La coscienza nel N.T.
 
IV
 
a) nei Sinottici e Giovanni
Anche qui non c'è un termine specifico… Gesù riprende, nella sua predicazione, il tema del cuore ma chiarisce ancora di più. Il cuore come interiorità e centro morale di tutto l'uomo. Un cuore non più legato alla legge ma allo Spirito della Legge e alla nuova legge: Cristo Gesù, lui stesso.
Con Gesù c'è un passaggio della Parola che si fa carne e incomincia ad abitare in mezzo a noi.
Gesù Cristo che dice: è stato detto ma io vi dico… Gesù Cristo che ci dona il Suo Spirito che rimarrà sempre con noi con precise funzioni…!
 Gesù dunque parla di:   cuore
 
+   Il cuore è la sorgente della vita morale, è il centro dinamico da cuoi provengono il bene ed il male: “Non comprendente come tutto quello che entra dal di fuori dell'uomo non può contaminarlo..; quello che esce del cuore contamina l'uomo. Infatti dal di dentro, dal cuore degli uomini escono i pensieri cattivi…” Mc 7,18 e Lc 11,34: “La lucerna del tuo corpo è il tuo occhio. Se il tuo occhio è semplice anche tutto il tuo corpo è illuminato; ma se il tuo occhio (cuore) è guasto, anche tutto il tuo corpo è tenebroso.
+  La responsabilità come le intenzioni provengono dal cuore. Mt 5,28: “Ma io vi dico che chiunque avrà guardato una donna per desiderarla, ha già commesso .. cuor suo”.
+  L'assenza della partecipazione del cuore rende inutile gli atti esterni del culto. Mt 15,8 “questo popolo mi onora… ma il cuore è lontano. Invano mi onorano..”
+  Il cuore determina l'orientamento fondamentale dell'uomo, dice dov'è orientato: “ Dov'è il vostro tesoro, lì il vostro cuore” Lc 12,34.
+  E' ancora la sede dove si comprendono i valori morali e religiosi, e si prendono le decisioni della vita. Giov. 3,17: “Se qualcuno vuol fare la volontà di Lui, conoscerà se questa dottrina viene da Dio o se farlo da se stesso”
  “Voi non credete perché non siete pecore mie” 10,26
  “Figliol  prodigo ritorna… Il pastore va in cerca..”
+  Proviene pure dal cuore la chiusura di fronte a Dio, quindi il rifiuto della salvezza Giov. 9,39: “Son venuto.. affinché quelli che non vedono.. e quelli che ..diventino ciechi. Se foste ciechi..” Giov. 15,24 “se non avessi fatto le opere.. sarebbero senza colpa; ma dopo aver visto.. hanno odiato me e il Padre..”
+   Siccome questo è un libero atteggiamento, questa cecità del cuore è senza scuse = “Lasciateli, sono ciechi e guide di altri ciechi” -Mt 15,14 e 23,16-20.
+  La malizia del cuore consiste nell'essere, in ultima analisi, un rifiuto di Cristo: Mt 13,15: “crasso è il cuore di questo popolo.. racchiudono i loro occhi..e non sentire con gli orecchi e per non intendere con il cuore e non convertirsi” Perché rifiutano, ecco: Giov. 12,40: “egli ha accecato i loro occhi e indurito il loro cuore affinché con gli occhi non vedano e con il cuore non intendano e si convertano”. Atti 28,27: “Il cuore di questo popolo è diventato insensibile, hanno indurito… e non si convertono”.
+  In che modo allora il ricupero di voi e di tante persone? Si ritorna ad essere illuminati, sensibili, aperti e disponibili solo con la conversione del cuore. “Pentitevi… fate opere di pentimento.. convertitevi dalle opere.”
+  Il cuore allora diventa il luogo dell'incontro con Dio; il giudizio del cuore è determinate ma è ancor più determinate il giudizio di Dio = è,
+  in questa relazione illuminante con Dio il cuore diventa giudice e testimone; rimprovera, rimorde, conduce alla disperazione = Giuda Mt 27,3; Pietro Mc 14,66 ss. ma anche al bene: Figliol prodigo = Lc 15,17 ss
+   Il cuore diventa giudice e prende precise decisioni solo se stabilisce un rapporto di intimità con Dio…
+  E' il punto di incontro tra Dio e l'uomo; è l'incontro tra la Grazia di Dio e la libertà umana.
+  Allora il cuore, in relazione stretta con Dio, fonda la grandezza e l'orientamento dell'uomo, e rimane figlio di Dio solo se il cuore rimane in relazione con il Padre.
Coscienza come struttura dell'esistenza cristiana
E' soprattutto Giovanni che sviluppa il tema dell'uomo in relazione con Dio.  Sottolineiamo tre punti:
  • Essere da Dio
La prima condizione della struttura cristiana dell'esistenza è quella di essere da Dio, avere coscienza di essere o non essere da Dio 1 Giov. 3,10 ”Chiunque non pratica la giustizia non è da Dio, così pure chi non ama il proprio fratello: da questo si conoscono i figli di Dio e i figli del diavolo”. 4,6: “Noi siamo da Dio; colui che conosce Dio ci ascolta..”
