Domenica 5 novembre
Nell’ora della morte capiremo la grande sventura di esserci lasciati illudere e affascinare dalle creature. Ci meraviglieremo nell’aver buttato via, per creature e altre futili realtà, preziosi beni di Dio. E la giusta pena sarà quella di trovarci privati, per un certo periodo di tempo, della visione di Dio, senza la quale saremo nell’angoscia. Inconcepibile è il desiderio di vederlo finalmente… come inconcepibile sarà il dolore per il non appagamento. Questo è un motivo importante per deciderci a rinunciare con generosità a tutte le iniziative che potremmo intraprendere di nostro arbitrio, a tutte le mire, le brame, le speranze di quelle cose che potrebbero lusingare l’amor proprio, insomma a tutto ciò che è di ostacolo a promuovere la gloria di Dio.
(Dio solo ci può rendere felici – VI)