Domenica 14 giugno
Un’anima che non può piangere almeno con le lacrime del cuore, i propri peccati, è infetta o di empietà o di impurità o dell’una e dell’altra, come succede di solito a coloro che hanno il cuore indurito. È una vera disgrazia quando si ha una maggior stima dei talenti naturali od acquisiti che non della pietà. Scompare così la pietà e subentra la durezza del cuore, per raggiungere, vincere ecc..

(Gli altri doni dello Spirito – XXXIX)