Questa newsletter settimanale propone un brano tratto dalle numerosi meditazioni presenti nei quaderni di Don Comelli. Se volete ricevere la newsletter, o volete segnalare le email di altri vostri conoscenti/amici che potrebbero essere interessati a riceverla, scrivete a info@doncomelli.it


Newsletter 35/2017

Domenica 19 novembre
L’esigenza di conversione in Israele.
a) in tutte le religioni tradizionali, il contatto con il divino suscita un sentimento più o meno profondo di colpevolezza o di nostalgia. Ci si è allontanati… desiderio di compiere dei riti per riparare… per rimettersi sulla strada della salvezza. Riti penitenziali.
b) secondo periodo: la colpa che Israele commette è una colpa storica. Manca di fede. Rifiuta l’intervento di Jahvè nella storia, fa altre alleanze.
c) terzo periodo: sotto la guida dei profeti, l’esigenza di conversione subisce un processo di interiorizzazione. Dio alla guida… lasciarsi guidare… povertà radicale di fronte a Jahvè! Dio è Padre: vivere ritornando a Lui, e imitare le sue virtù, come la bontà, la misericordia…
È Lui che salva: è necessario percorrere le sue vie, non le nostre!
d) quarto periodo: predicazione di Giovanni Battista: Dio sta per venire. Conversione radicale!
(La conversione – X)

Newsletter 34/2017

Domenica 12 novembre
Se i cristiani perdono il senso della conversione a Dio, il cristianesimo di cui danno testimonianza non presenta più che un volto di un umanesimo fra tanti altri e viene ad essere svuotato di ogni densità propriamente religiosa.
(La conversione – IX)

Newsletter 33/2017

Domenica 5 novembre
Questo modo di pensare alla conversione come ad un preciso impegno di lavoro (anche quello) è diffuso, molto, fra i cristiani cosiddetti “impegnati”.
Infatti il cristiano impegnato non cerca certo l’evasione; sa che deve collaborare per un mondo più giusto; si sente collaboratore di Dio nel dirigere l’universo verso la pace. Allora dona tutto se stesso!
Ma in tutto questo, dove si trova il ritorno, la conversione a Dio? Se non facessi tutto come convertito, cioè nell’amore, nei rapporti rivoluzionati dall’amore, a chi gioverebbe tutto ciò che faccio?
(La conversione – VIII)

Newsletter 32/2017

Domenica 29 ottobre
L’uomo moderno non è molto sensibile al tema della conversione a Dio.
Di fronte alle grandi sfide che gli si impongono, sia che si tratti di fame, ignoranza, ingiustizie, è conscio delle proprie responsabilità, si dichiara pronto a mobilitare tutte le proprie energie; il compito è esigente e sa che deve scuotersi da tutte le comodità. Anche questa è una conversione, continua, dura, che lo rende grande, lo appaga: pensa di salvare il mondo! È l’esperienza del primo Mosé!
Quando però questa sfida va male allora è la demoralizzazione… si lascia tutto…
Non si vuole accettare o ci lascia indifferenti la disponibilità radicale a Dio; la rinuncia totale di noi stessi; infatti questa conversione rimanda l’uomo, pur nel lavoro e impegno quotidiano, alla sua debolezza, lo fa sentire inefficace… forse non presente alla storia che le sinistre o le destre stanno costruendo!
Non tiene presente che: “se non è il Signore a costruire la casa, invano lavoreranno i suoi costruttori!”.
(La conversione – VII)

Newsletter 31/2017

Domenica 22 ottobre
La salvezza ci viene offerta… è per tutti e può avvenire in svariati modi! Può essere anche un peccato, qualcosa che va male, qualcosa che volevamo raggiungere e che invece…: tutto questo ci fa essere concreti, è salvezza!
Oppure è la scoperta di essere figli suoi… di essere amati.
Può avvenire, questa scoperta, attraverso la gioia o il dolore: ma ci porta, l’una e l’altra, ad una conversione totale.
(La conversione – VI)

Newsletter 30/2017

Domenica 15 ottobre
1 Giov. 1,8-10: “Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi, e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto tanto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. Se diciamo di non avere peccato facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non è in noi”. Questa umile confessione è un dovere per tutti noi.
(La conversione – V)

Newsletter 29/2017

Domenica 8 ottobre
Durante il periodo dello stalinismo un parroco polacco stimato, per conservare il posto e l’amore di una donna, divenne delatore. Infatti il giovane sacerdote aveva una relazione e la polizia segreta ne era a conoscenza. Tempo dopo chiese perdono durante la Messa domenicale con una confessione pubblica. Chiese di andarsene… la popolazione lo fermò. Presentò a tutti la sua indegnità, con una vera conversione: sono il peccato… devo togliermi questa maschera di onorabilità.
La Chiesa santa ci fa dire ogni giorno: “perdona a noi i nostri debiti”.
(La conversione – IV)

Newsletter 28/2017

Domenica 1 ottobre
All’inizio della Messa diciamo tre volte: “per mia colpa…”. Allora coscienti di questa realtà potranno darsi la mano tutti coloro che si sentono tali, e tentare una profonda conversione. Non si può iniziare la meditazione sulla conversione se non siamo coscienti del nostro essere peccatori bisognosi, sempre, di una continua conversione.
(La conversione – III)

Newsletter 27/2017

Domenica 24 settembre
Oggi è il quattordicesimo anniversario della morte di don Tarcisio Comelli.
In sua memoria, questa sera alle ore 21.15 presso la Cattedrale di Vigevano verrà eseguito il Requiem di Mozart.

[La prima conversione sta] nel vederci per quello che siamo, secondo gli occhi di Dio; nel superare, quindi, ogni doppia personalità che ci siamo fatti (dobbiamo faticare parecchio per tenerla a galla), nel non accettare il sogno, l’evasione folle, il rincantucciarci in un angolo o piega del nostro animo dove nessuno potrà entrare e lì rifugiarci giudicando tutti.
Non siamo migliori degli altri… non abbiamo maggiori meriti, ma più responsabilità.
(La conversione – II)

Newsletter 26/2017

Domenica 17 settembre
Inizia oggi una nuova meditazione, dal titolo “La conversione”.
Siamo veri, autentici solo quando abbiamo coscienza del nostro essere “peccatori”, del nostro “non farcela da soli” nonostante tutti i nostri sforzi; siamo veri nella misura in cui abbiamo detto almeno una volta nella nostra vita: “allontanati da me, Signore, perché sono un povero peccatore”.
Riconoscerci per quello che siamo apre le porte alla salvezza e, quindi, alla liberazione-conversione.
Questa è la prima conversione, a mio avviso, necessaria per essere veri.
(La conversione – I)


Ricordiamo che questa settimana si terrà il XIII Meeting della Comunità di S. Maria del Popolo, tutte le iniziative si possono trovare a questo link.
Segnaliamo in particolare l’esecuzione del Requiem di Mozart domenica 24 settembre alle ore 21.15 nella Cattedrale di Vigevano, in commemorazione di don Comelli nel quattordicesimo anniversario della sua morte.