Ascolto della Parola
Uno dei momenti più tragici della storia dell'uomo è la presa di coscienza della propria esistenza. Perché sono nato, perché vivo? E si accorge di essere un infelice, un essere nato per soffrire, per morire.
+ La vita è un cammino verso la morte, il nulla! Filosofie orientali. Pensatori scettici: perché al mondo [..]?
+ Scopriamo il nostro desiderio di vivere, libertà... e... verso il nulla!
Da questa considerazione sono nate mille religioni di rassegnazione: nessuna prospettiva... il buio! Bisogna sentire l'angoscia di tanti uomini assetati di verità per capire il dono della Messa e Parola divina. La ricerca di tante filosofie - la disperazione di tanti uomini! Il buio! Il non conoscere, e non sapere il perché, che fare ecc..
Platone in Fedone: "a meno che qualche divinità ci sveli...". Leclerq a 25 secoli di distanza risponde “noi studiamo, ci affatichiamo ma non capiamo nulla. Non sappiamo che cosa sia la vita, il tempo, lo spazio! La vita dell'uomo è una scintilla fra due eternità".
- A questo punto Gesù Cristo ci prende, la Rivelazione ci viene incontro e dà un significato al tutto.
- Al centro della nostra presa di coscienza, quando il cammino era solo verso la morte, la Rivelazione ci prende, ci rischiara, illumina: inizia il cammino della luce. La Parola di Dio non è quindi qualcosa di marginale, di aggiunto alla nostra esistenza: ma sta al centro, è essenziale! Se non ci fosse saremmo nell'angoscia, nel cammino di morte. "Fuori di questo mistero (Rivelazione) c'è solo l'assurdo" scrisse Pascal.
Infatti senza questa Rivelazione mentre la coscienza si scopre come un "più essere" "più libertà, felicità" non scopre come ed è tentata di distruggersi. Gesù non è solo colui che parla ma è una Parola che diviene carne, amico, fedele e ci prende per mano, ci fa sentire figli del Padre - e non figli di nessuno!
-> Qui inizia la Messa: è Gesù che ci prende per mano, nella nostra coscienza di morte, ci fa pregare, ci ricorda che siamo figli di Dio. Nel nome del Padre...
-> come figli di Dio siamo qui, di fronte a Lui. Ci sentiamo infinitamente meschini, peccatori. Capiamo il tempo perso... le esperienze di infedeltà... le sue attese, le nostre scelte... Signore pietà!
-> capiamo pure le nostre incapacità, le lotte che non vinceremo da soli: Signore pietà.
-> sentiamo, in questo momento, che solo Lui può salvarci: Signore pietà.
-> ci sentiamo come sommersi dal peccato, dal mare di peccato dell'umanità: Signore pietà.
-> oppure sentiamo i problemi, le angosce di tutto il mondo... il pianto di tanti... Signore pietà.
-> oppure è l'esperienza delle mani vuote: Signore pietà!
Solo con questa coscienza possiamo... se andiamo all'ultimo momento... dopo una bella fumatina... con noia e apatia... per soddisfare un dovere, la Messa diventa una farsa e la Parola di Dio sarà sempre lunga, pesante, barbosa.
-> se non siamo dei superficiali, dei vuoti la Messa e la Parola... è una forza! Coscienza che Lui ci salva.
A questo punto siamo disponibili ad ascoltare la Sua Parola, Parola che illumina e ci toglie dal buio e oscurità. È Cristo Signore che ancora oggi mi parla, mi orienta, e con la sua Parola inizia il viaggio verso la vita.
Se è Lui... Dio... massima attenzione!
Nella Dei Verbum si dice: "Piacque a Dio, nella sua infinita bontà, parlare agli uomini come ad amici e rivelare..." Che deve fare allora l'uomo? Continua la Dei Verbum "a Dio che parla: ascolto e obbedienza". Deut. 4,1-3; 4,5-9.
Paolo scriverà ai Romani: "Vangelo portato a conoscenza perché tutte le genti si sottomettano nell'obbedienza della fede." E ai Corinti: "Cristo è la sapienza di Dio che salva". "Se ascolterai i miei precetti, vivrai... sarai per me un segno..!". "Se persevererete...". E gli uomini? Ancora Paolo: “Ma gli uomini non si diedero a conoscere la Sapienza di Dio e allora Dio li abbandonò alle cose più infami".
A prova
Gen. 1,26-28: oggi è una situazione disastrosa!
Gen. 2,18: strumentalizzazione generale
Ancora dal Genesi: "il serpente disse”: inizia l'ascolto...
Allora disorientamento, ottenebramento!
Errori storici
capitalismo: l'uomo al servizio del capitale. Calvino
marxismo: negare Dio per valorizzare l'uomo
nazismo: morte di Dio e il milioni di uomini forni...
esistenzialismo e etica della situazione, soggettivismo. Perché tutto questo? È Paolo che risponde: "Non si diedero a conoscere Dio e Dio li abbandonò a cose turpi".
 
