Domenica 4 luglio 2010

Dobbiamo prendere coscienza che abbiamo una missione da compiere.

Prendere coscienza che siamo un popolo storico, con una tradizione, alleato, e che la nostra nascita è stata voluta in funzione di una missione: la riconciliazione del mondo con Gesù Cristo. Come era chiara e vissuta da Gesù la missione, così è per la Chiesa, così è per noi che della Chiesa facciamo parte.
Dobbiamo mettere in crisi le nostre finalità grette e meschine. Dobbiamo scardinare tutte le finalità che non fossero in sintonia con la finalità della nostra esistenza.
E’ il grande scopo della nostra esistenza. E’ il nostro turno nella storia. E’ la finalità di Dio; è operare secondo Dio! Da qui il coraggio, le decisioni, le preghiere, il vivere comunitariamente, il far esplodere mille proposte, avere fervida fantasia, donare se stessi e tutto il proprio tempo non solo quello libero!
Tutte le nostre giornate, tutte le nostre iniziative, tutte le collaborazioni, i dialoghi sono da vedere, giudicare e orientare alla luce della missionarietà. Ogni riconciliazione deve avvenire nel piano di Dio che è la missionarietà!

(Fede e missionarietà - III)