XI°
 
Liberaci dal male!
 
Tutto ciò che abbiamo detto, meditato, approfondito e perché avvenga e passi la storia sacra, oggi, attraverso la vita di comunione-Sapienza. Perché ancora oggi risuoni l'annuncio cristiano che è un invito ad un fatto reale e non è un discorso.
1) Siamo nati in una storia costituita da un grande fatto: inserirci, viverlo costituisce un annuncio cioè un certo tipo di presenza, una presenza carica di messaggio. Così è stato per coloro che hanno incontrato e seguito Gesù Cristo.
2) Forse inizialmente l'avevano seguito per l'emozione, per i miracoli ma poi è la novità totale: "Signore da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna". Tu solo dai senso, vita ecc. al tutto. Vivere questa realtà diventava un preciso annuncio a tutti. E così si diffondeva il cristianesimo.
3) L'annuncio non è semplicemente un parlare, un trasmettere ma è partecipare la stessa novità che si sta vivendo. È l'aver incontrato uno che ti dice quello che sei, un qualcosa che prima non c'era, neppure sognavamo: e adesso è la novità per eccellenza, la salvezza, qui, in me, presente!
4) Se ciò è vero non potrà non essere recepito da chi l'ascolta o vede. Così fu per Gesù e le prime comunità. Vedremo...
5) Vivere profondamente questa coscienza di salvezza ed in continua conversione è ciò che costituisce il cristianesimo: un grande annuncio. Teorie, strutture, studi ecc. invece costituiscono la cristianità. (Noi ci stiamo trasformando...). Se la cristianità non diventa cristianesimo sarà sempre nel tentativo di presentare qualcosa, non un annuncio. La nostra società è tale oggi che rifiuta ciò che non è annuncio.
6) Noi non possiamo sostituire qualcosa d'altro all'annuncio!!!!
7) Qual è il contenuto dell'annuncio? Per cui una persona si presenta compromessa agli occhi del mondo e diventa così carica di significato?
L'annuncio è Lui, Gesù Cristo, la sua presenza, la sua persona nuova, una struttura nuova di uomo, una nuova ontologia.
Gesù Cristo legato al Padre è legato pure profondamente agli uomini. Non solo ma questo legame è perché tutti gli uomini entrino nella nuova ontologia, siano riconciliati con il Padre attraverso il Cristo. Facciamo un'unica comunione con Dio!!
8) Questo è l'unico senso dell'essere uomini. Questa è l'essenza dell'annuncio: tutti gli uomini sono chiamati a integrarsi misteriosamente nella struttura della personalità di Cristo stesso e, attraverso questa assimilazione a Cristo, a partecipare al mistero del Padre.... "Corpo Mistico di Cristo...".
9) L'annuncio cristiano è partecipazione all'annuncio che Cristo fa di se stesso come mandato dal Padre.
10) Nell'accettazione di questo annuncio per noi e per gli altri attraverso noi (Cristo è morto e risorto) è contenuta l'unica possibilità di salvezza per l'uomo secondo l'espressione di Pietro: "non vi è in nessun altro... non vi è altro nome...". Iniziativa e sensibilità nostra - storica..!
11) L'annuncio cristiano mentre parla al mondo con una testimonianza di tutti coloro che si sono lasciati coinvolgere - "comunione" - e così vivono e edificano, diventa pure una categoria di interpretazione dell'uomo e della realtà. Allora:
12) Voler annunciare Cristo oggi significa creare un luogo stabile di coscienza e di prassi onde ciascuno di noi possa sentirsi rimesso [rifatto, rinnovato] in continuazione di fronte all'avvenimento Gesù Cristo. Così si compia la "liberazione dal male" - nel mondo!!
 
