Domenica 27 novembre
Alla fine del viaggio verso Gerusalemme, ricco di insegnamenti per i discepoli, Luca colloca ancora il ritratto di un discepolo che si converte proprio in rapporto all’atteggiamento verso la ricchezza e verso i poveri: è Zaccheo 19,1-10.  Poco prima descrive il giovane ricco che se ne va “era infatti molto ricco”. Zaccheo è pure lui molto ricco, è capo dei raccoglitori di tasse (pubblicano). Si incuriosisce … Gesù lo vede e si autoinvita, mormorazioni dei farisei …; ma in Zaccheo si realizza la salvezza che si evidenzia nel suo atteggiamento verso la ricchezza, è conversione.

Lc  19,1-10

Entrò nella città di Gerico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
(Dio è carità – XLIV)