Domenica 6 aprile

La beatitudine è la felicità raggiunta. E’ l’appagamento, pieno di riposo e di pace, non di un qualsiasi desiderio, ma del desiderio che costituisce l’ideale della vita, il perché della vita. Moltissimi desideri di felicità sono egoismo, ma l’ideale della vita no! non è egoismo. Questa ricerca di felicità-beatitudine è Dio che l’ha posta e, una volta raggiunta, diventa un ulteriore segno della nostra somiglianza con Dio. Dio è beato perché è Dio. Per ciò che è e non per ciò che ha. Così deve essere per l’uomo. Non siamo beati perché possediamo qualche cosa, ma perché siamo quel qualche cosa che costituisce il nostro essere. Beato non perché hai raggiunto un voto alto, ma perché hai fatto il tuo dovere. La beatitudine dunque passa attraverso la fedeltà, la fedeltà al progetto di Dio.
(Beatitudine come vocazione – II)