VII°
 
Il dono della libertà: la liturgia
 
“Abbiamo ricevuto la Luce veridica
abbiamo ricevuto lo Spirito Sopraceleste
abbiamo trovato la fede vera
adorando l'indivisibile Trinità:
questa infatti ci ha salvato." (dalla liturgia greca).
 
È l'azione, il disegno di Dio che continua nella liturgia nella quale siamo in continuazione chiamati a vivere le realtà storico-salvifiche. E' ancora l'azione di Dio che ci libera e la comunità cristiana appare come dev'essere.
Luce veridica, Spirito Santo, Fede è l'azione liberatrice in noi e che noi otteniamo nell'adorazione.
È lo Spirito che fa gli uomini liberi per sempre; perché è Lui l'autore onnipotente della verità che fa gli uomini liberi. Giov. 8,32.
È nella liturgia - vita che diviene culto - che noi ritroviamo il momento privilegiato della nostra liberazione, della liberazione della comunità e di tutti quelli che il Signore chiama. È la stessa liberazione che il Signore ha attuato nella storia... A.T. Pasqua storica, Gesù Cristo... comunità... liturgia... Messa: nozze! Il culto, il nostro ritrovarsi nel Signore e per il Signore appare come il sigillo ultimo, come il segno efficace, che appare, di una libertà avvenuta.
Nella liturgia appare la kenosis  del Padre del Figlio e dello Spirito Santo per noi, in attesa, e il realizzarsi della comunità-sapienza che continua la storia.
+ Nel libro dei Numeri appare chiaro questo concetto: la storia del popolo, preceduto dal Signore (genesi) che attraverso il deserto... per arrivare alla terra promessa, luogo prescelto per il culto vero.
+ Nel libro del Levitico è tutta la descrizione della rimozione del peccato-diaframma oscuro tra Dio e gli uomini che diventa ricomunicazione non solo tra Dio e gli uomini ma anche degli uomini tra di loro. Questa liberazione deve essere quindi trasmessa a tutto il cosmo. Già così importante e pieno di significato era il momento del culto.
+ I profeti vedono gli avvenimenti decisivi nella storia prendere vita dal culto e nel culto...
+ Così è nel Nuovo Testamento. Tutto veniva preso... nella preghiera culto... Tutto doveva arrivare lì e tutto doveva da lì partire..! È il momento dell'attuarsi della salvezza! E' Dio presente..! E ci libera con il suo intervento.
Questo dono, questa liberazione e libertà che è e si attua nella liturgia allora si attua:
-innanzitutto accettando. La salvezza è fuori di noi! Ci richiama sempre questo concetto - realtà la liturgia...
- aderendo e vivendo la comunità. È qui la salvezza e la liberazione. E non vivendo isolato!
- lottando contro il male con il nostro continuo ritorno a Dio
- nella liberazione e rispetto di ogni persona e natura.
 
II°
Gli uomini, sia con la riflessione sia con l'azione, sia con l'omissione possono ritardare, distruggere oppure rendere insignificante questa libertà plenaria. Queste nozze divine dove l'uomo viene totalmente valorizzato e indirizzato.
Solo un accenno di passaggio:
- scuole teologiche e autonomia dell'uomo - indipendenza
- sistemi che ricercano la sicurezza assoluta
- sistemi che affermano l'assurdità dei valori spirituali
- sistemi che sono diventati delle ideologie, delle metafisiche a modo loro, delle ideologie.
Ad esempio il materialismo, il totalitarismo, l'anarchismo, il rivoluzionismo permanente; il produttivismo... lavoro ad ogni costo...
Altri sistemi: la violenza e la lotta armata.
La Rivelazione ha sempre proclamato la salvezza che è reale e si attua; ma si attua ed emerge solo se l'uomo assume un atteggiamento fondamentale di conversione di fede che appare come il dono presente della liberazione.
La liberazione non sta nell'immanente ma nel trascendente. Se l'uomo non si apre al trascendente invanamente lotta. Non solo ma esiste una seria probabilità che la sua vita rimanga inutile. Forse anche gravemente dannosa per sé e per gli altri dei quali pure vuole il "bene".
Se è Gesù Cristo il Salvatore, se crediamo alla Rivelazione, non c'è altra strada per la liberazione se non nell'aprirsi al trascendente, se non accettando una continua conversione. Questo reale accesso alla liberazione per una vita di famiglia avviene nella liturgia che è il momento del dono della liberazione, dell'amore, della salvezza.
Una liturgia culto - vita che è la presenza dello Spirito nei Sacramenti e nei "Segni" per una vita di reale cammino per tutta l'esistenza - dal Battesimo all'ultima unzione!
 