Liberaci dal male.
Quante volte abbiamo pregato e preghiamo: "liberaci dal male"! Possiamo fermarci noi solo a invocare che ci liberi dal male? Possiamo rimanere staccati dal male immenso che c'è nell'universo e chiuderci nella nostra comunione annuncio? Non siamo noi stati liberati dal male? E allora?
+ Siamo in uno stato di ambiguità: mentre vogliamo e dobbiamo dimostrare al mondo che la liberazione è avvenuta e si rivive nella coscienza di ciascuno di noi, dobbiamo ancora alzare il nostro grido di preghiera: "liberaci dal male".
-> Dobbiamo partire dalla Parola di Dio per capire che cosa sia il male. Tutto sta qui: che cos'è il male? Per la Parola di Dio, per la Bibbia (1)  l'origine del male è la non fedeltà al fatto di Dio, alla sua storia, alla sua salvezza disegnata, programmata (Sapienza-comunità...).
(2) Deut. 32,7-19. Isaia 5,1-19.
L'origine del male è la dimenticanza dell'incontro: la non fedeltà all'incontro per cui Dio si è coinvolto nella nostra esistenza; la non corrispondenza alla sua iniziativa (vedete... torniamo alle prime meditazioni: la costruzione della comunione è la liberazione del male e la dimostrazione che veramente Cristo libera dal male...).
Geremia 2,5-9
Questa l'unica origine del nostro male, del nostro non trovarci più... noia, apatia, scetticismo, abbandono, solitudine! E ancora si può essere più chiari con la Bibbia:
(3) Giov. 3,19-20 1,10-11
Il male come rifiuto della luce. E' questo che sperimentiamo nel non capire più nulla. Se viene rifiutata la prima luce, che può essere tenue... si distrugge la possibilità della chiarezza. E allora scende la tristezza, il vuoto.
Giov. poi suggerisce un ulteriore sviluppo:
(4) 1. Giov. 1,3-10. Giov. 15,1 ss.
Il male è il rifiuto della comunione: perché la comunione è un'altra originaria connotazione del fatto di Dio nella nostra storia.
In sostanza la Bibbia ci dice che il male è il rifiuto di Dio reso "fatto" fra di noi, la non fedeltà a tale incontro. Questo porta come conseguenza al rifiuto della luce e al rifiuto della vita di comunione.
La Bibbia utilizza anche un altro termine: il non ascolto. (5)
Geremia 7,21-27. Mt. 7,24 ss.
È da lui la Storia, l'indirizzo della vita come "vocazione" a seguirlo. Il non ascoltarlo è "smarrire se stessi". È il nostro crollo, l'esaurimento, perché si vive fuori di noi perché è lo smarrimento della propria identità. In questa realtà si trova gran parte degli uomini!
Perché non siamo fedeli dunque all'ascolto? Perché il cuore dell'uomo è un mistero di libertà per cui può infangarsi nella malvagità.
"È dal cuore dell'uomo che nascono...". Il cuore malvagio, mistero di libertà e radice della spiegazione di ogni male.
Il cuore disponibile, libero dal male, dal pregiudizio ecc. può far trionfare la salvezza di Dio... È nel cuore dell'uomo che si gioca la malvagità o la salvezza!
[Non si lavorano i talenti: cristiano positivo, attivo: Mt. 25,14: talenti!]
(6) -> Come si palesa il male?
La risposta della Bibbia è particolarmente chiara ed eloquente: il male è usare il nostro criterio come misura della vita: è il tentativo di ridurre tutto ai nostri criteri e progetti. È il voler diventare come Dio, fin dall'inizio... E' la decisione di Caino... è la distruzione di Babele [Sodoma, invito a nozze]... il diluvio: come avrebbero dovuto imparare gli uomini!
Geremia 8,4-12.
Nessuno si pente, nessuno confessa questo tragico errore. È su questo errore che si costruisce tutto il conformismo culturale e sociale: è l'errore della nostra originaria pretesa di essere! [Oggi in politica, l'Europa.. il mondo..!]
Quanto si dice nella Bibbia di tutto questo!
Giov. 5, 1,18 tutto...  (gli scribi fronte al miracolo di sabato...). Si diventa schiavi... si strumentalizza la verità... si diventa...
Rom. 1,28-32
E' la menzogna che produce disagio, disastro continuo..! Queste categorie bibliche ci consentono di leggere in profondità dentro la nostra stessa esistenza gli esiti del nostro male: della nostra inconsapevole infedeltà al fatto di Dio nella nostra vita, al suo incontro nella nostra storia.
Le prima conseguenza di tutto questo è la perdita della nostra consistenza personale, della nostra stabilità e costruttività. E' la nostra solitudine... e incapacità a costruire, fare qualcosa di definitivo, e chiaramente storico. Allora si cade nell'alienazione, si diventa schiavi di analisi, di prassi, di giudizi, ci si arrende vergognosamente alla logica del mondo. Si ritorna borghesi! Ma ciò che è più terribile: la solitudine esplode nel suicidio, nell'omicidio, nell'odio per l'altro, nell'indifferenza, nella chiusura all'altro.
La solitudine che è il contrario della luce e della comunione, della vita che si afferma piena di ricchezze di significato. Come tutto ciò lo rileggiamo in tante poesie, romanzi, film.
Ecco allora il perché della preghiera: liberaci dal male! Ma liberarci perché possiamo essere oggi ciò che Lui desidera: la presenza della Sapienza del Padre.
La comunione.
Liberazione dal male profondo per essere in grado di ascoltare, vivere nella luce, realizzarci nella comunione. Questa è la Sapienza di Dio.
 
