Domenica 10 gennaio 2010

“Se faccio meditazione” dice l’abate Chantard “sono come rivestito di una armatura di acciaio”. E ancora: “Se abbandono la meditazione anche la Santa Messa, l’ufficio divino, tutto diviene penoso e meccanico e non più una lieve espressione di un cuore che ama”. Senza la meditazione, c’è poca vigilanza, manca il raccoglimento, niente orazioni distribuite durante il giorno, difficoltà nella testimonianza, confessioni fatte per abitudine: una città sempre meno difesa di fronte ad attacchi sempre più agguerriti. Ma anche l’efficacia dei sacramenti dipende dal modo con cui li riceviamo; hanno tanto più valore, portano molto più effetto a noi e alla Chiesa tutta quanto più siamo preparati, disponibili. È anche qui la meditazione che apre il cuore, che muove il nostro spirito.

(La preghiera mentale, IV)