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March, 2011

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Newsletter 12/11

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Domenica 27 marzo 2011

All’anima contemplativa che ha gustato e visto quanto buono è il Signore, Dio farà gustare un vino inebriante, infinitamente più gustoso di tutto. Bene lo sperimentò Francesco d’Assisi, l’uomo più povero del mondo. Trascorreva notti intere sotto le stelle e provava una sensazione di pienezza esclamando: “Mio Dio e mio tutto”. Sentiva qualche cosa che i gaudenti, le persone di successo e tutta la gente del mondo non sospetteranno mai. Il salmo 15 è la conferma: “Mi indicherai il sentiero della vita, gioia piena nella tua presenza, dolcezza senza fine alla tua destra”.

(La nostra vita come sfida - XXI)

Newsletter 11/11

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Domenica 20 marzo 2011

Non solo ieri ma anche oggi abbiamo molte persone che sono la viva trasparenza di Dio. Nella misura in cui ci lasceremo prendere da Dio, Dio si trasforma in ogni bene: Dio diviene per noi un buon fratello, un padre sollecito, una fattoria di mille ettari, un palazzo fantastico (Mt. 12,46-50; Lc. 8,19-21; Mc. 3,31-35). Dio, in una parola, diviene ricompensa, fortino, banchetto (Es. 19,5; Ger. 24,7; Ez. 37,27). “Sei tu il mio Signore, senza di Te non ho alcun bene” (Sal. 15). È ciò che esprime mirabilmente il salmista quando dice: “Hai messo più gioia nel mio cuore di quando abbondano vino e frumento” (Sal. 4). Vino e frumento simbolizzano tutte le ricompense, le emozioni e le gioie che inondano il cuore umano.

(La nostra vita come sfida - XX)

Newsletter 10/11

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Domenica 13 marzo 2011

Qualcuno potrebbe rimanere un poco perplesso su quanto fin qui detto. No! Non è per me, non è questa la mia strada, troppo alta!

Non è assolutamente vero. Dio chiama tutti alla contemplazione. Arrivarci è solo questione di volontà, di generosità, di coraggio nel buttarci nella contemplazione. I profeti, i santi non furono uomini eccezionali per nascita o per sorte ma perché si diedero senza condizioni e si lasciarono trascinare sempre più dentro alla vita spirituale. Si lasciarono: ci fu loro continua decisione a lasciarsi forgiare dal grande scultore: Dio.

(La nostra vita come sfida - XIX)

Newsletter 9/11

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Domenica 6 marzo 2011

Nella misura in cui, come contemplativi, avanziamo nel suo amore e nei suoi misteri, Lui cessa di essere un’idea e diviene trasparenza d’amore infinito… (esperienza di conversione… è formidabile…) e inizia a essere libertà, umiltà, gaudio, amore. E via via si trasforma in una forza irresistibile, rivoluzionaria che strappa tutte le vecchie cose dal loro posto; dove c’era violenza mette soavità, dove c’era egoismo pone carità, cambia per intero la faccia dell’uomo! Se continuiamo ad avanzare per le oscure vie del mistero divino, forze sconosciute sciolte dall’amore ci spingeranno sempre più verso l’avventura divina, verso una strada dove Lui diviene sempre più il tutto, l’unico, l’Assoluto. Allora saremo presi e trascinati come in un turbine, mentre ci si purifica e le scorie dell’egoismo vengono bruciate dal fuoco!!! Dio ci trasformerà in lampade che ardono e risplendono! Pensiamo a Elia, Giovanni Battista, Francesco d’Assisi, Charles de Focault ecc.

(La nostra vita come sfida - XVIII)