+  chi nasce da Lui: 1 Giov. 3,9: “Chiunque è nato da Dio non commette peccato..”
+ di essere figli di Dio: 1 Giov. 3,1: “ ci diciamo figli di Dio e lo siamo di fatto”
+ Essere da Dio è il contrario di essere da Satana: Giov. 8,44 voi avete per padre Satana..”
di essere dalla carne:  Giov. 3,6 “ciò che è generato dalla carne è carne”; dal mondo = Giov. 8,23 “voi siete di quaggiù, del mondo..”
Il segno e la manifestazione della derivazione da Dio è la conoscenza e l'amore del Cristo e dei fratelli: “Da questo dovete conoscere lo Spirito di Dio: ogni Spirito che confessa Gesù Cristo incarnato è da Dio 1 Giov. 4,2 1 Giov. 4,7  “ Amiamoci l'un l'altro  perché amare è da Dio, e ognuno  che ama è nato da Dio e conosce Dio”. Il peccato allora è segno di una derivazione opposta a quella di Dio; l'assenza del peccato invece dice della derivazione e della presenza di Dio: “Chiunque è nato da Dio non commette peccato perché il Seme di Lui dimora in esso; e non può peccare perché è nato da Dio” 1 Giov. 3,9 .
  • Essere nella Parola di Verità
Essere da Dio è essere dalla verità: “chiunque è dalla verità la mia voce” Giov. 18,37 perché “chi è da Dio ascolta le parole di Dio” Giov. 8,47: e rimanere nella parola di Dio è conoscere la verità e diventare liberi! E' fantastico! Che cosa vogliamo di più come indicazione per la nostra esistenza cristiana, per la nostra vita, la nostra coscienza? “ Se voi rimanete nella mia Parola, sarete veramente miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” 8,31. Infatti la “parola di Cristo è verità” Giov. 17,17
 Chi vuole restare nella verità è e sarà felice alla Rivelazione e osserverà la Sua Parola: “chi custodisce la mia parola, non vedrà la morte in eterno” Giov. 8,51. “Se uno mi ama osserverà la mia Parola” 14,23 “e verremo a Lui e faremo..” “Se osserverete i miei comandi persevererete nel mio amore”. Insomma: rimanere, seguire, perseverare, osservare la Parola è tutto per il cristiano perché perseverare o rimanere nella Parola è rimanere in Gesù, cioè nel suo amore, è avere la volontà, la tenacia della fedeltà nella fede e della osservanza dei comandamenti e la capacità del discernimento della verità: “E noi sappiamo da questo di averlo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. Chi dice: “io lo conosco” e non osserva i suoi comandamenti, è un bugiardo e in lui non c'è verità” 1 Giov. 2,3-4 - Giov. 15,4-7, 1 Giov. 2,14.24.27
  • Essere nello Spirito di Verità
Essere da Dio è essere della verità e nella verità. La garanzia di questa origine è lo Spirito di verità: “da questo noi sappiamo che Egli dimora in noi, dallo Spirito che Egli ci ha dato “1 Giov. 3,24. Restare nella Parola è il risultato, il frutto e la condizione che ci richiede e dona lo Spirito: “Spirito di verità che il mondo non può conoscere” Giov. 14,17 perché è nella carne, perchè non l'ascolta..
E' lo Spirito che ci comunica la verità e ce la ricorda… E ancora lo Spirito che ci fa comprendere la Parola, fino in fondo, pienamente (Giov. 14,26) guidandoci a capire il mistero di Cristo. (Giov. 16,13)
Per questo la Parola di Cristo che è in noi e dalla quale scaturisce la coscienza, l'esistenza cristiana è: “Spirito e Vita” (Giov. 6,64).
Lo Spirito è forza di rigenerazione (Giov. 3,36) sorgente di vita (Giov. 6,67) forma di vita divina (1 Giov. 3,9)
La sua presenza e unzione ci  rafforza  nella fede onde siamo in grado di superare le menzogne di Satana e dell'anticristo (1 Giov. 2,20)  Allora, guidati dallo Spirito della Verità, non solo siamo nella verità: 2 giov. 2 “Verità che è in noi e sarà con noi in eterno”; non solo  siamo santificati per la verità (Giov. 17,17 “Santificati per la verità.. affinché siamo santificati per la verità”) ma camminiamo nella verità 2 Giov. 4 “mi sono rallegrato perche …camminavo nella verità”) facciamo la verità: “Chi opera secondo verità.. “ (Giov. 3,21) e diveniamo cooperatori della verità (3 Giov. 8)” per essere cooper. della verità”.
Come abbiamo notato nessuna espressione che si richiami al termine: “coscienza”, ma sono atteggiamenti, disponibilità,  unione con la Parola - Cristo - Spirito che indicano, chiariscono molto bene l'intimo dell'uomo e l'orientamento concreto e storico.