La Chiesa, comunità di salvezza, è una realtà di comunione e di missione dicevamo.
Vista come realtà di comunione: corpo donato, sangue versato; immagine, in terra, dell'amore con cui si ama la Trinità divina, dobbiamo vedere la Chiesa ora come missione, la Trinità che, amando, genera il Figlio; lo invia.
La prima Chiesa-comunità-famiglia è la Trinità; nella sua duplice realtà interna ed esterna; la nostra   comunità non è se non la Trinità in terra nella sua duplice realtà.
Realtà quindi da viversi, sperimentarsi, lanciarsi !
Il Padre, da sempre, ha pensato al mondo come a una meravigliosa famiglia. Tutto ha fatto per il  raggiungimento di questo scopo. A. e N.T. sono qui riassunti. Tutte le iniziative fuori da questa luce non hanno valore: questo è il desiderio, l'azione e l'aspirazione del Padre.
Il Figlio ha solo questo scopo, ci sorprende l'assolutezza e l'inesorabilità: tutto perché il Padre sia glorificato nell'avvento del Regno, della famiglia, esempio:
il Suo Spirito continua in noi con le stesse caratteristiche: realizzare il Regno, non abbiamo altro scopo o le realizziamo o diventiamo inutili …
dobbiamo vivere in funzione del Regno … del creare un'unica grande comunità …
è questo un meraviglioso, grande ideale che collima con il nostro desiderio di fare, aprirsi, impegnarsi … che ci valorizza pienamente … vivere per il Regno.
Per questo andate e fate miei discepoli … per questo i sacramenti.
S. Paolo = guai a me se non predicherò … perché tutto venga ricapitolato!
Ha creato, redento, istituito solo per questo … vogliamo pure noi?
Tutto, nella chiesa, tutta l'esperienza comunitaria ci richiama all'impegno missionario!  
Come si può contemplare il volto sfigurato del Cristo e rimanere indifferenti? Se ci fermiamo a contemplare..!
Una comunità che si mette realisticamente di fronte al Piano del Padre alla Passione del Figlioall'azione dello Spirito non può non sentire profonda l'urgenza dell'invio, l'urgenza del parlare, l'urgenza della missione, evangelizzazione!
  • Innanzitutto evangelizza, testimonia con le proprie scelte. Sono scelte di fede: preghiera, amore, dono, misericordia, umiltà nell'offerta, povertà e ascolto!
  • Cresce la comunità ed evangelizza-testimonia con il proprio essere una cosa sola … comunità ….
  • Con la Parola annuncia che Cristo è la via, la verità e la vita, che l'umanità sbaglia nel seguire scioccamente la sapienza umana!
(Tutto il grosso problema della catechesi: come annunciare, che cosa, quando, a chi? Nei condomini, a casa, a scuola, nell'ora di religione, con gli amici, facendo ciclostilati, tavole rotonde, inchieste ecc. … anche canti ecc. …)
  • Con l'invio, proposto anche!
Insomma la comunità è missionaria o non è comunità!
Tutto quanto abbiamo detto lo ritroviamo nel decreto conciliare “ad Gentes”. Infatti :
  • La Chiesa, la sua missione, scaturisce dalla carità di Dio Padre, per bontà sua, per amore di tutti noi,
per la nostra salvezza. Amati …  “questo piano …  .. divina bontà”  ad G. n.2
  • Per realizzare questa famiglia, solo per amore, il Padre manda il Figlio, un'unione familiare vuole che
sia stretto a Lui e con i fratelli tutti. Grande comunità!!  “Ma Dio …  a Sé il mondo”  ad G. n.3
  • Questa azione iniziata da Cristo, deve continuare perché la salvezza arrivi a tutti.
“Ora, quanto il Signore …  nel corso dei secoli” ad G. n.3c.
  • Questa azione di salvezza è lo Spirito a continuarla
“Per il raggiungimento …  e carismatici” ad G. n.4
  • E' la Chiesa, quindi, diretta ed illuminata dallo Spirito a continuare l'azione di salvezza. Ha il compito
di portare il Vangelo-salvezza a tutto il mondo!
“La chiesa rispondendo alla chiamata …” n.5
  • La sua missione è quella di portare gli uomini alla fede, alla libertà e alla pace di Cristo con la Parola,
i sacramenti, la vita stessa della comunità.