II°
Dio dunque ha parlato agli uomini. Questo fatto storico mette gli uomini in una situazione ben precisa di fronte alla Parola di Dio. Se Dio parla è perché vuole essere ascoltato. L'ascolto pertanto è l'unico atteggiamento conveniente dell'uomo che viene a contatto con la Parola.
Senza l'ascolto, e da qui la fede, è impossibile piacere a Dio.
+ Cristo Signore è stato perentorio in materia. Afferma e denuncia: "se voi non ascoltate è perché non siete da Dio". Giov. 8,47
+ Proclama "beati coloro che ascolteranno e custodiranno".
+ Dalla parabola del seminatore: coloro che accoglieranno la Parola raccoglieranno il cento per uno.
+ Coloro che costruiscono la casa sulla sua Parola sono coloro che la costruiscono sulla roccia...
+ Tutto passerà, finirà, crollerà, "ma le mie parole...".
Dio invita con insistenza ad ascoltare
Scemà Israel… quante volte...
- La risposta di Samuele.
- La risposta di Salomone.
Gesù invita ad ascoltare:
"Se ascolterete le mie parole e le metteret in..."
“Se persevererete nei miei comandamenti...".
È ancora la voce del profeta che risuona:
"oggi, quando ascolterete la sua voce, siate disponibili nel cuore".
- Dio ha creato nella parola... ed è una Parola che diviene Sapienza per il popolo eletto!
- Gesù continua a creare nella Parola: oggi mi interpella... orienta... cambia... trasforma l'intelligenza e l'intelligenza così trasformata trasforma tutto.
- Questa è la storia che Dio fa nella sua parola e attraverso gli uomini che aderiscono alla Sua Parola...
- Aderire, nella fede, alla sua Parola è continuare la storia sacra, è rendere visibile la sua sapienza... Stare saldi nella Parola!...
-> Abramo. Giuseppe. Mosé. Maria SS. Noi.
-> così è nato il popolo ebraico - fedeltà alla Parola - così è nata la Chiesa - così nasce e continua a vivere la comunione della Chiesa. Non vi sono altre nascite...
-> Star saldi nella Parola è la salvezza ma è pure la storia che passa attraverso la vita di comunione che è generata dall'ascolto della Parola.
"Perseveranti nell'insegnamento degli apostoli" così la prime comunità.
Da questa affermazione: la vita cristiana era ed è una perseveranza sulla Parola presentata a noi dalla Autorità.
- La Parola aveva ed ha la capacità di generare e conservare la comunità, la vita di comunione.
Chi sono i cristiani? Atti 1,5 "coloro che hanno accolto la Parola. Coloro che testimoniano la Parola ascoltata.”
 
È la Parola che ci dona Dio, ci mette in relazione fra noi, che indirizza l'esistenza.
È la Parola di Dio la salvezza per l'uomo!
 
III°
E' Dio che vuole salvare il mondo più di tutti noi!
E' Dio che ama il mondo più di tutti noi.
È lui che ha tracciato il disegno di salvezza!
Noi? Metterci in umile ascolto e fare ciò che lui vuole-oggi!
+ Sottolineo tutto questo perché noi purtroppo vogliamo seguire la nostra intelligenza... programmare... vedere... studiare... ragionare: Dio dietro le spalle!
+ oppure vogliamo soddisfare le nostre esigenze religiose, spirituali: no! Ascolto di Lui.
+ noi ci differenziamo da tutte le religioni perché nelle altre c'è questo sforzo... nella nostra solo adesione! Allora?
1a conclusione
Prendere coscienza del dovere di ascoltare la Parola.
+ . Questo vuol dire vivere, credere, stare saldi, scegliere, indirizzare l'esistenza sulla Parola! Vuol dire lasciarci interpellare, rifare, ricreare, ricostruire! Vuol dire morire ai nostri progetti ed esigenze per permettere che il suo piano... Rimanere fedeli! Vuol dire pure:
- non intellettualizzare! È Dio Persona! Non dobbiamo commettere un atto di empietà: discutere Dio! È solo da vivere, incarnare! C'è solo da metterci lì e paragonare la nostra esistenza, e poi aiutarci... ecc.
- non strumentalizzare: per qualsiasi fine lo scopo. È Dio.
- non annacquare: come il sì del Figlio al Padre, come il sì di Maria, così il nostro sì alla sua Parola.
- non svuotare: per cui superficialità ecc. dicendo che era per altri, per allora, ecc..
Da accettare, vivere con umiltà di spirito: parla o Signore! Vieni o Spirito di verità!
2a conclusione
Convertirsi al primato della Parola! Prima di qualsiasi iniziativa, attività ecc.
Ascolto fiducioso.
3a conclusione
Prendere coscienza del dovere di annunciare la Parola e non le nostre parole. Il Suo piano e non il nostro..!
4a conclusione
Diventare adulti nell'ascoltare e vivere la Parola.
- Se le nostre comunità sono o rimangono degli anti-segno, anziché segno di salvezza perché equivoche, disimpegnate, intolleranti, è perché non vivono in reale comunione con la Parola.
Noi, amici, non possiamo aspettarci nessun rinnovamento nelle nostre comunità solo dalla buona volontà operativa, né da programmi ben stabiliti o crociate diverse, ma solo dall'umile ascolto della Parola di Dio che ci converte, ci fa comunione, rende presente la salvezza! Ecco dunque la nostra preghiera e conclusione: "da' a ciascuno di noi o Signore un cuore che sappia ascoltare"!