Coscienza - libertà - Responsabilizzazione.
 
VII
  • Unità dell'uomo: nella storia della salvezza! L'uomo: unità di essere, pensare e agire. Dio Gesù Cristo e la sua Rivelazione fondano questa unità che si esprime, attraverso la coscienza, nella molteplicità degli atti. E' lo Spirito che agisce in noi e indirizza! Questo indirizzo o orientamento dello Spirito non può essere se non verso la storia della salvezza.
  La storia della salvezza è la realizzazione e il fine dell'uomo; è la scelta fondamentale e attuale.
  Qui è l'unità dell'essere, pensare e agire!
  La storia della salvezza è l'unità del nostro essere, pensare e agire!
  • Storia della salvezza.
Diamo per scontato la conoscenza della storia della salvezza. Comunque, per intenderci: è la storia del farsi della convocazione di tutti nell'amore in Gesù Cristo. Un'unità in Gesù Cristo!…
Infatti il grande disegno di Dio è di convocare tutti…di fare una grande famiglia. .. una chiesa (convocazione) gente che si rispetta, si aiuta, che fa comunità… non ha avuto, non ha, e non avrà mai altro scopo!! Questo desiderio di fare comunione .. da parte di tutti, lo vediamo idealizzato in ogni ambiente e realtà… dalle amicizie alle conversioni, dalle filosofie alle utopie- vedi il comunismo!
  • I protagonisti della storia della salvezza. Non c'è motivo per dubitare che la storia della salvezza è realizzata, nel tempo, dalla iniziativa gratuita di Gesù Cristo e dalla persona che liberamente risponde alla iniziativa di Dio.
  E' la descrizione dell'incontro del dono di Dio con la libera risposta dell'uomo. L'incontro della Grazia con la libertà: questo incontro costituisce l'essenza della storia della salvezza. E' l'elemento che costituisce l'autentica storia dell'uomo. Dio e la libertà umana: incontro o scontro! Non c'è storia della salvezza se non con la libera iniziativa di Dio che si donna e la libera risposa dell'uomo che accetta il
dono!
  E' l'elemento decisivo della storia della salvezza -poiché di Dio e del suo dono non possiamo dubitare-  è la libera risposta dell'uomo. Se le cose stanno così possiamo dire che la storia della salvezza si realizza là dove la persona risponde al Dono con più libertà; cioè quanto più profondamente libero è il sì che dice a Dio per mezzo di Gesù; e quanto più profondamente lo dice tanto più entra nella storia della salvezza.
La misura della salvezza è essenzialmente determinata dalla misura della libertà della persona. Ecco la grandezza dell'uomo: è libertà di opzione nei confronti di Dio. Tutto ciò che dicono gli scienziati dell'uomo, i biologi, i medici, i filosofi ecc. in tanto valgono, prendono valore se visti in questa luce: con la libertà di fronte a Dio. Senza questo punto essenziale, questa necessaria illuminazione, tutto ciò che si potrebbe dire dell'uomo cade in un puro materialismo nichilista. Per chi, per che cosa, per quale fine tanta capacità nell'uomo?
L'uomo è capacità di opzione: è capace di entrare o stare fuori dalla storia della salvezza; dipende dalla sua libertà! Con una soluzione: l'unità dell'essere; con una altra soluzione: la distruzione dell'essere, il disorientamento.
  • Da tutto ciò si traggono precise conclusioni:
    • Condurre la persona alla libertà.
E' la base di tutta l'educazione cristiana. Se … è l'essenza cristiana da cui l'amore, la carità ecc. ne deriva che: “educare significa condurre una persona alla libertà”! Perché riesca, ogni giorno, dire di si a Dio. Perché l'uomo si salvi deve rispondere di sì; è necessario che sia libero; è necessario renderlo libero. Se non si libera o non è libero, non si salva. Operare perché ci sia libertà onde rispondere alla grazia. (Con la libertà educata-persona educ. alla libertà: realizzazione della storia della salvezza.)
b)  Condurre la persona all'opzione fondamentale.
