Domenica 8 giugno
Il valore della beatitudine come vocazione dell’uomo emerge in pienezza nel Nuovo Testamento soprattutto nell’insegnamento di Gesù, che la mette in relazione al Regno dei cieli.
Dice infatti: ”Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli…Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli”. La prima e l’ultima beatitudine in Matteo vengono presentate con il presente: “è”. Nelle altre: il futuro, saranno… La motivazione fondamentale, ciò che dà origine alla beatitudine è il Regno: il possesso, la speranza, l’esperienza del Regno dei cieli, non più della terra. Le beatitudini del Signore non sono solo del futuro ma dell’oggi. Il regno di Dio inizia e si sviluppa lì dove ciascuno di noi realizza la propria vocazione cristiana. Se siamo, oggi, fedeli al suo progetto, oggi noi siamo beati!  E qui inizia  il suo Regno, che continuerà per sempre.
(Beatitudine come vocazione – IX)