Perchè questo volume
Dall’introduzione al libro del Presidente della Fondazione, Antonietta Maronati.

Nel decimo anniversario della sua scomparsa al mondo, ma non certo al nostro affetto, la Fondazione a lui intitolata ha deciso di pubblicare con il valente ausilio di Cesare Vietti, che se ne è fatto autore, un libro che racconti non già la vita di Don Tarcisio e le opere da lui realizzate, ma che restituisca un ritratto dell’uomo, attraverso le parole di alcune delle persone che l’hanno incontrato.
Opera questa sicuramente parziale, che soffre del limite di non avere sentito tutti, anzi di avere appena sfiorato l’eterogenea umanità che Don Comelli incontrò. Eppure questo modesto drappello, a cui va la riconoscenza della Fondazione per la grande disponibilità dimostrata, già offre un quadro significativo per presentarne l’originalissima personalità, l’infaticabile ricerca del dialogo, il carisma che seppe esercitare in particolare sui giovani, ma soprattutto la fede cristallina. Essa fu la stella della sua esistenza e la testimoniò con tale convinzione e coerenza da conquistare molti all’impegnativo cammino cristiano. Tale invito ci sembra tanto più incisivo nell’anno che Benedetto XVI ha consacrato e Papa Francesco ha confermato essere dedicato in special modo alla riflessione su questa virtù teologale: dono innanzitutto, ma frutto di un’accorata supplica e di un’infaticabile ricerca lungo i sentieri dell’animo umano.
Non v’è dunque nessuna pretesa di esaurire in questo volume il racconto di un’eredità che è ben più ampia [...]. Né vi è alcun intento celebrativo, che a Don Tarcisio sarebbe tanto dispiaciuto.
Da queste pagine desidereremmo emergesse invece ciò che a lui era più caro: Cristo, fonte di salvezza, l’uomo nella sua nuda essenza di fronte all’invito di Dio, la comunità nella sua radicalità, come risposta possibile.
A tale scopo alle voci che raccontano di Don Comelli abbiamo alternato la sua stessa voce che racconta di Dio e dell’uomo chiamato da Dio: brani tratti dalle innumerevoli meditazioni che ha condotto davanti alle platee più disparate e che ci ha lasciato, manoscritte su svariati quaderni, reale e prezioso patrimonio della Fondazione. [...]

L’autore

Cesare Vietti, giornalista e scrittore, ha pubblicato alcuni libri legati a personaggi vigevanesi:

  • la storia di Piero Buscaglia, unico calciatore vigevanese che ha vestito la maglia azzurra della nazionale di calcio

  • la storia della nascita e della crescita di Life, fondata da Linuccia Firpo e dal professor Pietro Gallotti, associazione attiva sul territorio nell’opera di prevenzione dei tumori nelle donne

  • la storia di Vito Pallavicini, l’indimenticato autore di numerosissime canzoni della musica leggera italiana, scritta a quattro mani con Sergio Calabrese

  • cinque libri in cui si raccontano i momenti più intensi della nascita e della crescita di suo figlio Gabriele, affetto dalla sindrome di down.

L’editore

La casa editrice “Luz Edizioni” è stata costituita dalla Fondazione “Don Tarcisio Comelli” come strumento operativo finalizzato alla pubblicazione sia degli appunti lasciati dal sacerdote vigevanese, sia di altri titoli coerenti con le finalità della Fondazione. Ad oggi sono stati pubblicati tre volumi dei “Quaderni di don Comelli”, il primo con meditazioni tratte dagli appunti, il secondo con le omelie di Avvento e della S. Messa di Natale, il terzo con le omelie di Quaresima e della S. Messa di Pasqua. Nel 2012 è stato pubblicato il volume “I Salmi Responsoriali domenicali e festivi cantati”, distribuito a tutte le diocesi italiane.

Gli enti promotori

La Fondazione don Tarcisio Comelli è stata costituita nel 2005. Quando nel 1992 Don Comelli e la comunità, con tutte le varie attività, dovettero lasciare la sede di via Cairoli, fu lanciata una sottoscrizione tra coloro che avevano conosciuto e avevano a cuore questa esperienza. Grazie alla generosità di tanti fu costituita la Cooperativa “La Comunità” che acquistò la sede di vicolo Cilea, dove si trasferì a vivere don Comelli. Nel 2005 la Cooperativa con approvazione unanime dell’assemblea decise di trasformarsi in Fondazione, che venne intitolata a don Comelli: il patrimonio della Fondazione è costituito dalla casa di vicolo Cilea e dalle migliaia di pagine di appunti autografi delle meditazioni del sacerdote. La Fondazione ha costituito la Casa Editrice “Luz Edizioni”.

La Comunità di S. Maria del Popolo si è costituita in seguito all’opera di apostolato fra i giovani condotta da don Comelli fin dal 1958, con l’avvio dell’esperienza di Gioventù Studentesca (GS). Con il passare degli anni, il desiderio di proseguire un’esperienza di fede condivisa ha portato alla nascita di un gruppo universitari e di un gruppo adulti. Negli ultimi anni di vita don Comelli volle che la comunità si desse uno statuto da sottoporre al Vescovo: oggi essa è costituita come associazione privata di fedeli, con statuto approvato il 4 ottobre 2002 da S. E. Mons. Baggini.

La Confraternita di S. Maria del Popolo nacque nel 1511 con la finalità primaria di garantire una dignitosa dote alle ragazze che ne erano sprovviste. Dal 1516 la sede è presso la omonima chiesa, che fu ricostruita ed ampliata nel 1698 e risistemata nel 1729. Nel 1986 don Comelli, rettore della chiesa, favorì il rinnovamento della confraternita mediante l’approvazione del nuovo statuto da parte dell’Ordinario Diocesano, mons. Rossi. Oggi le finalità sono di sviluppare la devozione alla Madonna e la formazione cristiana della persona, nonché la conservazione e manutenzione della chiesa. La Confraternita di Santa Maria del Popolo è riconosciuta sia dal Diritto Canonico a livello ecclesiale, sia dal Diritto Civile come ente a prevalente funzione di culto. È la più antica confraternita esistente in diocesi di Vigevano.

Come avere il volume

E’ possibile richiedere una copia del volume alla Fondazione, all’indirizzo  info@doncomelli.it