“Pertanto …  in pieno al mistero di Cristo”
In che modo essere missionari? E' unico: seguire Cristo!
“è necessario che la Chiesa …  uscì vincitore”. Ad G. n.5
  • Preoccupazione del missionario: a) che la Parola porti al sacramento, diversamente è Parola sterile
b) dar vita a comunità di fede dove ogni fedele svolge la triplice funzione: sac. rep. prof.; perché la
comunità cristiana sia “segno”.
“Perciò i missionari …  loro affidata” ad G. n.15
  • Compito essenziale è quello di educare alla vita cristiana, vita d'amore che nasce dall'Eucarestia
“In questo modo …  spirito apostolico” ad G. n.15b
-
  • Tale carità si estende a tutti: ogni nazione e razza!
“I fedeli si impegnino … “ ad G. n.12
In questa luce ritroviamo tutta la nostra originalità come Chiesa. Che vale guadagnare il mondo se poi se ne perde l'anima? Al corpo tutti si interessano; alla salvezza della persona nessuno. Cristo salva la persona.
Noi per la persona, ha fame? La sfamiamo, ma ciò che interessa è tutto l'uomo non una parte di esso. “In nome di Cristo ti dico: alzati e cammina”.
Se le cose stanno così è inutile tergiversare, perdere tempo: ogni nostra iniziativa, attività, atteggiamento, o è comunitaria e, quindi missionaria, o non è nulla.
Una autentica educazione non può avere se non la componente missionaria oltre che comunitaria.
Lo sviluppo comunitario e quello missionario non sono realtà da aggiungere … cose da fare, ma logiche conseguenze dell'educazione religiosa. Per cui l'accento va posto sul termine educazione piuttosto che su altri termini.
Sentiamoci in stato di missione, una minoranza con questo onere ed onore: rivelare Cristo.
Questa educazione completa della persona è in mano alla comunità. Se la comunità è tale non può se non dar vita ad altre comunità con “inni” sempre più frequenti.
Sintesi della giornata:
  • Cerco il Tuo Volto o Signore!
  • Cristo è la nostra salvezza
  • La sua presenza, la sua salvezza si trova:  + in una realtà di comunione
                   + in una realtà di missione
  • Per la piena valorizzazione della persona
  • Personalità adulta: rivelatore del Cristo nel servizio ai fratelli
 
 
          Rivelare Cristo
  • La personalità adulta nasce solo dalla comunità. Se è la comunità che mi libera, mi risveglia, mi impegna nell'invio, la riuscita della mia persona è in mano alla comunità. Fuori dalla comunità sarò una scienza, uno sportivo ecc.. ma non una persona umana!
 -  Quanto più questa comunità è profonda, interessante, matura, tanto più collabora alla riuscita di una
 personalità matura. Se poi, questa comunità sente il respiro dell'Infinito, chi partecipa e vive raggiungerà
 l'autentica personalità.
 -  Infatti creerà unità in una visione globale, risponderà a tutte le intime esigenze, mi impegnerà non
 semplicemente sul piano umano (giustizia, pace …) ma per un regno di fratelli, Regno di Dio …
 -  Nella comunità cristiana la presenza dello Spirito di Cristo non può se non educare e partorire delle vere,
 mature, adulte personalità. Personalità sempre in divenire!!
 -  Se dunque, siamo convinti che la riuscita della nostra personalità è legata alla comunità (possiamo
 vedere come sia vera questa affermazione da tante esperienze di amici: personalità mancate perché
 stanche, hanno abbandonato …) cristiana (al centro Cristo) ne deriva che ogni vera persona voglia
 continuare a vivere comunitariamente il proprio cristianesimo per rivelare così Cristo.
 Così io sono stato svegliato, personalizzato gratuitamente, così voglio che altri scoprano questa realtà:
 Cristo nella comunità, Cristo comunità.
 -  Perché parliamo di personalità adulta, matura?
  Perché ha scoperto l'essenziale, il motivo della creazione, redenzione e vuole continuare questa storia
  sacra ben sapendo che così facendo, tutto l'essere e l'agire come comunità cristiana richiama molti alla
  stessa. È questo richiamo che è rivelatore di Cristo, è il più grande segno di amicizia verso tutti e risposta
  pronta ai desideri di Dio. “Che siano una cosa sola”.
