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January, 2014

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Newsletter 3/2014

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Domenica 26 gennaio
Si prende poi in esame anche la famosa questione del perché muovere Dio che sa già tutto. L’unica risposta convincente, in fondo, è questa: Gesù stesso ha pregato. Non aveva bisogno di pregare eppure il Vangelo ci dice che ha pregato e a lungo. Questo ci dice che la preghiera è mistero, ma ci indica anche una linea e poi lo Spirito Santo insegna a ciascuno. In fondo anche la preghiera di Gesù è argomento decisivo: dobbiamo unirci alla sua preghiera; se Lui ha pregato, vuole che preghiamo con Lui e quindi viviamo la nostra esperienza di preghiera.
(Il dono della preghiera – IV)

Newsletter 2/2014

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Domenica 19 gennaio
Ma, perché pregare? A che serve la preghiera? Se Dio sa già tutto, perché raccontarglielo? Se Dio è così buono perché insistere con Lui? Non è tanto facile trovare risposte che convincano razionalmente. Alcuni, per i su accennati motivi,  riducono la preghiera solo ad una preghiera di lode. In realtà però la preghiera, se vuole essere preghiera cristiana, è anche preghiera di domanda, preghiera del peccatore che si rivolge a Dio. Nel cristianesimo, religione dell’alleanza, la preghiera di domanda ha un suo ruolo insostituibile. L’uomo manifesta la propria povertà di fronte a Dio e la esprime; benché la lode sia bellissima, non si può ridurre tutto a essa.
(Il dono della preghiera – III)

Newsletter 1/2014

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Domenica 12 gennaio

Sono tante e tali le diversità dei singoli che è presuntuoso voler insegnare ad un altro la preghiera. Questo è il mistero della preghiera. Gesù stesso la rispetta quando dice “Ritirati in un luogo appartato”. È chiaro che Gesù non voleva condannare la preghiera pubblica; nell’orto del Getsemani anche lui chiama gli Apostoli a pregare con il Maestro; alla cena prega insieme a loro; quindi Gesù voleva insegnarci non un precetto ma il senso della preghiera, che è il segreto di ciascuno con Dio, in cui nessuno può entrare. S. Ignazio ad esempio pur avendo scritto molto sugli esercizi spirituali, non ci ha lasciato nulla sulla preghiera. È difficile comunicare la propria preghiera profonda, perché è la verità nostra davanti a Dio e che Dio solo conosce fin in fondo
(Il dono della preghiera – II)