Domenica 11 luglio 2010

Guardando il mondo con gli occhi di Dio, guardando l’umanità dalla Croce di Cristo come è  possibile rimanere abulici, chiusi nei propri schemi, non buttarci a capofitto nel mondo, in famiglia, fra gli amici per evangelizzare o sollecitare una promozione umana? No! Non si riesce a capire come può esistere un cristianesimo della domenica, della Messa, delle parate o del folclore e poi mai una parola di annuncio, una presenza missionaria, solidale..!

E’ mia convinzione che non si abbia una coscienza storica, di essere stati chiamati personalmente, di avere una missione precisa!
Perdiamo tanto tempo in cose effimere e futili… gli anni passano e non si evangelizza nulla! Siamo troppo ripiegati su noi stessi; sentiamo l’esigenza di divertirci, ci sentiamo stanchi, sfiduciati.
Ma dov’è il coraggio dei martiri, dei santi, il coraggio dell’Eucaristia che riceviamo, la rivoluzione della Messa?

(Fede e missionarietà - IV)