III°
L'uomo ha un'intelligenza portentosa, sbalorditiva, ma Dio, la Sapienza divina ha un'intelligenza e una sapienza che non è dato a noi né di raggiungere né di capire. Giobbe 28,1-27.
E' Dio dunque che dà inizio al tutto e orienta tutto. L'uomo non può se non aderire umilmente.
Storia della Sapienza:
1° tempo. 1. Israele sentiva che Dio era la sua salvezza. Israele aveva compreso che la sua salvezza consisteva nel rimanere fedele alla Sapienza divina.
Israele, pur mescolandosi a popoli più raffinati, più progrediti, con una cultura più vivace intuiva che la Sapienza non era quella, ma di Dio. Capiva allora che non poteva tradire quella coscienza raggiunta. Noi oggi abbiamo lo sviluppo, conosciamo lo sviluppo della storia grazie ai molti che rimasero fedeli alla Sapienza divina. Rimanendo fedeli (da Abramo a Mosé, da Giuseppe a Davide ecc.) si fece una storia, si sviluppò il piano di Dio, la storia sacra.
Attraverso la fedeltà ad una Sapienza - opposta decisamente alla saggezza politica, nacque (Abramo) si salvò (Giuseppe) si salvò e si costituì il popolo (Mosé) si ingrandì (David ecc.).
Rinacque in Gesù.
Per tutti questi la Sapienza era una realtà irriducibile, non comprensibile, addomesticabile: solo da accettare nella ubbidienza. Così si snodò la storia.
-> Però Israele non fu sempre legato alla Sapienza. Quanti crolli e cadute! Quanta idolatria.
Come si rialzeranno? Ricordandosi della sua fedeltà. Dio è fedele alla sua promessa; solo così si continuerà la storia: continuità alla promessa.
Quando Israele dimenticherà, allora inizierà un'altra storia: tentativi, guerre, tensioni..! Dio lo richiamerà. Osea. L'impegno si fondava esclusivamente su questo ricordo: Dio è stato fedele, è fedele, sarà fedele!
2° tempo 2 Tutta questa accettazione da parte del popolo di Israele, accettazione della presenza di Dio che indirizzava la loro vita, diventava realmente storia.
Dio, la sua Sapienza che muoveva la coscienza e parlava, diventava reale, visibile solo nell'attuazione. Questa accettazione diventava storia. L'abbiamo visto in Abramo ecc.. Fede in una Parola che diviene avvenimento... Fede in una parola che rende concreta la storia.
Una conseguenza chiara per noi: solo l'obbedienza nella fede rende possibile l'attuarsi della storia di Dio; solo una adesione di fede rende possibile..! E questa fede noi l'accettiamo perché si basa sulla fedeltà di Dio alla sua storia.
Dio vuole... sappiamo che è sempre rimasto fedele... noi aderiamo anche nel buio di oggi come molti aderivano nel buio di ieri.
-> Questa adesione obbediente nella fede buia non può se non diventare chiaro annuncio di salvezza a tutti.
Ha niente della saggezza umana, del tornaconto umano, del calcolo, del sentimentale. Aderendo nel buio ad una Sapienza divina diciamo chiaramente che la salvezza viene da Lui; e Lui passerà realmente! Solo così riversa sul mondo la sua - non la nostra - pace, la sua giustizia, la sua libertà. Tutto questo arriva attraverso la sola fedeltà! Nella comunità ubbidiente passa la fedeltà di Dio. Ed è solo in questa comunità obbediente che possiamo conoscere la sua fedeltà! Perché nella nostra fedeltà passerà la sua fedeltà: così va avanti la storia della salvezza (fedeltà nella politica, economia, ecc...).
3° tempo. 3. La Sapienza di Dio che seguiva Israele e faceva con Israele la sua storia, nel N.T. la Sapienza passa a Gesù Cristo. E' Lui ormai la Sapienza del Padre. È Lui, una persona ormai la Sapienza nella storia e per la storia.
Se è Lui: vane tutte le fughe in varie filosofie, ideologie, analisi e programmi. "Invano lavorano” “Se non costruisci su questa pietra..."
- sciocchi tutti i nostri tentativi velleitari...
- inutilità nella identificazione con la storia o miopia storica..!
È Lui che libera dal male... e ogni ginocchio si pieghi! Siamo al centro della storia.
Se è Lui la storia vera ed unica non sarà se non quella da Lui illuminata! Lui diviene norma unica della storia, via, verità, vita della storia. Chi prescinde da Lui costruisce sulla sabbia. Potrebbe costruire cose entusiasmanti ma ecco, giri le spalle e tutto scompare. Regni, poteri, rivoluzioni, tutto sull'arena.
Se è Lui: noi non saremo mai attori della storia, ma collaboratori responsabili. Diventeremo storia solo se Lui sarà al centro della nostra comunione e cuore!
Se è Lui: solo obbedienza: e questo obbedienza deve estendersi a quegli uomini stabiliti da Dio.: perché non si strumentalizzi oppure perché non si diventi attori!