Questa newsletter settimanale propone un brano tratto dalle numerosi meditazioni presenti nei quaderni di Don Comelli. Se volete ricevere la newsletter, o volete segnalare le email di altri vostri conoscenti/amici che potrebbero essere interessati a riceverla, scrivete a info@doncomelli.it


Newsletter 33/2016

Effetti della confessione sacramentale
(…)
e) aumenta considerevolmente la forza della nostra anima dando l’energia per vincere ogni genere di battaglia e di tentazione. Siccome queste forze tendono a venir meno con il passare del tempo, ecco il valore della confessione frequente
f) dà, infine, una grande grazia che ognuno dovrebbe chiedere: la virtù della penitenza o spirito di compunzione che significa il “sentire” l’esigenza di rimanere senza peccati, o di chiedere frequentemente perdono e il desiderio di espiare per i peccati commessi da noi o da altri. È un sentire profondo che dà, nel contempo, tristezza… e forza profonda interiore, desiderio di estirpare il male, di non offendere e far sì che non si offenda il Signore: è una specie di grazia di perseveranza nell’amore. Ci porta alla perfezione.
(La confessione – XVII)

Newsletter 32/2016

Domenica 6 novembre

Effetti della confessione sacramentale.
Nessuno nega, nello studio ascetico, che la confessione così praticata sia un mezzo eccellente di santificazione. Infatti:
a) viene in noi il suo Sangue purificatore e santificatore. Per questo i santi, particolarmente illuminati sul valore infinito di questo Sangue, avevano una vera fame di queste assoluzioni
b) aumenta la grazia ex opere operato, secondo comunque l’intensità del pentimento e del grado di umiltà (ex opere operantis)
c) riempie l’anima di pace e di consolazione… È una disposizione psicologica che ci fa progredire, ci fa prendere nuovamente forza, ci fa vedere che possiamo farcela…
d) accresce la luce nella via di Dio. Dopo la confessione comprendiamo meglio la necessità di stare a Lui vicino, di perdonare tutti, di essere migliori, di fuggire tutte le occasioni di peccato ecc.
(La confessione – XVI)

Newsletter 31/2016

Domenica 30 ottobre
La confessione orale: alcune caratteristiche:
a) umile: cioè essere talmente staccati da potersi confessare con chiunque. L’importante è che mi dia la assoluzione. Non importa cosa lui penserà, è importante quel che Dio dona attraverso questo umiliarmi che mi pesa molto. E’ vera volontà di conversione. Non andare alla confessione con abili sotterfugi, un dire a metà e con la volontà di trovare scusanti: ci penserà il confessore, tu accusati umilmente: ho peccato!
b) integra: nel senso di rivelare e, quindi, studiare con il confessore il metodo migliore del superamento, come affrontare il difetto, il perché dell’accaduto. Il confessore è Padre e deve aiutare…
c) dolorosa: l’abbiamo detto!
d) frequente: per tutto ciò che abbiamo detto del problema del miglioramento, della grazia di credere, della medicina, della santità
(La confessione – XV)

Newsletter 30/2016

Domenica 23 ottobre

Il proposito fermo: per mancanza di esso risultano invalide tante confessioni soprattutto tra le abitudinarie. Questo non vuol dire che, purtroppo, per tutta la vita si avrà sempre quel difetto, ma il proposito c’è sempre… non lascio la battaglia. Alcune volte il difetto ci è lasciato per la nostra umiltà. Ricordiamo S. Paolo (2 Cor 12, 7-9): “Perché non montassi in superbia per la grandezza delle rivelazioni, mi è stata messa una spina nella carne, un inviato di satana incaricato di schiaffeggiarmi, perché io non vada in superbia. A causa di questo per ben tre volte ho pregato il Signore che l’allontanasse da me. Ed egli mi ha detto: «Ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza». Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo”.
Importa comunque fissare bene i propositi, vedere che da una confessione all’altra… dirlo al confessore: avevo fatto questo proposito, e così mi trovo… oppure mi sono dimenticato: ma il proposito c’era. Ci sveglia dall’indolenza.

(La confessione – XIV)

Newsletter 29/2016

Domenica 16 ottobre

Il dispiacere non perché c’è un neo o grosso peccato (sarebbe estetica spirituale) ma perché ci siamo stupidamente, per superficialità allontanati da Dio. La nostra religione non è una mistica buddhista ma è una relazione d’amore: gioia e dispiacere. I motivi per il dispiacere sono molti: dalla meditazione della sua bontà, paternità, al Sangue suo, alla mia ingratitudine; al blocco di grazia, non aver aumentato la grazia per la comunità, la Chiesa, gli amici, le persone per le quali mi sento responsabile… Ho faticato molto… ma non ho dato quello che tu volevi: l’aumento di grazia non c’è stato!

