Domenica 22 aprile 2012

Comincia oggi il testo di una nuova meditazione, dedicato al tema dell’amore di Dio

La fonte della carità non è l’uomo ma Dio.
Ogni volta che l’uomo voglia scoprire il senso dell’amore, il fine, la forza, fino a che punto, non deve guardare ai propri parametri, alle proprie aspirazioni, alle proprie tendenze o possibilità per misurare la propria capacità di amare: la verifica autentica scaturisce dal confronto con l’amore come si rivela nell’agire di Dio. L’uomo vive la carità come un riflesso della vitalità presente in Dio che in lui ama e continua ad amare l’umanità. La carità teologale è una continua sintesi tra Dio che è essenzialmente amore e la disponibilità dell’uomo che dell’amore vive. In senso teologale la mancanza dell’uomo contro la carità ha il suo più profondo significato nel non lasciare a Dio la possibilità di amare il fratello attraverso l’esperienza umana del credente. “Non noi abbiamo amato Dio, ma Dio ha amato noi per primo”.
(Dio è carità – I)