Un altro grosso pericolo - male - per ciascuno di noi è la superficialità nella distrazione.
Se il fatto di Dio è per noi la liberazione ne viene di conseguenza la massima fedeltà a Dio.
Osea 11
Pericolo della distrazione ed è grosso perché siamo in un mondo che fa della distrazione una possibilità di sopravvivenza. Liberarci dal male - distrazione - è rifare l'unità della nostra esistenza, e dare coerenza, consistenza al nostro vivere, è superare il limite della nostra meschinità.
È infatti l'avvenimento Gesù Cristo che ci libera da tutto questo.
Se dunque il male è infedeltà al Dio presente nella nostra storia, la liberazione dal male sta tutta nella conversione all'avvenimento Cristo. Sta tutta nel legarmi e stabilirmi secondo questo avvenimento; e concepire tutta la vita in questa realtà. Non concepire più nulla se non legato a questo fatto-avvenimento.
È necessario dare forza e convincerci per abbandonarci totalmente a questo avvenimento-incontro. Non c'è altro che può salvarci.
Zaccheo, l'adultera e altri: tutto e per tutta la vita! Tutta la nostra salvezza sta in questa piena, totale, obbediente accettazione. Così solo veniamo giustificati. L'essere giusti coincide con l'essere dentro il fatto di Dio: coincide con l'accettare di essere consapevolmente e liberamente implicati nell'avvenimento di Gesù Cristo che è Dio che salva il mondo dal male.
Qui è tutto. Vivere da afferrati, presi, sposati ecc. da questo avvenimento.
Per questo è necessario pregare sempre: per rimanere nel fatto-avvenimento; per ricordare che ci è venuti incontro e ci ha immessi e afferrati per rientrare nell'avvenimento... per capire profondamente come vivere il fatto..!
-> Ora dov'è il luogo di questo avvenimento così necessario per il compiersi della nostra liberazione? Il luogo di tutto questo è la Chiesa-comunità vissuta in un particolare luogo. È un luogo che si crea nel momento in cui rispondiamo e accettiamo! Diventa luogo di liberazione perché è il luogo della Sua presenza, della preghiera, di una nuova coscienza. Di un modo nuovo di vedere e concepire l'azione nel mondo.
La comunità diventa il luogo dove si vede la presenza della Sapienza quindi: salvezza per il mondo. Nasce una nuova storia o, meglio, la continuità della vera ed unica storia: quella di Dio. Perché è un dinamismo nuovo di conoscenza, è un giudizio nuovo.
Nasce pure la coscienza che la vita di comunione per quanto possa essere iniziale e approssimativa, e già il seme di un mondo nuovo, di una realtà definitiva.
-> Qui inizia tutta la storia della salvezza o della Sapienza, come già abbiamo detto all'inizio delle giornate di ritiro, quella storia che noi dobbiamo realizzare rispondendo ad una precisa chiamata.
 