  Insomma: ogni uomo si personalizza nella comunità; il cristiano trova qui Cristo come principio e sviluppo
  della propria personalizzazione e vuole rivelare Cristo.
b)  Rivelare Cristo scopo della comunità cristiana.
  Sono stato personalizzato, valorizzato, voglio personalizzare, valorizzare. “Vieni e prova!” La comunità
  cristiana deve rivelare Cristo; è essenziale comprendere questa realtà; diversamente in che cosa si
  differenzierebbe da “altre comunità umane” ? Non solo ma tradirebbe la sua missione: educare
  personalità adulte!         
  Dobbiamo dunque capire che l'essenziale è vivere e rivelare Cristo, per chi ha fatto l'esperienza di Cristo
  è naturale … , tutto il resto o serve a questo scopo o tradisce.
 -  Il motivo del nostro esistere come comunità cristiana è di essere annuncio di Cristo: è di essere oggi,
 una  possibilità di esperienza di Cristo … . Se noi non lo riveliamo, chi lo rivelerà? Se scivoliamo in azioni
 politiche, chi ci sostituirà? Chi rivelerà?  
 -  Siccome è Cristo che ha voluto continuare la sua incarnazione-redenzione nelle varie comunità per la
 salvezza-personalità dell'uomo, ci sembra necessario a questo punto deciderci come possiamo noi con
 la nostra comunità, rendere presente e rivelare Cristo.
  • Come rivela Cristo la comunità?
  •  1)E' essendo semplicemente se stessa che la comunità cristiana è chiamata a rivelare, annunciare il
    Vangelo, Lui, non parole … discorsi … polemiche … non trionfalismi, ostentazioni: fare anche dei
    discorsi ma solo se spiegano una vita. Non dobbiamo fare parole: dobbiamo capire che l'essenziale per noi è essere la Parola di Dio al mondo. Una Parola chiara, chiarificatrice in mezzo a un mondo che vive
    nel caos. Questa Parola la comunità la dice con il suo essere-vivere o non la dice affatto nonostante
    libri, riviste, tavole rotonde, gite, tutto quello che volete.
      Essere una Parola chiara di Dio, Parola illuminante: quanti ci ringrazierebbero di questa luce …!   
     2)La comunità cristiana è se stessa innanzitutto e soprattutto con la vita, rivela Cristo con la vita. Una vita
      totalmente illuminata, indirizzata dalla Parola di Dio. Un gruppo che fa rev. di vita sulla Parola e cerca di
      adeguarsi, di sforzarsi per essere secondo quella Parola … di ricopiare gli atteggiamenti, lo stile, di
      scegliere secondo le indicazioni evangeliche. Sarà questo stile, queste scelte che provocheranno gli
      indisposti a vomitare veleno e i disponibili alla conversione.
      Riunirci in piena carità, per agire … per essere!
      Qui avverrà un violentissimo scontro tra la logica dell'uomo e la logica di Dio. Seguirlo (rinnega te stesso
      ecc.) significa far saltare tutte le logiche dei genitori, parenti, amici, insegnanti; seguirlo vuol dire continua
      scelta di servizio, povertà, di amore, di misericordia, di impegno; significa avere solo dei doveri, non
      diritti. Significa, per questo, lasciarci crocifiggere: nel lasciarci calpestare e perdonare la comunità
      cristiana che così vive diviene “segno”!   
     -  Su gesti, a prima vista insignificanti, vive e si costruisce la comunità, ma capaci non solo di rivelare
      Cristo ma tramutare il mondo: ascolto della Parola, spezzando del pane, preghiera comune, vita in
      comunione!
     3)La comunità cristiana rivela Cristo facendo percepire che è la presenza dello Spirito a riunirla e non
      motivi sociologici. Non per interessi o per amicizie, non per motivi personali ma per rivelare a tutti che  
      Cristo è salvezza, per annunciare a tutti la loro meravigliosa vocazione.
      Per questo deve essere slegata da ogni gruppo di potere, dal capitale, deve essere povera, deve fidarsi
      unicamente di Dio, deve spiegarsi unicamente secondo la fede.
      Diversamente che cosa annuncia?
