende parecchia importanza in tanti avvenimenti: il tema cuore che è la parola essenziale per indicare l'interiorità e l'io dell'uomo, la sede delle sua facoltà psichiche e spirituali, il centro dell'uomo dove giunge la voce e l'occhio di Dio come un giudizio 1 Sam 24,6 : “tagliò un lembo del mantello.. e dopo.. palpitava il cuore…” 2 Sam 24,10 “appena ebbe fatto il censimento.. sentì vivo il rimorso e … ho peccato…”.
Ecclesiaste 7.22 = Il tuo cuore sa che anche tu hai detto tante volte male degli altri “. Giobbe 27,6: “Il mio cuore non ha da arrossire dei miei giorni”.
Il cuore è il luogo dove si ascolta la voce, dove si interiorizza la legge divina: “ Sappi dunque e scolpiscilo nel tuo cuore che non hai altro da servire che Javhè “Deut. 4,39 (oggi ci dice tutto questo perché Dio di ieri è di oggi, ora!) Deut. 30,6 “Il Signore circonciderà il tuo cuore in modo che tu lo possa amare con tutto il tuo cuore .. e ritornerai ad ascoltare la voce del Signore e metterai in pratica i comandamenti..”
Proverbi 2,1-6; 2,10-14; 3,1-6; 4,4-6 e 20-21] Questa interiorizzazione non si fermerà qui ma si approfondirà sino al punto che la legge della nuova  alleanza sarà scritta nel cuore. Ger. 31,33 “io metterò la mia legge nell'intimo loro, la scriverò nel loro cuore”  E ancora ed è meraviglioso Ezechiele 11,19 “Darò loro un altro cuore e metterò in loro uno spirito nuovo; toglierò dal loro petto il cuore di pietra e darò loro un cuore di carne affinché seguano le mie leggi, custodiscano i miei precetti e li mettano in pratica; essi saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio” è bellissimo!!! Aperti a Dio…suo popolo! Anche oggi! se fosse tale non avremmo…! In forza di questa interiorizzazione l'uomo vive di una nuova intimità si comprende e coglie i valori morali; non solo, ma si comporta secondo i dettami del cuore. La predicazione dei profeti e gli inviti di Dio sono rivolti al cuore, che deve rimanere attento, vigile, disponibile e sgombro. Chi si intorbida nel peccato rende il cuore chiuso a Dio, duro all'ascolto. Vita di Salomone … Allora: l'indurimento del cuore è riprovevole: Salmo 95: non mi ascoltarono… gente dal cuore traviato..” Ottenebra il comportamento: Ez. 2,4: “popolo di ribelli; gente dalla faccia di bronzo e dal cuore indurito” rende sordi: Zaccaria 7,12: si fecero un cuore di diamante per non udire la legge e le parole del Signore”. Allora la voce di Dio non risuona più e l'uomo diviene cieco di fronte al bene e cade in mille cose inique.
 Tutta la condotta dipende dalla decisione del cuore:
  • + Dio si ama con il cuore: Deut. 6,5 “Ascolta Israele il Signore è l'unico Dio. Amerai dunque con tutte le tue forze il Signore, con tutta la … E questi comandamenti, che oggi ti dono, rimangono ben impressi nel tuo cuore, insegnali ai tuoi figli, parlane loro e quando stai in casa e quando (amare con il cuore = è già al di là della legge!) cammini per via, quando ti corichi e quando ti alzi…” Che cosa vogliamo di più esplicito da Dio per la nostra coscienza, per la coscienza dell'unità di tutti i tempi? E' bellissimo! “legali alla tua mano..” mettili di fronte ai tuoi occhi … scrivili sugli stipiti della casa! Con il cuore!
  • e lo si tradisce con il cuore: Ezech. 6,9: “io spezzerò il loro cuore adultero che mi ha abbandonato e i loro occhi prostituiti davanti agli dei. Allora avranno orrore per le nefandezze commesse!” (emerge una considerazione: Dio è il Signore e dà la legge da scolpire nel cuore. Il tradimento del cuore, l'adorazione dell'idolo soldo, razza, donna, sesso ecc. è il più pesante rifiuto della potestà divina .. e si spiegano quindi gli interventi forti di Dio, interventi di ieri e di oggi.. per chi sa capire la storia..) Isaia 57,17 per le colpe del mio popolo … l'ho colpito mentre egli, ribelle, seguiva le vie del suo cuore”.
  • All'indurimento del cuore cioè all'ottenebramento della coscienza, onde poter veder chiaro e ritrovare ancora il senso dei valori morali è necessaria la conversione del cuore, il cambiamento interiore che mette in atto la disposizione della fedeltà e dell'obbedienza.
La contrizione del cuore è ancora un atto di bontà di Dio: “darò loro un cuore perché si convertano a me con tutto il loro cuore” Ger.  24,7
Un cuore che ascolta, un cuore convertito diventa il testimone della buona condotta dell'uomo di fronte a Dio. Diviene la sede della coscienza, accetta il bene o riprova il male o sente il rimorso del male fatto. Ger. 31,19: “Dopo che ho peccato, mi sono pentito; sono coperto di vergogna, confuso perché porto l'obbrobrio della mia giovinezza”
+ buona coscienza: lettura del Salmo 26,1-7
Conclusione
Dio dunque ha creato la coscienza… la forma e la informa perché cammini… che cosa vogliamo di più?