  Educare alla libertà significa educare all'opzione fondamentale, significa educare, formare la coscienza alla scelta fondamentale. Se in questo l'uomo gioca io suo destino e da questo si gioca la storia dell'umanità, quanto si dovrebbe fare per educare gli uomini all'opzione fondamentale.
  Con questa educazione l'uomo, nella molteplicità degli atti, sceglierà ciò che serve alla costrizione quotidiana alla storia della salvezza. Non vi sarà più perdita di tempo, scelte superficiali, ma solo in luce di…
  Educare in questa luce è salvare l'uomo e la storia.
c)   educare e educarci a porre le intenzioni in ogni atto e scelta e pronti, se necessario, a rettificare l'intenzione.
  Conclusione = solo con la libertà l'uomo entra nella storia della salvezza. L'importanza della coscienza passata e quindi della libertà educata! Solo la coscienza illuminata valorizza la libertà, la scelta di fondo o quelle del momento e la unifica e dà senso al tutto.
  L'unità dell'essere, pensare e agire che avviene nella storia della salvezza si realizza con e nella libertà!
  • Caratteristiche della libertà umana
E' una libertà trascendente e immanente la concretezza storica.
a)  E' una libertà trascendente.
  Lo è la libertà, questa libertà che crea il nostro destino e che trascende ogni condizione, deve essere posta, come atto, in ogni condizione umana tanto felice quanto infelice. E' l'atto che segna la grandezza e la responsabilità dell'uomo. Dovessimo dimenticarla, dimenticheremmo l'uomo!
  Contro tutte le forme di immanentismo, la più clamorosa delle quali oggi è il marxismo, la fede cristiana continua a dire, da sempre, che l'uomo è trascendentemente libero cioè che comunque siano le condizioni fisiche, economiche socio-politiche in cui viene a trovarsi (sia esse buona o cattiva) l'atto di libertà con cui l'uomo si perde o si salva è trascendentemente libero. All'interno nostro dove si gioca il nostro destino eterno, siamo sovranamente liberi!
  questa è la realtà che dobbiamo avere continuamente presente e che in un certo senso ridimensiona di molto il significato della nostra attività per l'uomo, perché siamo comunque garantiti da questo: che l'uomo non si salva (anzi…!!) perché è in condizioni felici e non si perde perché è in condizione infauste; si salva o si perde solo in nome della sua libertà, in un gesto, in un atto che è, quand'è così profondo, trascendente ogni condizionamento. In questa luce possiamo capire tante espressioni di S. Paolo come, ad es agli schiavi: “state nella condizione in cui siete, perché tanto, siete liberi in Cristo”. (sarebbero venute, comunque, precise conseguenze..)
  Questo significa che se uno si salva, si salva per una decisione libera e autonoma e che se uno si perde, si perde perché ha deciso di perdersi e non perché ha avuto una cattiva famiglia e non è stato educato.. oppure per la società ecc. Affermazione durissima, ma è di fede!
  Gli psicologi possono parlare di condizionamenti… ma nel profondo l'uomo è libero! Nell'atto di decidere il destino, è libero! Se noi negassimo tutto questo negheremmo all'uomo la possibilità della sua realizzazione nel piano della salvezza che vuole una opzione e atto sovranamente libero di accettazione di Dio!
b)  E' una libertà immanente.
  Non possiamo però dimenticare i condizionamenti psicologici materiali della società in cui viviamo. Un uomo condizionato dalla ignoranza, fame, da varie forme di schiavitù sociale ecc, è ostacolato nell'esercizio della sua suprema libertà personale di fronte a Dio. Ma in fine dei conti che cosa è questa libertà dell'uomo?
  Se Dio è amore, l'uomo, creato da Dio, non può essere se non amore nella sua intima essenza! Questo essere -amore- sarà nella verità e libertà quando potrà rispondere a Dio e agli uomini.
  “Ama il Signore… con tutto…” “ama il prossimo come te stesso.” La rivelazione conferma la nostra ricerca! Quando l'uomo ama è nella verità, è nella libertà! “Se persevererete…amare ecc… conoscerete la verità e la verità vi farà liberi!”.