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[Appunti di una conferenza]
 
Associazione aperta alla comunità locale - Monsignor Franceschi
Due osservazioni di carattere generale.
1) il Concilio ha sostanzialmente riproposto il nuovo volto della Chiesa.
2) nel periodo post conciliare ha accolto solo in parte - ha subito spostato l'asse delle riflessioni il problema della Chiesa nel mondo
(1) riflessione: natura della Chiesa, impegno, missione
(2) riflessione: se ne è subito sviluppata una seconda: l'impegno dei cristiani per sviluppare una Chiesa diversa e un mondo diverso.
Riflessioni teologiche: teologia della liberazione, della rivoluzione ecc. C'è stato uno spostamento, nel clima post conciliare, dalla Chiesa al cristiano nel mondo.
C'è stato pure anche da parte del sacerdote, impegno politico ecc. Quale rapporto tra fede e storia; fede e politica; fede e impegno ecc.. È nata l'esigenza di aggiornamento e una critica alle strutture, la contestazione alle strutture. In questa logica superamento delle vecchie associazioni come l'A.C.. Abbiamo assistito al pullulare di nuovi organismi, associazioni, gruppi spontanei ecc.. Si può fare un bilancio? E' certo prematuro ma si possono trovare alcune note costanti; quali sono?
1) chiaro carattere contestativo (origine in mezzo ai giovani quindi decisi, radicali, assolutisti!)
2) radicalità delle scelte.
3) chiusura: gruppi chiusi che non comunicano neppure fra loro.
4) precarietà: hanno vissuto brevissime stagioni. Sono gruppi che sono stati guidati da sacerdoti, anche tutta la contestazione. Il che significa che siamo in un mondo ancora clericalizzato. (Si proviene da un mondo dove si pensava che la Chiesa fosse da... solo del sacerdote). Troppe volte il discorso si è chiuso all'interno di un gruppo senza aperture comunitarie.
Tutte queste esperienze hanno richiamato comunque su alcuni aspetti della vita della Chiesa: più apertura, più concretezza, più iniziativa sociale; hanno riproposto l'unità e le comunità ecclesiali; hanno accelerato un processo di rinnovamento della Chiesa.
Sia ormai il tempo di un nuovo discorso e nuovi orientamenti.
1) Dobbiamo riscoprire il valore dell'esperienza associativa. Stanno a significare un diverso contributo... un valido pluralismo, essere voci nella coralità della Chiesa.
+ Formativa e informativa: ogni azione della Chiesa deve essere tale. L'associazione crea il clima per tale crescita. La scuola della formazione e l'ascolto della Parola... ed è il connotato distintivo della comunità: ascolto della parola, senza mediazioni, senza ideologie; non c'è crescita cristiana senza questo continuo alimento. La Parola di Dio è invito a conversione e missione.
+ Non può non crescere né formarsi senza un continuo confronto con le realtà di oggi. La parola di Dio ci rende critici, attenti, ci fa vagliare il tutto onde inserirsi.
+ Se potessi fare qualcosa inventerei una scuola di libertà... per scoprire la coscienza critica per la libertà, la democrazia!
+ Formazione della coscienza. Coscienza della propria vocazione. Coscienza di essere Chiesa! Se Dio chiama, come ha chiamato, è per una missione precisa!
+ Esperienza di fede e di Chiesa. Dio non ha iniziato dicendo: Dio essere perfettissimo ecc. Ma Dio: con atti e parole. Con una persona: Cristo Signore. Con solo o soprattutto con intelligenza ma con l'esperienza!
La Chiesa si capisce vivendola.
Come si può dire ad un povero: "Dio ti vuole bene?" Capisce che noi gratuitamente lo serviamo, ci mettiamo a disposizione. La chiusura è antitetica alla all'essenza di Chiesa.
La Chiesa è quella in cui noi siamo. Far la Chiesa dal di dentro come Francesco d'Assisi.
+ Una associazione deve sapersi assumere le proprie responsabilità nel mondo. Obbedienza: accettare di diventare collaboratori a Dio per la salvezza.
Attenzione alla perdita dell'originalità nel nostro inserirci nel mondo.
Ricerca - esiste soprattutto nei giovani - una ricerca dell'assoluto. Ricerca di Cristo come assoluto. Questo perché la secolarizzazione ha inaridito le coscienze e poi c'è una paura del futuro. 10 anni fa c'era euforia... oggi c'è angoscia. Si è fatta l'esperienza del limite. Se si è fedeli a Dio si è fedeli all'uomo.
- Dobbiamo riconciliarci con il nostro tempo.
- Senza paura per il futuro.
 
I fondamenti della fede.
Che cosa è la fede.
Le profezie in Messori.
Razionalità e Vangelo: veridicità e autenticità.
I miracoli.
La resurrezione.
Il paradosso cristiano!
Gesù uomo!
Antropologia ci filosofica.
Le conseguenze sul piano educativo e culturale.