      Dobbiamo dimostrare che ci facciamo “uno” non per interessi, per essere forti; che ci superiamo  
      esclusivamente perché c'è lo Spirito che chiama. Questo dobbiamo annunciare! E' la nostra originalità.
     4)Se internamente, è lo Spirito che ci porta a testimoniare e rivelare Cristo, esternamente è l'Eucarestia
      che ci fa “uno” e così si è “segni” della Sua presenza. Infatti non superiamo le nostre posizioni, le nostre
      idee a cui tanto teniamo per essere “uno” con gli altri, se non nella fede. Credendo nella sua volontà di
      ricapitolare …!
      Gesù è venuto per unire, unificare il popolo disperso e la sua volontà è che siamo tutti una cosa sola.
      Dalla Didachè: “come un giorno questo pane erano spighe disperse sui monti è diventato “uno” così fa …”.
      “Gerusalemme Ger. quanto volete ho tentato di radunare ..”.
      Gesù è venuto per radunare tutti: invito a nozze. La sua Incarnazione, la sua redenzione hanno questo  
      significato; così pure l'Eucarestia.
    L'Eucarestia diviene il centro dinamico e vitale della vita cristiana. Tendiamo all'unità portando tutto  all'offertorio e riprendiamo forza, con la comunione, per continuare a fare l'unità: affinché tutti siano una cosa  sola. La vita diviene così Eucarestia, perché l'Eucarestia prenderà sempre più il centro, il significato dell'esistenza. L'esistenza eucaristica diverrà segno, rivelerà il Cristo. L'Eucarestia fa comunità!
    La consacrazione: pane spezzato, sangue versato, prenderanno un significato profondamente   stimolante:
    • nasce la carità verso tutti, voglio essere un pane che si spezza per tutti
    • nasce la missionarietà, fino a questo punto è arrivato. Posso addormentarmi?
    • nasce l'impegno, la vita, il coraggio!
    • Diviene l'Eucarestia, segno di morte e risurrezione, una forza dinamico-pasquale: tutto deve fare  
    Pasqua, tutto deve essere terremotato dalla Sua presenza.
    • Diviene il centro della vita della Chiesa: il segno per eccellenza di una realtà soprannaturale presente.
     5)Con l'Eucarestia, pane spezzato, sorge la necessità di manifestare esternamente il Cristo. Mangiamo
     dell'unico pane, facciamo parte dell'unica vita, ne deriva l'urgenza di una maggiore fratellanza basata
     sulla bonifica di tutto ciò che è meschino, misero, povero, malato, ignorante, affamato. Non possiamo
     tollerare … e questo esclusivamente per motivi religiosi: Dio Padre, gli altri sono fratelli = mi devo
     interessare dei fratelli più bisognosi, degli emarginati, di coloro che non contano! Ciò che importa è
     essere una comunità che sente il carattere religioso essenziale dell'azione caritativa, comunità che si
     rivela “una” attorno all'altare e “una” nel servizio al fratello. Così riveliamo Cristo. Le nostre iniziative,
     tutto insomma, o rivelano Lui o, alla fine, tradiscono! Fermiamo il mondo su cose che passeranno!!
     La nostra vita, per essere segno, deve essere “culturale”. Cristo è presente nell'Eucarestia, nella
     comunità, nel povero! Il culto che tributiamo a Cristo in Chiesa, si chiama carità fuori di Chiesa. E' un
     corpo unico!
     Deve realizzarsi, per la nostra comunità, un vero legame tra Eucarestia e il povero; una vera continuità
     tra il “corpo spezzato” che riceviamo e il corpo spezzato che dobbiamo essere.
     Mille forme di impegno potranno nascere, e in quelle forme si evidenzierà la statura adulta o meglio la
     personalità matura, adulta raggiunta!
    • Una vera comunità, fatta di persone, non può se non impegnarsi nella carità.
    • Iniziative educatrici … iniziative per necessità … per il terzo mondo …
    Decima… condividere …trovare forme per fare esperienza di povertà e donare il ricavato a … da [……]
    ecc. ecc..
    • In che modo abbiamo conosciuto l'amore di Dio? Perché ha dato se stesso … Così noi riveleremo
    l'amore di Cristo!
    • Come nel Figlio si è reso palese, sperimentabile l'amore del Padre, così nella comunità si deve rendere
    sperimentabile, visibile l'amore di Gesù!