  I condizionamenti possono frenare, distruggere, rovinare l'intima essenza dell'uomo: verso Dio e il prossimo e, quindi, la sua verità e la sua libertà.
  Allora libertà, amare immanente è togliere tutte le schiavitù perché l'uomo…! Tutto ciò può avvenire in autentiche comunità… nella comunità autentiche liberazioni. Non più allo schiavo: “stai nella condizione..” ma costruire comunità e far si che il mondo divenga Chiesa! Cioè bisogna costruire tutti quei presupposti dove l'uomo sia facilitato nella sua libertà trascendente perché è qui che si gioca tutta la sua vita: pro e contro Dio.
  Presupposti abbiamo detto: non tutte le azioni di libertà sono presupposte. Lo sviluppo può essere unito e diventare ambiguo! Lo sviluppo non è sempre e comunque ma nella luce della storia della salvezza: educare ad incontrare Dio con tutti i mezzi valorizzanti e personalizzanti l'uomo. Come la comunità Chiesa che oltre ad essere un desiderio del cuore attento e desideroso di amare, è una risposta-dono d'amore di Dio per facilitare l'uomo. Allora:
  + dobbiamo impegnarci perché ci sia la salvezza: è la grande ansia del cuore
  + impegnarci perché ci sia liberazione per raggiungere la salvezza: costruire comunità..!
  + perché il mondo, liberandosi, possa trasformarsi in grande comunità…!
 
 
 
 
Responsabilità
Qui inizia tutto il discorso sulla nostra responsabilità nel costruire comunità! Questa è la scelta politica di un gruppo di cristiani. Se si interessa, come deve interessarsi delle ingiustizie, situazioni pesanti, ignoranza ecc. è per facilitare la vita in comunione, la verità, la libertà. Dio ci viene incontro con il dono della comunità: la nostra libertà sta nell'accettarla, viverla, costruirla, proporla.
Attraverso il dialogo, la stampa, la presenza, l'amore cercare tutte le strade per poter proporre la comunità-libertà!
+ Condurre la persona alla libertà, condurla alla opzione fondamentale e, da qui l'unità dell'essere ecc. è condurre una persona alla esperienza e vita comunitaria e, da questa, al Regio di Dio: meta della storia!
 L'impegno primo del cristiano-chiesa è in questa luce. Così si è comportato Gesù salvatore. Gli uomini parlano e si muovono, al contrario, partendo dalla liberazione delle strutture: liberi di farlo. Ma Gesù ha seguito un'altra strada. “E' dal cuore dell'uomo..” Qui la comunità salva e deve salvare! Seguendo la prima strada si potrebbe anche arrivare… ma con il pericolo di non arrivarci mai e di peggiorare! Se Gesù è il Signore, ha seguito la prima strada, Lui che conosceva e conosce il cuore dell'uomo come nessun altro, non vedo perché dovrei seguire un'altra strada. Gli uomini seguono un'altra strada: lo credo bene! è molto più facile e semplice! Non costa gran che se non all'esterno! Non ci cambia… e non cambierà nulla!!! In tutte le azioni che i cristiani compiono con altri o senza altri devono essere “segno” “sacramento” visibile…
 
Conclusione
Storia della salvezza è l'unità dell'essere uomo. La graduale realizzazione è la comunità. La libertà trascendente e la libertà immanente non è altro se non amore di Dio e del prossimo.
In altre parole: siamo tutti convocati a formare una grande famiglia nella carità. La nostra vocazione è questa realizzarla nella carità. Questa realtà vertiginosa ci suggerisce umiltà, attenzione gratitudine.
In altre parole ancora: Dio è amore! Chi è l'uomo? è libertà d'amare, capacità d'amare, vocazione all'amore, attività libera di amare. Ecco l'uomo: “io sono amato”. “Amo”. L'amore mi libera, nell'amare mi realizzo!
Dico al signore: “Tu sei il mio Dio”.