Domenica 23 ottobre

Il proposito fermo: per mancanza di esso risultano invalide tante confessioni soprattutto tra le abitudinarie. Questo non vuol dire che, purtroppo, per tutta la vita si avrà sempre quel difetto, ma il proposito c’è sempre… non lascio la battaglia. Alcune volte il difetto ci è lasciato per la nostra umiltà. Ricordiamo S. Paolo (2 Cor 12, 7-9): “Perché non montassi in superbia per la grandezza delle rivelazioni, mi è stata messa una spina nella carne, un inviato di satana incaricato di schiaffeggiarmi, perché io non vada in superbia. A causa di questo per ben tre volte ho pregato il Signore che l’allontanasse da me. Ed egli mi ha detto: «Ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza». Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo”.
Importa comunque fissare bene i propositi, vedere che da una confessione all’altra… dirlo al confessore: avevo fatto questo proposito, e così mi trovo… oppure mi sono dimenticato: ma il proposito c’era. Ci sveglia dall’indolenza.

(La confessione – XIV)