La Chiesa è sacramento di salvezza in quanto è comunione
 
1) Il nostro fine è la salvezza eterna: entrare definitivamente in comunione con Dio. Il fine di tutto è la salvezza in Cristo: salvezza che è puro dono gratuito e soprannaturale - salvezza che è eterna...!
Questo è il punto fondamentale:
+ crediamo alla salvezza eterna
+ crediamo, in alternativa, alla perdizione eterna
+ crediamo che Cristo sia venuto proprio per darci la salvezza eterna e toglierci dalla perdizione.
2) In che modo Gesù Cristo ci trasmette la sua salvezza? Attraverso la Chiesa.
Mentre il peccato divide l'uomo da Dio (Adamo) e l'uomo dall'uomo (Caino e Abele) Gesù Cristo stabilisce l'unità dell'uomo con Dio e, quindi, dell'uomo con l'uomo. Questa unità che si realizza con Gesù Cristo si chiama "comunione", che si traduce nell'amore, carità, che è amore di Dio partecipato all'uomo (1 Giov. 4,16).
3) Questa comunione dove si attua? Nella Chiesa. La Chiesa è la comunione.
I salvati costituiscono un'unità con Cristo e fra di loro: questa Chiesa-comunione è una unità vitale, unità data dalla presenza di Cristo risorto che trasmette la sua linfa vitale e perciò salvifica.
Unità data dallo Spirito. Santo...
Unità data dai Sacramenti... dalla Parola... dalle gerarchia. Questa unità è la Chiesa che sarà presente fino alla consumazione del tempo (Mc. 16,15).
4) Da ciò che abbiamo detto nasce la più inquietante e misteriosa affermazione di Cristo: "La salvezza deve giungere all'uomo per mezzo dell'uomo". "Come il Padre ha mandato me così io mando voi". Gv. 20,21. Può apparire strano come un tesoro così grande come il Regno di Dio venga affidato a mani così fragili e insicure come quelle umane. Eppure è un fatto certissimo: per questo fonda la Chiesa, per questo la invia e l'assiste fino alla..! Certo che Dio ha altre vie... diversamente povera Chiesa! Ma è pure certo che si serva di noi come via normale. Noi siamo responsabili dei nostri fratelli. Se non attuiamo... la salvezza non perviene... è terribile perché si tratta di salvezza eterna... per nostra pigrizia! Quanto si corre... le sirene della C.R.I durante la notte... e quanto poco per il viatico, per l'assistenza..!
5) Ogni cristiano dunque ha questa preoccupazione: far crescere il seme, il lievito...
- deve avere ed ha il dovere di annunciare... deve evangelizzare ovunque
- ognuno di noi deve quindi sentirsi responsabile, ma deve sentirlo come corresponsabili di un mandato rivelato rivolto a tutta la Chiesa. È il singolo nella Chiesa, con gli altri che continua la presenza di Cristo... che è sale della terra, luce del mondo.
È la Chiesa che viene chiamata dal Vat. II: "segno e sacramento di salvezza".
Ad essere segno efficace, dimostrabile... presente... Ed è certo che sarà tanto più segno quanto più vivrà e renderà visibile la presenza, in se stessa, del Signore e del suo amore.
La comunità cristiana, secondo la Ad Gentes n. 15 diventa segno della presenza divina nel mondo, attraverso la carità. Essere nella comunità dunque ma corresponsabile perché la comunità prenda il volto di Cristo.
6) La Chiesa sarà tanto più sacramento di salvezza quanto più sarà "comunione". È Gesù che lo afferma: "siano una cosa sola... perché il mondo creda che...". Giov. 17,21. Non fare, organizzare ecc. ma "essere una cosa sola" è la sapienza per il mondo! "Amatevi come io... perché vi riconoscano come miei discepoli...". Giov. 13,34-35.
Comunione: segno apparibile: l'amore! Amore nuovo, totale: come Cristo ha amato donando se stesso. Questo amore, solo questo amore è "segno”: rende credibile e converte!
7) Questa Chiesa siamo noi! E' tutto dunque da applicarsi e vivere da parte nostra!
Apporti personali, donazione, immolazione! Ma attenzione: Cristo Signore è presente solo là ove regna
- l'amore..!
- nella preghiera e sacramenti.
- Nella sua Parola.
- Nell'Eucarestia che diventa fonte di carità, amore profondo, impegnato, evangelizzatore, unità di comunione, di Spirito.
Caliamo il nostro discorso:
1) S. Paolo ci parla spesso di Chiesa "domestica". La Chiesa che si trova nella casa di... oppure in Corinto..!
Nella lettera ai Colossesi S. Paolo saluta Ninfa e "la Chiesa che si riunisce nella sua casa" Col. 4,15.
Tutta la Chiesa: ministro, parola, eucarestia.
