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June, 2020

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Newsletter 22/2020

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Domenica 28 giugno
Dono della fortezza
“Forse mai come oggi la virtù morale della fortezza ha bisogno di essere sostenuta dall’omonimo dono dello Spirito Santo”. Così Giovanni Paolo II domenica 14 maggio 1989 in piazza San Pietro. E proseguiva:
“Il dono della fortezza è un impulso soprannaturale che dà vigore all’anima non solo nei momenti drammatici come quello del martirio, ma anche nelle abituali condizioni di difficoltà: nella lotta per rimanere coerenti con i propri principi, nella sopportazione di offese e di attacchi ingiusti, nella perseveranza coraggiosa, pure fra incomprensioni e ostilità, sulla strada della verità e dell’onestà.”

(Gli altri doni dello Spirito – XLI)

Newsletter 21/2020

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Domenica 21 giugno
Oggi la predicazione del mondo è anticristiana. Sei grande, riuscito se sei capace di affermarti… La pietà è debolezza, ti fa scartare, non ti prendono in considerazione, pensano che tu sia un debole – eppure è la vera fortezza! C’è da stare molto attenti… I frutti dello Spirito che corrispondono a questo dono sono quelli della bontà e della benignità.

(Gli altri doni dello Spirito – XL)

Newsletter 20/2020

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Domenica 14 giugno
Un’anima che non può piangere almeno con le lacrime del cuore, i propri peccati, è infetta o di empietà o di impurità o dell’una e dell’altra, come succede di solito a coloro che hanno il cuore indurito. È una vera disgrazia quando si ha una maggior stima dei talenti naturali od acquisiti che non della pietà. Scompare così la pietà e subentra la durezza del cuore, per raggiungere, vincere ecc..

(Gli altri doni dello Spirito – XXXIX)

Newsletter 19/2020

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Domenica 7 giugno

Il vizio contrario al dono della pietà è la durezza del cuore che nasce dall’amore sregolato di noi stessi, il quale tende naturalmente ad assorbirci nei nostri propri interessi e a lasciarci commuovere solo da ciò che ci riguarda; che ci fa vedere l’offesa di Dio senza compassione; per colpa del quale non ci lasciamo incomodare per fare dei piaceri agli altri, dei quali ci permette di sopportare i difetti; che ci fa conservare nel cuore sentimenti di asprezza, di vendetta, di ritorsione, di odio, di antipatia; che ci provoca contro di essi per futili motivi. Invece, quanto più un’anima è inondata dalla carità e dall’amore di Dio, tanto più è sensibile agli interessi del Signore e a quelli del prossimo.

(Gli altri doni dello Spirito – XXXVIII)