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November, 2016

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Newsletter 35/2016

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Domenica 27 novembre
Inizia oggi una nuova meditazione, dedicata al rapporto tra fede e carità.

La carità è un dono. Dobbiamo implorarla per amare Dio sopra ogni cosa, per amare il prossimo come noi stessi,  per rimanere entusiasti e stupefatti dell’amore di Cristo.
Ciò che deve sforzare l’inerzia nostra è la contemplazione dell’amore di Cristo. Svegliamoci! Non si può continuare così, dobbiamo rinnovare completamente i nostri schemi di vita per aprirci agli immensi bisogni dei fratelli.  Svegliamoci! E’ mai possibile che, dopo essere stati tanto amati noi siamo ancora così indisponibili al contraccambio e così insensibili alle esigenze di imitare e di testimoniare l’amore che ci è stato donato?
(Fede e carità – I)

Newsletter 34/2016

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Domenica 20 novembre
Lo spirito di compunzione è quello del povero samaritano in fondo al tempio; è quello che emerge in noi quando ripetiamo all’infinito, perché lo sentiamo urgente in noi, il “confiteor”, il “miserere”, il “Kyrie Eleyson”, “liberami dal peccato… abbi pietà…”.
Ci fa accettare volentieri tutte le croci, le situazioni pesanti, le malattie, le incomprensioni: per il perdono dei nostri e altrui peccati. Il mistero della sofferenza per la redenzione del mondo: è tutto da scoprire.
(La confessione – XVIII – fine)

Newsletter 33/2016

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Effetti della confessione sacramentale
(…)
e) aumenta considerevolmente la forza della nostra anima dando l’energia per vincere ogni genere di battaglia e di tentazione. Siccome queste forze tendono a venir meno con il passare del tempo, ecco il valore della confessione frequente
f) dà, infine, una grande grazia che ognuno dovrebbe chiedere: la virtù della penitenza o spirito di compunzione che significa il “sentire” l’esigenza di rimanere senza peccati, o di chiedere frequentemente perdono e il desiderio di espiare per i peccati commessi da noi o da altri. È un sentire profondo che dà, nel contempo, tristezza… e forza profonda interiore, desiderio di estirpare il male, di non offendere e far sì che non si offenda il Signore: è una specie di grazia di perseveranza nell’amore. Ci porta alla perfezione.
(La confessione – XVII)

Newsletter 32/2016

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Domenica 6 novembre

Effetti della confessione sacramentale.
Nessuno nega, nello studio ascetico, che la confessione così praticata sia un mezzo eccellente di santificazione. Infatti:
a) viene in noi il suo Sangue purificatore e santificatore. Per questo i santi, particolarmente illuminati sul valore infinito di questo Sangue, avevano una vera fame di queste assoluzioni
b) aumenta la grazia ex opere operato, secondo comunque l’intensità del pentimento e del grado di umiltà (ex opere operantis)
c) riempie l’anima di pace e di consolazione… È una disposizione psicologica che ci fa progredire, ci fa prendere nuovamente forza, ci fa vedere che possiamo farcela…
d) accresce la luce nella via di Dio. Dopo la confessione comprendiamo meglio la necessità di stare a Lui vicino, di perdonare tutti, di essere migliori, di fuggire tutte le occasioni di peccato ecc.
(La confessione – XVI)