Domenica 2 marzo

Passando ad una riflessione più generale, ci chiediamo: che cosa è tipico della religione cristiana? Un grande padre spirituale – P Mollat – dopo aver molto riflettuto sulla Bibbia, era giunto a questa conclusione: l’elemento tipico nella preghiera cristiana è di essere “preghiera nello Spirito”. Gv. 4,23: “Dio va adorato in spirito e verità”. Verità cioè nella realtà del disegno salvifico, nell’obbedienza al piano divino: questo è suscitato dallo Spirito.
Affermava P. Mollat che quella cristiana è una preghiera nello Spirito perché lo Spirito suscita e sostiene le nostre preghiere: Rom. 8,26. “Noi non sappiamo che cosa chiedere”. Quindi come gli Apostoli gridano nella tempesta qualcosa che manifesta la loro poca fede, “lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza perché nemmeno sappiamo che cosa conviene domandare”. Come possiamo quindi pregare in verità? Possiamo solo mandare delle grida che esprimono davvero ciò che ci è necessario: allora lo Spirito stesso “intercede per noi con gemiti inesprimibili”. Qui lo Spirito appare come suscitatore della preghiera e sostenitore: viene in aiuto in una situazione stagnante e ci porta avanti mettendo in moto la preghiera.
(Il dono della preghiera – IX)