Questa newsletter settimanale propone un brano tratto dalle numerosi meditazioni presenti nei quaderni di Don Comelli. Se volete ricevere la newsletter, o volete segnalare le email di altri vostri conoscenti/amici che potrebbero essere interessati a riceverla, scrivete a info@doncomelli.it


Newsletter 23/2016

Domenica 19 giugno

2 Massima fiducia. È il tribunale della misericordia, l’unico tribunale ove si assolve sempre il reo che è sinceramente pentito e, quindi, vuole riparare. Il confessore, anche quando deve giudicare, è sempre Padre e deve, come Gesù Cristo, essere pieno di misericordia. Quindi nessuna paura, preoccupazione: chissà cosa penserà di me… ho vergogna… non so trovare le parole. Bisogna avere massima fiducia… cercate il momento più opportuno… non affrettate… cercate pure il sacerdote, apritevi senza timore: un Padre è lì per incoraggiarti, darti fiducia, darti la grazia, la pace, farti sentire importante per Dio perché lo sei importante: vali il suo sangue.

(La confessione – VII)

Newsletter 22/2016

Domenica 12 giugno
Nel confessore vediamo pure il rappresentante della comunità cristiana, quella comunità che è depositaria della Grazia che riceviamo attraverso di lui, rappresentante che ci permette di ritornare in comunione con i fratelli e di crescere e far crescere la grazia a tutti i fratelli. In questa luce, essendo il confessore il rappresentante della comunità che possiede la Grazia, importa per chi si confessa una grande fede nell’accettare anche le decisioni che il confessore vorrà o dovrà prendere verso di noi in riferimento alla comunità. Ne è il rappresentante in nome di Dio: “Chi ascolta voi, ascolta me”.
(La confessione – VI)

Newsletter 21/2016

Domenica 5 giugno
La Grazia ci rende contemplativi con una meravigliosa capacità di vedere il fondo delle cose e degli avvenimenti. Se tutto questo e altro è il valore sostanziale del sacramento della penitenza, è necessario scoprire le disposizioni per riceverlo fruttuosamente. Tali disposizioni sono di due specie: abituali e attuali.
a) Disposizioni abituali
1) Spirito di fede: il tribunale della penitenza è tribunale di Cristo – “et ego autoritate ipsius te absolvo…”. Nel confessore vediamo il rappresentante di Cristo: non m’importa che sia bello o brutto, nervoso, giovane o anziano, brusco o buono, ma solo colui che fa le veci di Cristo e in suo nome mi assolve, mi ridona la pace e mi aumenta l’amicizia con Cristo.
(La confessione – V)

Newsletter 20/2016

Domenica 29 maggio
Quanto più si riceve questo sacramento con le disposizioni dovute, tanto più cresce la Grazia in noi, nel mondo intero: per il corpo mistico si diviene allora i veri benefattori dell’umanità; si rimane e si potenzia la vita di comunione con Dio e fratelli.
(La confessione – IV)

Newsletter 19/2016

Domenica 22 maggio

È noto che i sacramenti aumentano la grazia, se l’anima già la possiede, con una efficacia di per sé infallibile (ex opere operato). In questo senso, come strumenti di Dio che applicano i meriti di Cristo, i sacramenti hanno una capacità infinita di santificare gli uomini. Di fatto però il loro effetto è proporzionato alla disposizione (ex opere operantis) di chi riceve il sacramento; non che queste disposizioni producano la Grazia, che proviene esclusivamente da Dio, ma costituiscono la previa disposizione materiale. In maniera simile il sole, nell’ordine fisico, riscalda più il metallo che il fungo perché il metallo è miglior conduttore di calore.
(La confessione – III)

Newsletter 18/2016

Domenica 15 maggio

Sarebbe un errore grossolano pensare che il fine della confessione sacramentale sia unicamente quello di assolvere dai peccati commessi e, quindi, di disporre l’anima a ricevere l’Eucarestia. Il sacramento della penitenza ha per se stesso un grande valore sostanziale e di una straordinaria efficacia per lo sviluppo della vita cristiana

(La confessione – II)

Newsletter 17/2016

Domenica 8 maggio
Inizia oggi una nuova meditazione, dedicata al tema della confessione.

Se il peccato porta inevitabilmente alla nostra autodistruzione, a togliere il significato del nostro essere… appare chiarissima l’importanza della confessione come primo passo di ricostruzione dell’essere, strumento di realizzazione come aumento della Grazia, scoperta di tutte le imperfezioni e cammino verso uno scopo dell’esistenza: la santità.
(La confessione – I)

Newsletter 16/2016

Domenica 1 maggio

“Dio è amore”; non può rivelarsi altrimenti se non come misericordia. Oggi si rivela al mondo attraverso noi! Cuore misericordioso e impegnato, con tutti! Impegnati nella preghiera: per impetrare per tutti – nel perdonare, nell’orientare, nel rivelare, nell’aiutare, nell’assumere, nell’essere presenti, nel risolvere! In tutte le nostre iniziative, impegni, proposte: “Beati i misericordiosi perché troveranno misericordia”.

(Dives in misericordia – XXV – fine)

Newsletter 15/2016

Domenica 24 aprile
La misericordia di Dio nella tradizione cristiana: Sant’Agostino: “il più grande attributo divino”. San Bonaventura in relazione a Francesco: “in ognuna delle creature, Francesco intravvedeva con straordinaria pietà il brillare unico della misericordia divina”. Poeti, scrittori, santi si sono entusiasmati nella misericordia divina! E poi le iniziative, le attività, gli impegni, le organizzazioni: “le misericordie”. Quanto hanno fatto nel passato. La giustizia da sola non basta, importa la misericordia: non c’è stato angolo non scoperto o battuto dalla misericordia!!
(Dives in misericordia – XXIV)

Newsletter 14/2016

Domenica 17 aprile
La misericordioso di Dio è presente nella tradizione giudaica… nella tradizione greca e buddista, in quella islamica: ricordiamo ancora Al Ghazali in un suo aneddoto: “Un beduino chiese ad un grande maestro: o inviato da Dio, chi presiederà il rendiconto delle creature? E quegli: Dio benedetto ed esaltato. Il beduino allora: egli in persona? Sì, rispose il profeta. Il beduino sorrise. Il profeta chiese: perché beduino hai sorriso? Ed egli: il generoso quando decreta perdona, e quando regola il conto è indulgente. Il profeta così commentò: il beduino ha detto il vero. Nessuno è più generoso di Dio, egli è il generoso dei generosi”.
(Dives in misericordia – XXIII)