Domenica 24 gennaio 2010

Avvicinandoci al periodo quaresimale, proponiamo una meditazione presentata da Don Comelli in occasione di una giornata di spiritualità nella prima domenica di Quaresima, nel 1988, sul tema: “Convertiti e credi al Vangelo”.

“Signore, se tu vuoi, puoi guarirmi”. “Sì, lo voglio, sii guarito!!”.
Il lebbroso sapeva di essere tale e, con umiltà, va da Gesù. Il nostro grande pericolo è pensare di non essere lebbrosi – peccatori – egoisti – meschini. Che ci piaccia o meno, noi siamo lebbrosi. Il cammino quaresimale sia una terapia, una conversione, un rinnovamento.
Dove manchiamo?
- Verso Dio: infinite mancanze di generosità, dimenticanza di Lui. Vivere come se non esistesse; programmare tutta la nostra vita… e poi di corsa la Messa la domenica sera perché dovevo. E il radicalismo evangelico? La preghiera, la Messa durante la settimana? Un sacrificio particolare offerto al Signore?
- Verso noi stessi: egoismo e solo egoismo. Programmi, soluzioni, impostazione della giornata: al centro i miei interessi, infinitamente lontano da Dio!! Accondiscendenza in mille sciocchezze: vista, udito, gusto, ecc.
- Verso gli altri: menefreghismo, innanzitutto il mio io. Cosa faccio per la povertà? la miseria? le necessità dell’evangelizzazione? Il mio comodo e il mio conto in banca…
- Verso la comunità: le nostre difficoltà a vincere la pigrizia. Eppure è il “segno” dato da Gesù: è la potenza, è la civiltà, è l’Alleanza, è la mia salvezza! Invece la mia adesione è solo un fatto personale: vado se lì ho i miei amici…

(Convertiti e credi al Vangelo - I)