Domenica 26 giugno 2011

Presentiamo questa lezione-meditazione per sottolineare l’importanza e necessità del nostro vivere la comunità, in comunione come risposta al sacrificio di Cristo e come annuncio solenne che Cristo Signore ci ha salvati, che solo Lui può salvarci, che Lui è il Salvatore.
Vivere la “koinonia” significa dichiarare con la vita, in una forma inequivocabile, che siamo stati salvati: con le conseguenze caratteristiche di coloro che si sentono salvi.
La nostra comunità non nasce, non può nascere né deve nascere come frutto della nostra intelligenza o per alcune necessità o impegni urgenti. Nasce perché Lui ci ha chiamati, salvati e, allora, vogliamo rispondere insieme. Potremmo anche non fare alcuna attività insieme, come comunità, ma solo l’Ascolto della Parola, l’Eucaristia e l’invio.

Ci stringiamo in comunione per Lui, perché è Lui che ci chiama per nome: ci interessa scoprirlo meglio, viverne gli indirizzi, essere come Lui vuole in tutti i nostri affanni e lavori. La comunione è un ritrovarci in Lui per poi ripartire per rivelare Lui.
Bene l’avevano capito gli Apostoli: non predicheranno che Lui. Non attireranno per impegni urgenti, per cose da fare, ma solo riveleranno Lui attorno al quale si formeranno le prime comunità.
(Comunità missionaria – II)