Domenica 21 gennaio
1. Liberarci dalla legge!
San Paolo ha il complesso di chi ha avuto nell’adolescenza, un’educazione stretta, degli educatori molto rigidi e non può ricordare quel tempo se non con una certa stizza.
+ La legge può interporsi tra l’uomo e Dio: va a scapito della fede e produce l’uomo religioso… non è l’ideale cristiano!
+ può interporsi tra uomo e uomo: e quindi impedisce una personalizzazione dinamica
+ può interporsi fra uomo e mondo: e quindi farne un alienato e un chiuso alla storia
+ può interporsi fra l’uomo e se stesso (vorrei fare… ma non si può…) e quindi ostacolare la identificazione!
Il fariseo nel tempio misura la fedeltà a Dio non dalla identificazione con Lui, ma dalla identificazione con la legge: “Digiuno… pago la decima…”. Ha fatto della legge un dio. E pure noi facciamo della legge un dio ogni qualvolta non vogliamo essere persone autentiche, quando vogliamo salvarci da una reale personalizzazione. Il darsi alla legge è sempre stata la tentazione di tutti. Ma non si libera il vero io! Per non prenderci troppe responsabilità, “troppe grane” paghiamo allora questo tributo all’idolo-legge: questo però ci porterà ad evitare ogni vero incontro con Dio, l’uomo, il mondo.
(La conversione – XVI)