III°
Gesù Cristo con la sua umanità ci fece il dono della libertà cioè il dono dello Spirito Santo che ha il compito di trasformare la nostra esistenza - se accettiamo - da carnale in spirituale, in vita di comunione. Nozze!
a) Il primo dono che lo Spirito fa a chi lo accetta è il dono della conversione per la persona e la comunità tutta. E' questa conversione continua verso Dio che ci richiama pure una continua conversione d'amore aperto alla giustizia ecc. verso se stessi e i fratelli. Solo nella conversione d'amore..! Se non c'è questo - e la liturgia a questo ci richiama - anche l'azione più impegnata e splendida a nulla varrebbe.
b) Questo dono dello Spirito ci libera dalla paura perché ci dona fede e speranza. Lo Spirito - fede e speranza - ci permette di con-morire per con-risorgere! La paura è distrutta, l'insicurezza sparisce.
Sorge così il “timore di Dio”.
c) Questo stesso dono dello Spirito - amore - fede - speranza - conversione, ci libera dall'odio. È la nuova legge che deve vincere tutto. E' nella notte del tradimento che invita... Non è forza umana o sforzo umano: è Lui che vivrà... "ricorderà" "pregherà" "amerà" 1 Giov. 2, 7-9.
d) questo dono ci libera dallo scisma che è il peccato più grave. La conversione conduce all'unità i discepoli: unità innanzitutto con il Padre e il Figlio; unità-di comunione con i fratelli tutti. Quest'unità è la koinonia: opera dello Spirito! Giov. 17,20-21. All'inizio della Messa..!
Le liturgia diviene così lo strumento e il luogo della libertà e della koinonia più perfetta con Cristo e i fratelli.
 
