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September, 2015

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Newsletter 23/2015

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Domenica 27 settembre

Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze”. Questo Shemà ci dice, in sintesi, che senza una fede assoluta nella unicità di Dio e senza un amore radicale per Lui, il nostro cuore rimane chiuso all’ascolto della sua voce. Il centro segreto, la chiave nascosta di tutta la teologia biblica dell’ascolto sta qui: il vero ascolto deve essere precisamente un ascolto fatto con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutte le forze. Non può essere se non così. È infatti Dio che parla e non un uomo qualunque: “badate a come ascoltate”.

(Urgenza dell’ascolto della Parola – XVII)

Newsletter 22/2015

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Domenica 20 settembre

All’inizio del cap. 6 del Deuteronomio si legge l’ ”Ascolta” per eccellenza, che è la confessio fidei di Israele in Jahvè e nello stesso tempo l’affermazione del comandamento più grande della legge, quello dell’amore di Dio: Deut. 6, 4-5 “Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze”.

Questa duplice proclamazione costituisce uno dei punti focali su cui è costruita la preghiera sinagogale, dopo la distruzione del tempio. Nella recitazione quotidiana dello Shemà, ogni israelita si pone una mano davanti agli occhi per significare che il mistero di fede annunciato da queste grandi parole è un mistero accessibile all’ascolto e non alla visione; per dire a se stesso che deve fidarsi ciecamente della Parola di Dio e in questa deve trovare la sua fiducia e la sua prassi.

(Urgenza dell’ascolto della Parola – XVI)

Newsletter 21/2015

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Domenica 13 settembre

Dopo la pausa estiva riprende la pubblicazione settimanale della newsletter, proseguendo la meditazione sull’Ascolto della Parola.


Ricordiamo inoltre che è in corso il Meeting 2015 organizzato dalla comunità di S. Maria del Popolo con la collaborazione della Fondazione Don Comelli: potete trovare sul sito www.santamariadelpopolo.net l’elenco completo delle iniziative in programma.

La vera radice della obbedienza non si trova tanto nella conoscenza dei comandamenti ma nella fiducia, nell’amore verso colui chi ti parla e nel sapere che le sue parole sono per la nostra piena valorizzazione e libertà. Questo vuol dire ancora, per nostra meditazione, che l’ascolto fatto per fare, l’ascolto fine a se stesso, la conoscenza per la conoscenza, non trasformano l’esistenza e non portano alla fedeltà e all’obbedienza alla sua Parola. Ci lascia intellettuali, non trasformati. Se è vero che solo l’ascolto della Parola di Dio rende possibile una prassi che le sia conforme, è altrettanto vero che solo se siamo impegnati in questa prassi ci è reso sempre nuovamente possibile l’ascolto. Dunque nella Scrittura noi troviamo sia l’invito ad ascoltare per fare, sia quello a fare per ascoltare. Mentre il primo sottolinea che l’ascolto deve orientare e comandare il nostro agire, il secondo ci ricorda che la prassi ci fa intendere meglio l’ascolto. La prassi diviene così la misura della verità dell’ascolto.

(Urgenza dell’ascolto della Parola – XV)