Domenica 28 novembre 2010

Senza che ce ne rendiamo conto, sotto le nostre insoddisfazioni esiste una corrente che si dirige verso Dio, l’unico capace di convogliare tutte le forze dell’uomo e di quietare le sue aspirazioni. Meditiamo seriamente, così ci fa pregare il salmo 62: “O Dio, tu sei il mio Dio. All’aurora ti cerco, di te ha sete l’anima mia, a te anela la mia carne, come terra deserta, arida, senz’acqua”.

(La nostra vita come sfida – VIII)