2) Comunione nell'autenticità dei rapporti, qui è il nostro esame di coscienza! Gioia, servizio, uguaglianza, disponibilità, canto... tempo che viene consacrato... relazioni profonde..!
3) Questa dimensione domestica potrebbe ancora oggi dare alla Chiesa lo spirito di famiglia.
La nostra messa delle 11.30! Come?
4) Si nota una grave carenza sotto l'aspetto di spirito di famiglia ad ogni livello!
5) Attenzione alle chiusure, al ghetto! Qui entra in gioco la diaconia: servizio alla formazione della comunità ma che sia ecclesiale.
Cioè aperti alla diocesi, al Vescovo, ai servizi diocesani, alle necessità di ogni genere!
Diaconia
1) La Comunione è la realtà viva alla cui base c'è l'amore che fa mettere in comune l'Eucarestia, il Vangelo, l'aiuto reciproco, le necessità materiali.
In tal modo la comunione si traduce in un atteggiamento pratico di amore e di servizio: diaconia. Comunione e diaconia si richiamano l'un l'altra. San Paolo mette insieme questi due termini in II Cor. 8,4. "Ci hanno chiesto insistentemente di poter partecipare alla grazia e alla comunione della diaconia in favore dei santi".
Gli Atti degli Apostoli ci presentano la prima Chiesa a realizzare la koinonia e, nello stesso tempo, la diaconia. La diaconia è l'espressione concreta della koinonia. Nel N.T ricorre spesso questo termine "diaconos".
2) Il servizio, cioè la diaconia, è espressione dell'amore nuovo trasformato da Cristo.
Che cosa significa servire? Servire è operare per gli altri. Quando il servizio è totale è un essere per gli altri.
Questo non esiste nella società. Si rende necessario operare per gli altri perché la vita civile..!
Ma abbiamo tutte le strumentalizzazioni, le schiavitù... è assente l'amore.
Diaconia: amore disinteressato: "ai Galati 5,19: procurate, per mezzo della carità, di essere servi gli uni degli altri".
Nel N.T. oltre il termine "diaconos" cioè servo, se ne trova anche un altro più forte: "doulos", cioè schiavo. Il secondo termine indica la totale alienazione di un uomo che è nelle mani di un altro. Lo schiavo agisce ed è per il padrone; non ha contropartita e non ne può avere: non ha diritti.
Il paradossale del Cristianesimo sta proprio qui: che l'uomo nuovo, trasformato dalla grazia di Cristo, mosso dall'amore, si pone spontaneamente nella situazione in cui molti sono costretti dalla prepotenza: al servizio degli altri, senza interesse, senza vantaggio proprio. Questo è un atteggiamento in contrasto con la natura umana... ma chi si lascia prendere da Cristo diventa possibile.
3) Cristo Gesù è schiavo, servo modello e fonte del servizio cristiano.
(Tutto l'A. e il N.T. può essere letto in termini di servizio...).
4) Il servizio alla vocazione di ogni cristiano: la diaconia comune.
Perché deve crescere sul modello.
Perché la Chiesa è volto di Cristo servo.
Perché, volendo esser Chiesa devo..!
Lavanda dei piedi..! Anche voi dovete lavarvi..! La Eucarestia: fate questo in...
5) La diaconia deve esercitarsi nella Chiesa e dalla Chiesa verso il mondo per salvarlo.
La Chiesa è diaconia in due aspetti:
a) all'interno ci si deve lavare i piedi: si realizza la comunione nella diaconia continua
b) diaconia verso il mondo: lavare i piedi all'umanità. Sono due aspetti necessari. Gesù infatti ha detto:
a) amatevi come... da questo conosceranno...
b) fate miei discepoli tutte le nazioni del mondo.
Diaconia: evangelizzazione e promozione umana. Questa è la funzione del nostro gruppo, diaconia per la città e diocesi!
 
Dunque.
1) diacono è il servo: operare per gli altri.
a) nel costruire la comunione: salvare la comunità con la presenza, attenzione, iniziative,
b) nel servire tutti i lontani per renderli vicini.
2) Nel partecipare a questa diaconia del Vescovo... la diaconia diventa "segno sacramentale" di Cristo servo.
3) Scoprire il termine "dipendenza" e volerlo coniugare! Non solo ciò che noi scopriamo ma dove altri ne vedono le urgenze soprattutto se fosse l'autorità! A servizio di tutto e di tutti.
4) Questo servizio si esercita nella carità...:
+ carità oggi è cultura... centro culturale...
+ carità oggi è esistenza sociale
+ carità è servizio liturgico
+ carità oggi è apertura a presenza politica
+ verso i bisognosi e i sofferenti.
Animatore della carità..! Capillarmente.
Promuovere questa carità a nome di Cristo e della Chiesa. Dimensione domestica! Aprire la casa e leggere il Vangelo!
Domenicale? Inviando prima?