Domenica 16 ottobre

Il dispiacere non perché c’è un neo o grosso peccato (sarebbe estetica spirituale) ma perché ci siamo stupidamente, per superficialità allontanati da Dio. La nostra religione non è una mistica buddhista ma è una relazione d’amore: gioia e dispiacere. I motivi per il dispiacere sono molti: dalla meditazione della sua bontà, paternità, al Sangue suo, alla mia ingratitudine; al blocco di grazia, non aver aumentato la grazia per la comunità, la Chiesa, gli amici, le persone per le quali mi sento responsabile… Ho faticato molto… ma non ho dato quello che tu volevi: l’aumento di grazia non c’è stato!

(La confessione – XIII)