Il dono del Battesimo
Per l'operazione dello Spirito il Padre ci libera da tutto ciò che potrebbe frenare la possibilità di essere "comunione". Ci fa convertire, ci libera ecc. Ma perché tutto questo avvenga, la conversione ci spinge a morire a noi stessi, cioè a far morire l'uomo vecchio. È il Battesimo.
Così la liturgia partendo dalla conversione e passando attraverso il Battesimo procede, con atti successivi di liberazione, dove la logica umana è rovesciata, dove ciascun atto è liberazione, verso un attuarsi della storia sacra o piano di salvezza.
È nel Battesimo che l'uomo viene liberato - ma deve in continuazione liberarsi, dalla sordità, dal mutismo, dalla cecità, dalla paralisi; tutte malattie che potrebbero minare profondamente il crescere del Battezzato in Cristo.
a) sordità spirituale: chiusura all'amore divino che si manifesta nei fatti e nella Parola divina. È la chiusura a tutto e a tutti. E' solo egoismo! Chiusura a Dio, a se stessi, ai fratelli, al mondo. È bestialità...
L'azione contraria è quindi "apertura" "effetà", ascolto non superficiale, intellettuale; ma qualificato dall'amore, dal desiderio della conversione, dalla fede, dall'obbedienza! "Apriti"! è azione divina e produce l'ascolto della Parola divina e liberatrice che il Signore fa giungere agli uomini chiusi nelle loro peccato.
È la pagina famosa di Rom. 10,8b-17 che si rivive.
b) mutismo spirituale: si accompagna in genere con la sordità spirituale. È la volontà di non comunicare con Dio, fratelli, se stessi, il mondo. È chiudersi, non voler partecipare, credere ai propri problemi come i più veri ed unici... e non intervenire, non ascoltare il profondo.
Il contrario è la ricomunicazione con tutti... è il desiderio della professione aperta della fede... del voler gridare al mondo,... del voler annunciare... nel creare comunione... nel rivelare se stessi ecc.
c) Così è la cecità spirituale, la miopia!
Il contrario è vedere chiaro, vedere "la luce del mondo" "la luce che irraggia su ciascun uomo". La luce che è la verità. È vedere, per aver fissato lo sguardo in Dio, dove si deve camminare, deve indirizzarci ormai...
d) ed infine è la liberazione da tutto cioè dalla paralisi spirituale, paralisi d'amore, per poter camminare, correre, lasciarsi fare, amare.
L'uomo, schiavo del Faraone, ormai era sordo, cieco, paralitico. È il Signore che interviene, lo fa passare attraverso il deserto, il mare, lo libera da tutto perché finalmente potesse essere figlio! Libera è ormai l'umanità dalla paralisi. Se accetta!
Il grado pieno, totale della liberazione per un'autentica famiglia e dove la libertà sarà intensamente vissuta e l'uomo ritroverà integralmente il suo essere persona è l'Eucarestia-Messa.
Eucarestia: dono e libertà.
Nel nuovo testamento la liturgia eucaristica è presentata come l'attuazione plenaria della liberazione dell'uomo, iniziata, per opera dello Spirito, dalla fede-conversione, Battesimo ed oggi Eucarestia.
La liturgia eucaristica si presenta ed è la sommità ineguagliabile della storia della salvezza divina, come la liberazione totale, la Pasqua consumata (povere nostre Messe piene di canti fatti in qualche modo... partecipazione superficiale... lontana...).
È la liberazione totale perché è l'incontro finale, profondo con Cristo Gesù che ancora ci dona il suo Spirito affinché la nostra esistenza diventi comunione, famiglia, nozze, matrimonio!
Giov. 7,37-39: Gesù dona l'acqua e la luce..! Con l'Eucaristia c'è l'incorporazione con Cristo, quindi morti e risorti con Lui.
Liberati dalla fame, dalla sete e del peggiore di tutti i mali che stroncano la vita dell'uomo: l'inappetenza spirituale. La celebrazione eucaristica compie questa liberazione.
a) liberi dalla fame: i padri nel deserto hanno mangiato ma sono morti. Non si erano liberati dalla fame e sete. Occorreva un altro cibo e un'altra bevanda. "Chi mangia di questo pane non avrà più fame in eterno".
b) liberi dalla sete:... sono morti! Il Suo Sangue, il Suo Spirito toglieranno la sete per sempre!...
(Fame e sete di tante cose materiali... che lotte per raggiungere... proprio perché si rifiuta il vero pane e la vera bevanda...).
È il Pane e il Sangue sacrificale che divengono spirito sono la fonte e la realizzazione della koinonia, liberazione, salvezza e storia che continua oggi. Così la Parola accettata diventa Sapienza in mezzo al mondo..! È la Sapienza di Dio che continua la storia attraverso noi, oggi.
Liberati dalla fame e sete l'uomo finalmente ritrova l'unità del suo essere, pensare ed agire!
c) Ci libera, infine, l'Eucarestia dall'inappetenza spirituale! È la più terribile malattia spirituale che può colpire una persona. Tutte le altre malattie qui confluiscono: sordità, mutismo, cecità, paralisi ecc.
È inappetenza, sazietà del resto, rifiuto aprioristico! Terribile! Aridità. Malattie che si attacca a pur tanti cristiani che praticano la religione!
È diffusa un po' ovunque! E la notiamo nel rifiuto della Parola, dell'Eucaristia, della koinonia.
E questa inappetenza arriva - senza fallo - quando si incomincia a bloccare la conversione-liberazione, quando non c'è più crescita, si dà per scontato..!
Quante Eucaristie sacrileghe in questo senso. Non hanno né capo né coda! Sono lì... e non si sa che cosa ci stanno a fare nella nostra vita. Le accettiamo ancora perché non sappiamo, per una tradizione radicata, come non disfarcene.
E' certo che questa inappetenza - non mi sento più, non ne ho voglia ecc. che è sempre dovuta a stacco da Dio ecc. porta con sé l'abbandono di tutto. Una crisi profonda e, purtroppo, alcune volte definitiva.
"Se non mangiate la carne del Figlio non avrete la vita in voi". Giov. 6,53. È la fine!
-> Ma tutto questo è pegno, garanzia di vita eterna! Allora tutto questo ci libera pure dall'insicurezza, dalla tristezza, dalla disperazione!
-> Ci libera dal limite della nostra stessa condizione umana! L'anelito dell'umanità verso la liberazione trova, all'inizio della liberazione, la liturgia e al termine della liberazione la liturgia.
Nella liturgia - nozze - da tutto ci si libera per essere conformi all'immagine del Figlio, per essere o ritornare in comunione con Dio e i fratelli: scopo dell'esistenza e presenza della Sapienza divina e, quindi, salvezza del mondo intero! Nella vita liturgica e nel culto si realizza un piano di salvezza e l'evidenziazione della Sapienza di cui abbiamo meditato all'inizio. La storia sacra... preghiamo... meditiamo!