(La confessione – XIII)

Newsletter 28/2016

Domenica 9 ottobre

Contrizione del cuore: è la principale disposizione richiesta (con il proposito) per ricavare il maggior frutto possibile dalla confessione. La superficialità, il formalismo rende inutile o sacrilega la confessione. Tra le persone che si confessano abitualmente con soli problemi di peccato veniale è facile compiere una confessione inutile in quanto non c’è dolore e proposito. Il dolore è necessario per la validità diversamente è una presa in giro. E quanto più il dolore è vivo e profondo tanto più ci merita grazie infinite.

Dolore come dispiacere: voler essere più coraggioso; in quella circostanza invece i nervi mi sono saltati, ho risposto male, mi dispiace. Non sappiamo se la nostra è una contrizione perfetta ma quanto più ci dispiace perché non abbiamo amato con coraggio, perché siamo stati controtestimonianza, tanto più ci avvicineremo.

(La confessione – XII)

Newsletter 27/2016

Domenica 2 ottobre

Esame di coscienza: essere liberi e umili per saper distinguere tra sensi di colpa e colpa effettiva; per non scusare un difetto o vederlo dove non c’è. Se siamo abituati ad un autocontrollo, o alla contemplazione, basta un momento per stabilire il nostro stato presso Dio e il prossimo. Ma se viviamo da superficiali importa parecchio tempo perché tante cose ci sfuggono. È importante sapere, fare il punto della nostra situazione presso Dio e presso tutti i fratelli. Se tutta la legge si raccoglie nei due comandamenti dell’amore, che non è poi comando ma esigenza del cuore, la conclusione è semplice, ma quanto più si è delicati…  Se siamo abituati ad una confessione frequente, più facilmente si nota anche il progresso o regresso, ma se stiamo molto tempo…

(La confessione – XI)

Newsletter 26/2016

Domenica 25 settembre

Se fosse possibile avvicinarsi alla confessione sempre con l’impressione che possa essere l’ultima, prima di apparire di fronte a Dio: questo per vincere l’abitudine e ottenere sempre più la conversione nel cuore e abbondanza di Grazia.

(La confessione – X)

Newsletter 25/2016

Domenica 18 settembre

Riprendiamo oggi la presentazione della meditazione sulla confessione.

Ricordiamo che questa settimana inizia il meeting della Comunità di S Maria del Popolo e che sabato prossimo 24 settembre, nel tredicesimo anniversario, verrà celebrata la S. Messa di suffragio per don Comelli presso il nuovo Polo Scolastico di corso Brodolini, che nell’occasione sarà a lui ufficialmente intitolato. L’inizio è previsto per le ore 9.45.

Sempre questa settimana, viene ufficialmente inaugurata la pagina Facebook della Fondazione Don Comelli https://www.facebook.com/doncomelli, dove sono state raccolte in album fotografici le foto di don Tarcisio. Chi volesse contribuire con altre foto, può inviarcele per la pubblicazione sulla pagina.
Amor di Dio. Ti amo e voglio crescere nel tuo amore. Mi dà fastidio confessarmi: entra in gioco il mio orgoglio, la mia superbia, la mia timidezza dovuta ancora all’amor proprio. Ma vado oltre tutto: ti voglio bene e voglio crescere nel tuo amore. Una confessione quindi fatta per amore! Non per paura, per interesse, perché è molto tempo e non mi sento a posto, perché è necessaria una pulitura: solo per amore! Mi hai amato Signore e il sacramento della confessione che mi costa, mi umilia lo compio per dimostrarti che ti voglio bene. È come un bacio, un dono ad un amico che ci fa crescere in amore. Ci fa crescere nella sua amicizia.
Diviene, in questo modo, un servizio ascetico di purificazione, di distacco da noi, quindi di crescita spirituale, di enorme importanza. Quanto più ti confessi per amore, tanto più cresci in santità e fai crescere in santità.
(La confessione – IX)

Newsletter 24/2016

Domenica 26 giugno
Quanto più ti confesserai perché riconoscerai le tue imperfezioni e i peccati e sperimenterai la sua infinita bontà, tanto più diventerai buono, umile, non alzerai più la testa orgogliosamente, ma sarai pieno di misericordia con tutti, volendoti sacrificare per tutti per dire a tutti quanto sia buono il Signore.
(La confessione – VIII)