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May, 2023

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20/2023

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Domenica 28 maggio
Tre osservazioni prendiamo in considerazione.
1) Frequenti scambi di linguaggio.
E’ stato osservato tante volte dagli esegeti come il linguaggio della carità e quello del culto siano accostati spessissimo tanto da essere usati indifferentemente l’uno o l’altro = carità, ostia, offerta, sacrificio.
I doni inviati a S. Paolo dai Filippesi sono “un profumo di soave odore, un sacrificio accetto e gradito a Dio”, Fil. 4,18. Così in Eb. 13,16: la condivisione dei beni diventa un sacrificio gradito a Dio. Nella Didascalia Apostolorum: se arriva un povero e non c’è più posto … il Vescovo vada a sedersi per terra ma lasci il posto al povero che rappresenta Cristo! Prassi disattesa purtroppo, con i banchi riservati … i  matronei per i nobili ecc…
(L’Eucarestia: fonte primaria della Carità – XIX)

19/2023

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Domenica 21 maggio
Da quanto esposto finora, risulterà chiaro che anche il campo più specifico dell’amore e del servizio verso i poveri, non poteva essere sentito come qualcosa di marginale in rapporto a ciò che veniva celebrato specialmente nel contesto dell’assemblea domenicale, ma bastava essere compresi di ciò che si faceva per tirare tutte le conseguenze nella vita pratica. Se si studia attentamente la ricchezza e la profondità del N.T. (influenzato e orientato dal A.T.) sul senso strettissimo che corre tra la celebrazione liturgica e la sensibilità verso i bisogni dei poveri, si resta stupiti che in certe epoche della Chiesa (anche oggi) i due ambiti siano estranei, oppure si incontrano occasionalmente solo in certe circostanze.
(L’Eucarestia: fonte primaria della Carità – XVIII)

18/2023

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Domenica 14 maggio
I Padri sottolineano l’unità che si crea con l’Eucarestia: “come questo pane … sui monti, così il vino … nell’Eucarestia veniamo a formare un solo corpo con Cristo e tra noi”. Così nel concilio Vaticano II P.O. n.31 nessuno manchi mai alla riunione domenicale. Agli assenti, se malati, veniva inviata l’Eucarestia perché nessuno doveva essere escluso dall’unità. Da qualunque parte si guardi l’Eucarestia, appare sempre e ovunque come il vero centro e principio attivo di comunione fraterna.
(L’Eucarestia: fonte primaria della Carità – XVII)

17/2023

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Domenica 7 maggio
Riunirsi insieme per pregare insieme, professare la stessa fede, cantare insieme, mostrare negli stessi gesti la profonda comunione esistente fino al culminare con il gesto ardito del bacio della pace e di riconciliazione fraterna che prelude immediatamente alla comunione con Cristo centro e fonte di unità per tutti. L’amen che si dice alla comunione è la sottoscrizione al ricevere il corpo di Cristo e alla comunione con tutti i fratelli …!
(L’Eucarestia: fonte primaria della Carità – XVI)