Che cosa vuol dire testimoniare Cristo oggi nei nostri ambienti? Domanda precisa e sofferta da molti..!
“L'attesa dei poveri, di coloro che riconoscono di non riuscire a realizzare, ad avere... non è evasione ma neppure sta sulla bilancia dell'efficienza e della produttività tecnologica". Diceva un teologo!
Poveri e incarnati: testimoni dell'invisibile! Ma perché questa domanda? Nasce dal desiderio di sapere in che modo vivere il cristianesimo nei nostri ambienti, noi che ci professiamo cristiani.
- nasce dal desiderio di portarvi qualcosa...
- nasce dalla preoccupazione di rispondere alla domanda che molti fanno: voi che credete... che cosa fate più di noi? Qual è il contributo di voi cristiani?
- nasce dalla parola stessa "testimoniare".
Testimoniare.
Indica l'essere testimoni pro o contro, in difesa o in accusa di qualcuno. Nella Bibbia è presa così questa parola: pronunciarsi in forma esplicita pro o contro qualcuno! Ed è proprio per riparare a questa mancata testimonianza in favore di Gesù che, dopo la morte e resurrezione, gli Apostoli diventano "testimoni", parlano in favore suo. “Noi abbiamo motivi per dire che i vostri capi si sono sbagliati...". È una posizione netta di fronte ad un giudizio che ha deciso la vita di Gesù. Negli Atti gli accusatori diventano gli accusati... È importante questo significato di testimonianza che abbiamo negli Atti: significherà sempre: situazione di lotta, divisione, nella quale bisogna prendere partito.
-> Questo processo storico... da Giovanni viene inserito nella storia dell'umanità. Allora la testimonianza acquista un significato più ampio. Bisogna testimoniare e gridare contro il mondo intero (mondo per Giovanni è l'egoismo, l'autosufficienza) che ha torto perché si chiude a Cristo e lo rifiuta!
-> In questo senso la testimonianza non si riferisce più al processo storico di Cristo ma la divisione della storia: pro o contro Lui. La sapienza è entrata nel mondo, non c'è più attesa... compromesso: o con Lui o contro di Lui.
-> Se per gli Apostoli la testimonianza era per l'esperienza con Gesù: "ciò che abbiamo visto ecc.". Nelle lettere di San Giovanni l'esperienza si fa sempre più interiore "ciò che abbiamo sperimentato...". Il credente testimonia Cristo perché, avendone esperienza, può mostrare che veramente Cristo vive in lui. Da qui perseveranza, concretezza, sicurezza, serenità. Bisogna sperimentare... completa veramente: amore, pace, luce, impegno, volontà eccetera.
Cambiamento di significato.
Soprattutto in quest'ultimo secolo. Il motivo: nel cambiamento della società. Società che emargina ogni realtà superiore! Il cristiano deve parlare, dire... ma come? Con certi ambienti ostili? Si è giunti a identificare testimonianza con "presenza"! Certo è necessario... sarà l'operare che dimostrerà..! Questa affermazione è esatta ma presenta tanti equivoci e ha provocato tanti slittamenti in contestazioni inutili e infantili.
Nelle opere dobbiamo testimoniare nell'ambiente. E da qui esami sociologici, accuse, volantinaggio e il cristiano voleva essere di più perché Cristo lo spinge!
Da tutta la Bibbia: la testimonianza del cristiano non è in relazione all'ambiente ma a Cristo. Le motivazioni non le trova nell'ambiente, ma in Cristo. Il modello di comportamento non è dato dalla situazione più o meno urgente, ma da Cristo. Modellati e modellarsi su Cristo! Non ci comportiamo secondo l'ambiente che frequentiamo, ma in relazione a Cristo. Diversamente testimoniamo il nostro attivismo a non Cristo, le nostre idee, la nostra volontà di fare, costruire. Ma, a modo nostro non di Cristo!
La nostra testimonianza è in relazione Cristo. Ogni tentativo di definire la nostra posizione deve partire dalla persuasione che noi siamo sostanzialmente e quasi unicamente delle persone afferrate da Cristo e... tutto hanno da Cristo Signore!
La prima preoccupazione non è quella di definirsi in relazione all'ambiente, ma in relazione a ciò per cui siamo cristiani, cioè alla persona di Gesù Cristo!
... e allora l'ambiente?
La nostra posizione nell'ambiente non può essere se non una serie di conseguenze derivate dalla nostra fondamentale presa di posizione rispetto a Cristo. Queste conseguenze sono: 1) frutto 2) segno 3) Parola.
1) Colui che vive di Cristo, che è... ha dei frutti: carità, bontà... San Paolo ai Galati come doni dello Spirito. Dai frutti riconoscerete.
2) da ciò riconosceranno che siete miei discepoli... "se vi amerete". Non si tratta di rimanere anonimi o una semplice "presenza". Ma si arriverà ad essere "segno" proprio per l'intransigenza verso il Regno.
È tutta una vita diversa, quando si prende seriamente il Regno di Dio: di rapporti, di amore, di attenzione, di onestà ecc.
3) Parola: che deve chiarire, il comportamento che richiama... deve illuminare. Paolo, Pietro sono categorici: "guai se non annunceremo...".
E nelle attività, promozioni sociali?
Niente di diverso. Tutto ciò che l'uomo deve fare per una promozione sociale giusta ed equilibrata! Però il cristiano ha qualcosa in più. Cioè:
1) assoluta limpidità nell'uso dei mezzi e dei fini! Questa limpidità è soprattutto per chi ha raggiunto il significato ultimo delle cose e il senso della storia. Nel suo aspetto positivo: superamento del frammentario, dell'episodico. Nel suo aspetto negativo: smitizzare ogni mezzo e ogni fine che divengano assoluti.
2) La forza della debolezza.
3) La morte pasquale per la vita.
4) Comunicare il perché della speranza.